Il 10 dicembre ritorna nelle Valli di Lanzo (TO), presso il castello di Mezzenile, l'appuntamento annuale della giornata del Francoprovenzale, a partire dalle ore 15:00.
Quest'anno la giornata sarà dedicata alla ricerca antropologica visiva sul territorio. Verranno presentati tre film documentari sulla tradizione musicale e coreutica locale e un intervento sulla documentazione fotografica.
Uno sguardo attraverso il mezzo documentario filmico e fotografico su una piccola ma autentica comunità montana in cui si sono mantenuti e tramandati costumi, riti e lingua.
Seguirà un buffet conviviale e alla sera il concerto a ballo del gruppo artistico-musicale Blu l'azard.
Moderatore: Valter Giuliano
La giornata culturale è promossa dall’Unione di Comuni Montani delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, dall’Uncem, organizzata dalla Chambra d’oc/Tsambra Francoprovensal, nell’ambito delle azioni a tutela della minoranza linguistica storica francoprovenzale L. 482/99, coordinate dalla Regione Piemonte.
Tutta la giornata, il buffet e il concerto/ballo serale sono a ingresso libero.
Nel dettaglio il programma prevede:
LA FOTOGRAFIA COME MEMORIA ANTROPOLOGICA ED ETNOGRAFICA. L'ESPERIENZA DELLA SOCIETÀ STORICA DELLE VALLI DI LANZO.
Con proiezioni di documenti fotografici.
Intervento di BRUNO MARIA GUGLIELMOTTO-RAVET, presidente della Società Storica delle Valli di Lanzo.
La SOCIETÀ STORICA DELLE VALLI DI LANZO è stata fondata a Ceres nel 1946 con l’intento di riportare l’attenzione sugli studi di storia locale.
Lontana da ogni accademismo si propone di ridare valore a tutti quei segni utili per il recupero della memoria storica e per la conoscenza della natura e del carattere di una specifica civiltà ambientale e umana.
La Società pubblica, dal 1955, una propria Collana editoriale.
Nei saggi dati alle stampe l’elemento unificante è la ricerca inedita, riferimento puntuale sia per i lavori di carattere divulgativo come per quelli di particolare pregio scientifico.
Unitamente alle pubblicazioni, alle mostre, agli archivi, opera con iniziative culturali che danno voce e valorizzano i molteplici aspetti della cultura valligiana e ogni espressione delle tradizioni locali.
VALLI DI LANZO: LA DANZA VIVA-VIVA LA DANZA!
Un documentario di Michele Cavenago e Romana Barbui dell'Associazione LO STIVALE CHE BALLA.
L'Associazione Culturale milanese Lo Stivale che Balla si occupa dello studio, della documentazione e diffusione della danza tradizionale. Ha assegnato un ruolo primario alla documentazione del patrimonio etnocoreutico italiano, realizzando filmati relativi a situazioni in vivo (durante feste e rituali tradizionali tuttora in funzione), in occasioni appositamente ricostruite e intervistando testimoni significativi delle realtà indagate.
“In quasi 15 anni di appassionato lavoro, abbiamo realizzato un archivio decisamente nutrito sulle danze del nostro paese. In taluni casi la ricerca è stata particolarmente puntuale, come di fatto è avvenuto per le Valli di Lanzo (oltre 50 ore di filmato, materiale fotografico e registrazioni sonore). La nostra contiguità geografica a questo territorio (non troppo lontano da Milano e vicinissimo a Torino, che conosciamo bene) e l'interesse per un mondo in cui abbiamo trovato la danza "viva", ci ha convinti ad esplorare in profondità feste, contesti e suonatori. La nostra curiosità è stata ampiamente ripagata da incontri con uomini e donne attaccati alla propria terra, alle proprie tradizioni e comunque generosi con noi che venivamo da fuori valle”.
Gli autori:
Entrambi sono impegnanti in corsi annuali, laboratori, seminari, progetti scolastici a Milano e all’estero per l’insegnamento delle danze tradizionali presso scuole ed associazioni varie.
Collaborano con le amministrazioni comunali per progetti di interesse per le comunità locali.
Hanno contribuito (con documentazione video o con alcuni articoli) a:
-Viaggio nella danza popolare in Italia: forma e funzione della danza Gremisse Editore
-Viaggio nella danza popolare in Italia: itinerari di ricerca nel nord Italia Palombi editore
-La Pantomima del Cicolano. Video-documentario etnografico degli Zanni di Pescorocchiano
MICHELE CAVENAGO
Laureato in lettere straniere e in fisioterapia; diplomato in animazione musicale di base. Ha un'esperienza ventennale nel campo dell'animazione musicale, delle danze e della terapia manuale.
