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Nòvas n.214 Novembre 2021

“Cap a Catalunya!” – Bogre parte per la Catalogna

“Cap a Catalunya!” – Bogre part per la Catalogna

di Mariona Miret

italiano

Una nuova tappa per Bogre sta per iniziare, questa volta in Catalogna. All’inizio di dicembre, Fredo Valla partirà per la Catalogna accompagnato da Andrea Fantino per presentare il film, in un viaggio verso le terre catalane che ha dei significati profondi e simbolici.

Sono Mariona Miret, e mi sono incaricata di fare i sottotitoli in catalano di Bogre. Oggi vi voglio far conoscere le ragioni per cui l’avventura di Bogre in Catalogna è così speciale. Ma prima vi spiego dove e quando si potrà vedere il film.

La prima proiezione avrà luogo a Barcellona. Il 1 dicembre, alle ore 10h00, Fredo Valla è stato invitato a parlare nella conferenza “Una experiència de revitalització lingüística: les valadas occitanas, l'extrem oriental d'Occitània” e posteriore dibattito “Le minoranze linguistiche e il cinema: minaccia o opportunità?” organizzato da Linguapax e dalla Università di Barcellona.

Lo stesso 1 dicembre, alle ore 18h00, si terrà la presentazione ufficiale di Bogre al Museu d’Història de Catalunya, con Fredo Valla e le autorità che hanno reso possibile la venuta del film in Catalogna, come l’ADÒC, la Generalitat de Catalunya e altre istituzioni importanti. 

Il giorno dopo, il 2 dicembre alle ore 16h00, “Bogre – la grande eresia europea” arriva alla Filmoteca de Catalunya, storico archivio del Governo della Catalogna dedicato alla preservazione del territorio collegato al cinema e alla diffusione della cultura cinematografica. La proiezione del film sarà preceduta dall’introduzione di Fredo Valla, autore e regista.

Il 3 dicembre, il team di Bogre si sposta a Lleida, la capitale della “terra ferma”, l’interiore della Catalogna, che è e la mia città. La proiezione di Bogre a Lleida sarà il culmine del Festival Òc Cultura e avrà luogo alle ore 16h30 al cinema Screenbox, anche in questo caso con le parole di Fredo Valla nel corso dell’ introduzione.

Io, come occitanista, come voi che leggete questo articolo, mi chiedevo: Perché Bogre ha un valore unico in Catalogna? Perché è importante nel 2021 portarlo lì? Cosa significa per i protagonisti, cosa significa per gli organizzatori? Ascoltiamo le voci di queste persone.

Fredo Valla ci spiega: “a un primo livello di lettura Bogre racconta la storia di un’eresia medievale sconosciuta ai libri di storia e alla maggior parte delle persone. Più in basso diventa un film politico, soprattutto quando si interroga su come e perché quel “potere” che, come scrive Danilo Dolci, nella sua natura implica “potenzialità”, “forza”, “virtù”, possa ammalarsi e diventare “dominio”, ovvero sottomissione passiva dell’altro fondata sulla paura. Mostrarlo in Catalunya ha per me un significato particolare, poiché questo nostro Paese Fratello, ed Europeo, attraversa oggi vicende e giorni delicati sui quali non possiamo non interrogarci”.

Secondo Ferriol Macip, caporedattore del giornale occitano Jornalet e direttore della ADÒC (Associació per la Difusió d’Occitània a Catalunya), “Bogre è un film che, svolgendo al contempo una ricerca scientifica, documenta in modo molto umano la persecuzione del catarismo, dalla Bulgaria alla Bosnia passando per l'Occitania e i territori limitrofi. Nel XIII secolo il popolo occitano subì un vero e proprio genocidio. Con il pretesto di perseguire una “eresia”, un esercito straniero occupò quei territori sotto la benedizione della Chiesa di Roma. Nel secolo XXI, Bogre ci presenta le testimonianze di processi, denunce, dolori, paure, reti di resistenza... Nel 1321 giustiziarono Guglielmo Belibasta, considerato l’ultimo perfetto cataro. La leggenda narra che, prima di morire, profetizzò la rinascita della civiltà occitana sette secoli dopo. Il 21 marzo 2021, settecento anni dopo, Bogre è stato proiettato al Sofia International Film Festival. Questo dicembre arriva in Catalogna”.

