“Lu Tëmp dë la danso” è il titolo del disco ed il frutto della ricerca e della creatività musicale del gruppo Triolet, proveniente dalla Val Chisone, formato da tre elementi: Corrado Aimar, flauti, voce, percussioni; Riccardo Aimar, organetto, voce; Enrico Pascal, violino, voce.
Vale la pena riportare per intero l’esplicativa ed interessante presentazione che il gruppo fa di se stesso e della sua storia nel libretto allegato a questo disco: “Da molto tempo progettavamo di “fare” un un cd, almeno 15 anni, durante i quali sono successe molte cose, sia all’interno del gruppo sia nella vita privata di ciascuno di noi. Ricapitoliamo: il gruppo Triolet nasce nel 1997 su iniziativa di Mauro Durando. Il nome de gruppo fa riferimento a un vocabolo francese che significa “terzina” (figura musicale), oltre ad indicare – in maniera popolare – una varietà di trifoglio diffuso nell’area alpina. La formazione iniziale, con Mauro al violino e i fratelli Corrado e Riccado Aimar, l’uno ai flauti e l’altro all’organetto, lavora alcuni anni mettendo a punto un repertorio di danze tradizionali dell’area occitana e di canti delle valli Chisone e Germanasca tratti in gran parte dal magnifico lavoro di ricerca svolto negli anni ’80 dall’associazione La Cantarana, della quale Mauro è stato fondatore. La caratteristica distintiva del gruppo diventa subito l’utilizzo del canto per accompagnare la danza. In seguito al ritiro di Mauro, Triolet lavora in duo per alcuni anni con alterne vicende fino ad arrivare alla formazione attuale con Enrico Pascal al violino. Perché un cd? Innanzitutto per lasciare una traccia del nostro passaggio – quasi in punta di piedi - nel panorama vastissimo della musica tradizionale delle nostre valli. Ma anche per dare un po’ di luce al patrimonio coreutico ricco ma non così diffuso delle valli Chisone e Germanasca. Forse anche un poco per vanità, visto che abbiamo voluto inserire alcune melodie di nostra composizione... con la speranza di dare un contributo al repertorio tradizionale. Dal titolo già si intuisce che il cd è praticamente tutto da ballare, abbiamo scelto dal nostro repertorio le cose che ci piacciono di più e che, forse, ci rappresenano maggiormente.”
Tutti brani ballabili, dunque, fra i quali naturalmente delle courente, la danza più comune nelle valli occitane (alcune più conosciute, come La vacho malho, la courento dal cucù o Jan la Rivello, altre meno, come la “Courento di Lazèrn” ), o la Guihouno, danza tradizionale dell’alta Valle Varaita riproposta in sequenza di due melodie. Raccolte rispettivamente a Casteldelfino e Pontechianale, entrambe ben documentate nella pubblicazione del 1985 dell’associazione Soulestrelh “Musiques Ousitanes”; ma anche altre danze comuni al repertorio del ballo popolare, come lo scottish “Margherita”, composto da Mauro Durando, la mazurca “Pioggia d’estate” e il valzer “La tierce”, scritti dall’organettista Riccardo Aimar, o le stesse “Courente e balet dal Mouti’”, borgata dall’indritto di Villar Pellice, dove abita il violinista Enrico Pascal, originario del luogo.
Un altro elemento è il canto, come “Marion, l’ane et le meunier”, canto tradizionale della Francia centrale interpretato a cadenza di rondeau con una melodia finale scritta da Riccardo Aimar; o il “Valzer de la La Tour”, valzer a 5 tempi, danza nata nell’ambiente folk francese e ormai diffusasi in tutta Europa, inventat alcuni anni fa durante una serata a Torre Pellice su richiesta di Duccio Gay, che il gruppo ricorda come amico e figura chiave per la diffusione della danza tradizionale nel Pinerolese. O ancora i canti “La bello vigno”, canto dedicato al vino con moltisime versioni in molti dialetti, delle quali è stata scelta la versione raccolta a Prali da Aldo Richard e pubblicata nel 1982 da La Cantarana, e “Le moine confesseur”, che ci riporta al XVIII secolo e la cui storia, riportata nel libretto, è la seguente: “Era il 1764 quando il Tribunale della Val San Martino (oggi Val Germanasca) con sede a Perrero processava Gio’ Peirotto e Giacomo Ghigo detto “Merenda” per aver cantato questa canzone durante una veglia nella stalla del chirurgo della valle sita a Chiotti. Siamo nel clima teso della “difficile convivenza” tra cattolici e valdesi e questo processo sembra un tentativo di stroncare la diffusione di canti satirici contro il clero cattolico. Con nostro grande sollievo risulta dagli atti del processo che i soldati mandati ad arrestare il “Merenda” e il suo amico Gio’ sono tornati a Pinerolo a mani vuote: i nostri eroi avevano evidentemente già passato il confine... Il canto è stato raccolto a Pomaretto da Mauro Durando cantato da Emanuel Bertalot, classe 1909, di Prali, minatore. Non sappiamo se questo canto sia mai stato utilizzato per la danza, ma la cadenza ci sembrava perfetta e noi lo proponiamo come bourrée a due tempi”.
Ma, oltre alla danza, la viva protagonista di questo disco è la storia della sua gente, come si può leggere nella breve introduzione al brano “Depuis Paris jusqu’ a Valence”: “Canto della tradizione francese che racconta l’usanza dei “compagnons” di affinare il mestiere attraverso un periodo di praticantato itinerante in tutto il paese. Il mestiere in questione era lo spaccapietre, molto diffuso anche dalle nostre parti. La melodia, bourrée a tre tempi, è tradizionale e viene utilizzata con altri testi”.
Un disco in cui traspare appassionato, nonché importante e lungimirante, lavoro di ricerca etnomusicologica portato avanti negli anni 80’ dall’associazione La Cantarana (la musicassetta “La bello a la fénetro”è del 1983), che, registrando i vecchi suonatori di semitoun, trascrivendo, imparando e ripropondendo i brani e i canti facenti parte della memoria storica di quei luoghi, ha contribuito in modo sostanziale a mantenere vivo il repertorio musicale e coreutico del suo territorio fino ad oggi. Un contributo che di certo con questo lavoro discografico è stato dato anche dal gruppo Triolet, che potrete apprezzare in concerto a Oulx sabato 5 ottobre 2019 (Auditorium – IISS Des Ambrois, 21h00) nell’ambito dell’8 ª Giornata delle minoranze linguistiche storiche occitana, francoprovenzale, francese.
Tutti gli arrangiamenti presenti nel disco sono stati effettuati dal gruppo Triolet.
Per informazioni consultare la pagina pagina facebook: Triolet Trio.
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