Una nuova tappa per Bogre sta per iniziare, questa volta in Catalogna. All’inizio di dicembre, Fredo Valla partirà per la Catalogna accompagnato da Andrea Fantino per presentare il film, in un viaggio verso le terre catalane che ha dei significati profondi e simbolici.
Sono Mariona Miret, e mi sono incaricata di fare i sottotitoli in catalano di Bogre. Oggi vi voglio far conoscere le ragioni per cui l’avventura di Bogre in Catalogna è così speciale. Ma prima vi spiego dove e quando si potrà vedere il film.
La prima proiezione avrà luogo a Barcellona. Il 1 dicembre, alle ore 10h00, Fredo Valla è stato invitato a parlare nella conferenza “Una experiència de revitalització lingüística: les valadas occitanas, l'extrem oriental d'Occitània” e posteriore dibattito “Le minoranze linguistiche e il cinema: minaccia o opportunità?” organizzato da Linguapax e dalla Università di Barcellona.
Lo stesso 1 dicembre, alle ore 18h00, si terrà la presentazione ufficiale di Bogre al Museu d’Història de Catalunya, con Fredo Valla e le autorità che hanno reso possibile la venuta del film in Catalogna, come l’ADÒC, la Generalitat de Catalunya e altre istituzioni importanti.
Il giorno dopo, il 2 dicembre alle ore 16h00, “Bogre – la grande eresia europea” arriva alla Filmoteca de Catalunya, storico archivio del Governo della Catalogna dedicato alla preservazione del territorio collegato al cinema e alla diffusione della cultura cinematografica. La proiezione del film sarà preceduta dall’introduzione di Fredo Valla, autore e regista.
Il 3 dicembre, il team di Bogre si sposta a Lleida, la capitale della “terra ferma”, l’interiore della Catalogna, che è e la mia città. La proiezione di Bogre a Lleida sarà il culmine del Festival Òc Cultura e avrà luogo alle ore 16h30 al cinema Screenbox, anche in questo caso con le parole di Fredo Valla nel corso dell’ introduzione.
Io, come occitanista, come voi che leggete questo articolo, mi chiedevo: Perché Bogre ha un valore unico in Catalogna? Perché è importante nel 2021 portarlo lì? Cosa significa per i protagonisti, cosa significa per gli organizzatori? Ascoltiamo le voci di queste persone.
Fredo Valla ci spiega: “a un primo livello di lettura Bogre racconta la storia di un’eresia medievale sconosciuta ai libri di storia e alla maggior parte delle persone. Più in basso diventa un film politico, soprattutto quando si interroga su come e perché quel “potere” che, come scrive Danilo Dolci, nella sua natura implica “potenzialità”, “forza”, “virtù”, possa ammalarsi e diventare “dominio”, ovvero sottomissione passiva dell’altro fondata sulla paura. Mostrarlo in Catalunya ha per me un significato particolare, poiché questo nostro Paese Fratello, ed Europeo, attraversa oggi vicende e giorni delicati sui quali non possiamo non interrogarci”.
Secondo Ferriol Macip, caporedattore del giornale occitano Jornalet e direttore della ADÒC (Associació per la Difusió d’Occitània a Catalunya), “Bogre è un film che, svolgendo al contempo una ricerca scientifica, documenta in modo molto umano la persecuzione del catarismo, dalla Bulgaria alla Bosnia passando per l'Occitania e i territori limitrofi. Nel XIII secolo il popolo occitano subì un vero e proprio genocidio. Con il pretesto di perseguire una “eresia”, un esercito straniero occupò quei territori sotto la benedizione della Chiesa di Roma. Nel secolo XXI, Bogre ci presenta le testimonianze di processi, denunce, dolori, paure, reti di resistenza... Nel 1321 giustiziarono Guglielmo Belibasta, considerato l’ultimo perfetto cataro. La leggenda narra che, prima di morire, profetizzò la rinascita della civiltà occitana sette secoli dopo. Il 21 marzo 2021, settecento anni dopo, Bogre è stato proiettato al Sofia International Film Festival. Questo dicembre arriva in Catalogna”.
Joanjo Ardanuy, direttore dell’Institut d’Estudis Ilerdencs, coorganizzatore di Òc Cultura insieme a Mariona Miret, ci racconta: “La provinicia di Lleida contiene un piccolo territorio, la Val d'Aran, che ha come lingua propria l'occitano, nella sua variante aranese; lingua, tra l'altro, ufficiale anche in tutta la Catalogna. La storia e la cultura dell’Occitania e della Catalogna si sono intrecciate fin dal Medioevo, lasciando tracce nella letteratura, nell’architettura, negli ordini religiosi, o in tutta una serie di eventi storici, come gli ultimi mesi... da Guglielmo Belibasta fino il ruolo di Pietro II d’Aragona “il cattolico” nella battaglia di Muret. Tutto questo ci ricorda che, come diceva Verdaguer, i Pirenei sono la spina dorsale, non attraversandone il confine, tra due aree geografiche che hanno molto più in comune di quanto spesso riconosciamo. Portare la realtà occitana in Catalogna, e in questo caso a Lleida, ora attraverso il cinema, con Bogre, è un modo di rivendicare origini e identità condivise che non dobbiamo perdere di vista per capire come siamo e come potremmo diventare”.
Dopo queste testimonianze, posso solo aggiungere che per me è molto simbolico collegare la mia passione per l’occitano e la mia stretta collaborazione con la Chambra d’Òc alla mia città. Da quando ho conosciuto le Valadas, mi sono innamorata ancora di più dell’occitano alpino e della cultura e immensa produzione artistica presente in un territorio così piccolo. Inoltre, penso che questo progetto non solo occitano ma paneuropeo faccia un lavoro di riscoperta e divulgazione molto importante, come il ricupero di una parte della storia che è legittima, ma che non è mostrata e rimane invisibile alla “maggioranza”: cos’è la “storia” che ci è pervenuta se non un racconto omogeneo scelto per alcune persone dei valori da parte di coloro che hanno vinto le guerre? E la storia delle minoranze etniche, religiose e linguistiche? Secondo me, non c’è una vera storia senza “le storie alternative”, senza integrare lo sguardo unico di chi guarda il mondo dalla periferia e ci fa vedere che la “versione unica della storia” è solo un punto di vista fra molti altri.
Sono davvero contenta e motivata di proporre un elenco di attività in un festival chiamato Òc Cultura, che si terrà a Lleida ogni anno e presenterà eventi culturali di tematica occitana per far conoscere il territorio occitano nella sua globalità e alcuni dei bei progetti che si organizzano nelle diverse aree del suo spazio geografico. Grazie all’Institut d’Estudis Ilerdencs, insieme proponiamo al pubblico di Lleida: la visita guidata “La Lleida occitana”, il 27 novembre; la tavola rotonda “Catari e trovatori”, il 29 novembre; lo spettacolo teatrale-musicale “Le trobairitz, trovatori al femminile”, l’1 dicembre, con le nostre conosciute Paola Bertello e Cecilia Lasagno, che hanno presentato il loro magnifico concerto, coprodotto dalla Chambra d’Òc, in anteprima al Premio Ostana; e finalmente la proiezione di “Bogre – la grande eresia europea”, il 3 dicembre, con l’introduzione di Fredo Valla. Potete trovare il palinsesto degli eventi qui.
Ringraziamo tutte le persone che lavorano per portare il film in Catalogna. Siamo sicuri che la fratellanza verrà rinovata, carica di nuove forze e ispirata da nuove emozioni dopo la visita di Bogre in territori amici. Buon viaggio, Fredo e Andrea, e buona visione, catalans!
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