Joanjo Ardanuy, direttore dell’Institut d’Estudis Ilerdencs, coorganizzatore di Òc Cultura insieme a Mariona Miret, ci racconta: “La provinicia di Lleida contiene un piccolo territorio, la Val d'Aran, che ha come lingua propria l'occitano, nella sua variante aranese; lingua, tra l'altro, ufficiale anche in tutta la Catalogna. La storia e la cultura dell’Occitania e della Catalogna si sono intrecciate fin dal Medioevo, lasciando tracce nella letteratura, nell’architettura, negli ordini religiosi, o in tutta una serie di eventi storici, come gli ultimi mesi... da Guglielmo Belibasta fino il ruolo di Pietro II d’Aragona “il cattolico” nella battaglia di Muret. Tutto questo ci ricorda che, come diceva Verdaguer, i Pirenei sono la spina dorsale, non attraversandone il confine, tra due aree geografiche che hanno molto più in comune di quanto spesso riconosciamo. Portare la realtà occitana in Catalogna, e in questo caso a Lleida, ora attraverso il cinema, con Bogre, è un modo di rivendicare origini e identità condivise che non dobbiamo perdere di vista per capire come siamo e come potremmo diventare”.

Dopo queste testimonianze, posso solo aggiungere che per me è molto simbolico collegare la mia passione per l’occitano e la mia stretta collaborazione con la Chambra d’Òc alla mia città. Da quando ho conosciuto le Valadas, mi sono innamorata ancora di più dell’occitano alpino e della cultura e immensa produzione artistica presente in un territorio così piccolo. Inoltre, penso che questo progetto non solo occitano ma paneuropeo faccia un lavoro di riscoperta e divulgazione molto importante, come il ricupero di una parte della storia che è legittima, ma che non è mostrata e rimane invisibile alla “maggioranza”: cos’è la “storia” che ci è pervenuta se non un racconto omogeneo scelto per alcune persone dei valori da parte di coloro che hanno vinto le guerre? E la storia delle minoranze etniche, religiose e linguistiche? Secondo me, non c’è una vera storia senza “le storie alternative”, senza integrare lo sguardo unico di chi guarda il mondo dalla periferia e ci fa vedere che la “versione unica della storia” è solo un punto di vista fra molti altri.

Sono davvero contenta e motivata di proporre un elenco di attività in un festival chiamato Òc Cultura, che si terrà a Lleida ogni anno e presenterà eventi culturali di tematica occitana per far conoscere il territorio occitano nella sua globalità e alcuni dei bei progetti che si organizzano nelle diverse aree del suo spazio geografico. Grazie all’Institut d’Estudis Ilerdencs, insieme proponiamo al pubblico di Lleida: la visita guidata “La Lleida occitana”, il 27 novembre; la tavola rotonda “Catari e trovatori”, il 29 novembre; lo spettacolo teatrale-musicale “Le trobairitz, trovatori al femminile”, l’1 dicembre, con le nostre conosciute Paola Bertello e Cecilia Lasagno, che hanno presentato il loro magnifico concerto, coprodotto dalla Chambra d’Òc, in anteprima al Premio Ostana; e finalmente la proiezione di “Bogre – la grande eresia europea”, il 3 dicembre, con l’introduzione di Fredo Valla. Potete trovare il palinsesto degli eventi qui.

Ringraziamo tutte le persone che lavorano per portare il film in Catalogna. Siamo sicuri che la fratellanza verrà rinovata, carica di nuove forze e ispirata da nuove emozioni dopo la visita di Bogre in territori amici. Buon viaggio, Fredo e Andrea, e buona visione, catalans!

occitan

Una nòva tapa per Bogre es a mand per començar, aqueste bòt en Catalonha. Al començament de desembre, Fredo Valla partirè per la Catalonha acompanhat da Andrea Fantino per presentar lo film, dins un viatge vèrs las tèrras catalanas que a de significats profonds e simbòlics.

Siu Mariona Miret, e me siu encharjaa de far lhi sostítols en catalan de Bogre. Encuei vos vuelh far conóisser las rasons per las qualas l’aventura de Bogre en Catalonha es tant especiala. Mas derant vos explico ente e quora se polerètz veire lo film.

La premiera projeccion aurè luec a Barcelona. Lo 1 de desembre, a 10h00, Fredo Valla es estat envitat a parlar dins la conferença “Una experiència de revitalització lingüística: les valadas occitanas, l'extrem oriental d'Occitània” e posterior debat “Las minoranças linguísticas e lo cínema: menaça o oportunitat?” organizat da Linguapax e da l’ Universitat de Barcelona.

Lo mesme 1 de desembre, a 18h00, se tenerè la presentacion oficiala de Bogre al Museu d’Història de Catalunya, abo Fredo Valla e las autoritats que an rendut possibla la vengua dal film en Catalonha, coma l’ADÒC, la Generalitat de Catalunya e d’autras institucions importantas.

Lo jorn d’après, lo 2 de desembre a 16h00, “Bogre – la granda eresia europèa” arriba a a Filoteca de Catalunya, estòric archiu dal Govèrn de la Catalonha dedicat a la preservacion dal territòri liat al cínema e a la difusion de la cultura cinematogràfica. La projeccion dal film serè precedua da l’introduccion de Fredo Valla, autor e regista.

Lo 3 de desembre, la tropa de Bogre se meira a Lleida, la capitala de la “tèrra fèrma”, l’interior de la Catalonha, que es ma vila. La projeccion de Bogre serè lo som dal Festival Òc Cultura e se passarè al cínema Screebox, decò dins aqueste cas abo las paraulas de Fredo Valla dins l’introduccion.

Mi, coma occitanista, coma vos que lesetz aqueste article, me demandavo: Perqué Bogre a una valor unenca en Catalonha? Perqué es important dins lo 2021 portar-lo aquì? Çò que signífica per lhi protagonistas, çò que signífica per lhi organizators? Escotem las vòutz d’aquestas personas.

Fredo Valla nos explica: “a un premier livèl de lectura, Bogre conta l’estòria de un’eresia medievala, desconoissua ai libres d’estòria e a la major part d’las personas. Pus en bas deven un film polític, sobretot quora s’intèrroga sus coma e perqué aquel “poer” que, coma escriu Danilo Dolci, dins sa natura ímplica “potencialitat”, “fòrça”, “virtut”, pòle tombar malate e devenir lo “domini”, o ben somission passiva de l’autre fondaa sus la paor. Mostrar-lo en Catalonha a per mi un significat particular, daus que aqueste nòstre País Fraire, e Europèu, atravèrsa encuei de vicissitudas e de jorns delicats sus lhi quals polem pas pas nos interrogar”.

Second Ferriol Macip, cap-redactor dal giornal occitan Jornalet e director de l’ADÒC (Associació per la Difusió d’Occitània a Catalunya), “Bogre es un film que, en menant an un bòt una recèrcha scientífica, documenta en maniera fòrt umana la persecucion dal catarisme, da la Bulgaria a la Bosnia en passant per l’Occitània e lhi territòris tochants. Dins lo sècle XIII lo pòple occitan subiet un ver e pròpri genocidi. Abo lo pretèxt de punir un’ “eresia”, un’armada estrangiera ocupet aquilhi territòris dessot la benediccion de la gleisa de Roma. Dins lo sècle XXI, Bogre nos presenta las testimonianças de procès, denóncias, dolors, paors, rets de resistença... Dins lo 1321 justicieron Guilhèlm Belibasta, considerat lo darrier perfèct catar. La legenda còntia que, derant de murir, profetizet la renaiccença de la civiltat occitana sèt sècles après. Lo 21 de mars 2021, sèt cent ans après, Bogre es estat projectat al Sofia International Film Festival. Aqueste desembre arriba en Catalonha”.

Joanjo Ardanuy, director de l’Institut d’Estudis Ilerdencs, coorganizator de Òc Cultura ensem a Mariona Miret, ci còntia: “La província de Lleida conten un pichòt territòri, la Val d'Aran, que a coma lenga l’occitan, dins sa varianta aranesa; lenga, de mai, oficiala decò dins tota la Catalonha. L’estòria e la cultura de l’Occitània e de la Catalonha se son entreçaas dempuei l’Atge Mesan, en laisssant de traças dins la literatura, dins l’arquitectura, dins lhi òrdres religiós, o dins tota una seria d’eveniments estòrics, coma dins lhi darries mes... da Guilhèlm Belibasta fins al ròtle de Pèire II d’Aragona “lo catolic” dins la batalha de Muret. Tot aiçò nos rementa que, coma disia Verdaguer, lhi Pirenèus son l’espina dorsala, sensa n’atraversar la desbòina, entre doas àreas geogràficas que an ben de mai en comun de çò que reconoissem. Portar la realitat occitana en Catalonha, e dins aqueste cas a Lleida, aüra a travèrs lo cínema, abo Bogre, es un biais de revendicar d’originas e d’identitats partatjaasque nos chal pas pèrder de vista per comprene coma sem e coma poleríem devenir”.

Après aquestas testimonianças, puei masque jontar que per mi es ben simbòlic jónher ma passion per l’occitan e mon estrecha collaboracion abo la Chambra d’òc a ma vila. Da quora ai conoissut las Valadas, me siu enamoraa encara de mai de l’occitan alpenc e de sa cultura e immensa produccion artística presenta dins un airal tan pichòt. En mai d’aquò, penso que aqueste projèct ren masque occitan mas paneuropèu mene un trabalh de redescubèrta e divulgacion ben important, coma la recuperacion d’una part de l’estòria qu’es legítima, mas qu’es pas estaa mostraa e rèsta invisibla a la”majorança”: çò qu’es l’ “estòria” que nos es arribaa se ren un racònt omogèneu chausit per qualquas personas d’las valors da part de qui a ganhat las guèrras? E l’estòria d’las minoranças ètnicas, religiosas e linguísticas? Second mi, lhi a pas una vera estòria sensa “las estòrias alternativas”, sensa integrar l’esgard únic de qui beica lo mond da la periferia e nos fai veire que la “version unenca de l’estòria” es ren qu’un ponch de vista entre un baron d’autri.

Siu da bòn aürosa e motivaa de propausar una lista d’activitat dins un festival sonat Òc Cultura, que se tenerè a Lleida chasque an e presentarè d’eveniments culturals de temàtica occitana per far conóisser lo territòri occitan dins sa globalitat e qualqu’uns di bèls projècts que s’organizon dins lhi divèrs airals de son espaci geogràfic. Gràcias a l’Institut d’Estudis Llerdencs, ensem propausem al públic de Lleida: la vísita guidaa “La Lleida occitana”, lo 27 de novembre; la taula reonda “Catars e trobadors”, lo 29 de novembre; l’espectacle teatral “Las trobairitz , trobadors al femenin”, lo 1 de desembre, abo nòstras conoissuas Paola Bertello e Cecilia Lasagno, que an presentat lor magnífic concèrt, coproduch da la Chambra d’òc, en avant-premiera al Prèmi Ostana; e finalament la projeccion de “Bogre – la granda eresia europèa”, lo 3 de desembre, abo l’introduccion de Fredo Valla. Poletz trobar lo palimpsèst di eveniments aicí.

Remerciem totas las personas que trabalhon per portar lo film en Catalonha. Sem segurs que la frairança venerè renovaa, charjaa de nòvas fòrças e inspiraa a de nòvas emocions après la vísita de Bogre dins de territòris amís. Bòn viatge, Fredo e Andrea, e bòna vision, catalans!


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