ROMANA BARBUI
Laureata in antropologia; danzamovimentoterapeuta formatasi presso la Scuola Sarabanda di Milano. Suona repertori della tradizione italiana con l’organetto diatonico .
COURENTA DENTRO
Un documentario di Andrea Fantino
Nelle Valli di Lanzo la courenta non è una danza qualsiasi: è la danza che ognuno ha dentro di sé, in un modo o nell'altro. Il festival Courenta Mai ha portato i danzatori di courenta davanti allo specchio, a guardarsi l'un l'altro, a confrontarsi tra loro e con il pubblico accorso per apprendere le numerose varianti. Con la consapevolezza che le culture e le tradizioni restano vive fino a quando hanno la forza di aprirsi all'altro, per mettersi in gioco e continuare a crescere, introducendo nuovi elementi e sperimentando diverse forme di partecipazione.
L'autore:
ANDREA FANTINO
Antropologo culturale, fotografo e filmaker, si forma come documentarista con l'Aura Scuola di Cinema di Ostana. La sua esperienza con la fotografia e il video si intreccia con il suo interesse per la ricerca antropologica nella produzione di reportage, documentari e video di diverso genere. Esperto di movimenti migratori internazionali, collabora da anni con suonatori di musica tradizionale occitana e rom. Tra le sue ultime produzioni: “Lo sumi de la lenga vai a Montpelhier”, con il gruppo Blu L'Azard, e “Lo sol poder es que de dire. Intervista a Fausta Garavini”.
LOU SOUN AMIS
IL SUONO AMICO. UNA TRADIZIONE MUSICALE DELLE ALPI OCCIDENTALI, VALLI DI LANZO (TO).
Un documentario di Flavio Giacchero e Luca Percivalle.
Da una ricerca antropologica sul campo filmata tra il 2011 e il 2015.
Si è immersi nel mondo dell'oralità e della quotidianità, in un tempo reale e immaginario, pubblico e privato, scandito da feste e riti di una società sopravvissuta alla forza centrifuga della globalizzazione per la quale la pratica musicale non è spettacolo o revival ma parte intrinseca della vita. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di capitoli che documentano le caratteristiche e il contesto culturale di una specifica tradizione musicale.
Affinché questa musica possa riprodursi nel modo ideale sono necessari una serie di elementi, composti da regole musicali e sociali, in cui si ricerca una precisa estetica del suono, connessa e speculare ad una particolare predisposizione emotiva. Dalla ricerca e dalle testimonianze è emerso infatti che elemento collante è l'amicizia, base fondante per la buona riuscita di questa musica. Una tradizione musicale polifonica dunque che è stata veicolata nel tempo creando e mantenendo società. Un suono che permette e conduce una determinata esperienza in cui il significato profondo pare essere condividere e vivere un certo tipo di sentimento: sentire e sentirsi parte di una collettività in una dimensione armoniosa.
In francoprovenzale, una delle dodici minoranze linguistiche storiche riconosciute dalla Repubblica italiana, sottotitolato in italiano e tradotto in altre tre lingue.
Gli autori:
FLAVIO GIACCHERO
di Viù (Valli di Lanzo). Etnomusicologo, musicista, si occupa inoltre di antropologia culturale, fotografia e paesaggi sonori.
Dal 2003 al 2013 ha lavorato come ricercatore presso gli archivi di etnomusicologia del Centro Regionale Etnografico Linguistico di Torino. Ha all'attivo numerose collaborazioni con enti di ricerca , studiosi e musicisti con ampia attività editoriale, discografica e concertistica in Italia e all'estero. Dal 2011 collabora con l'Associazione Culturale Chambra d'Oc e Tsambra Francoprovensal in numerosi progetti finalizzati nella tutela e diffusione della cultura delle minoranze linguistiche italiane.
LUCA PERCIVALLLE
di Casale Monferrato, lavora presso il Laboratorio Granai della Memoria dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Si occupa di ricerca nell'ambito dell'antropologia visiva realizzando documentari e laboratori volti all'utilizzo dell'audiovisivo come strumento educativo e di indagine socio antropologica. Ha realizzato inoltre numerosi videoclip musicali, videoinstallazioni museali e cortometraggi in Italia e all’estero. I suoi lavori sono stati presentati a diversi festival e rassegne cinematografiche.
BAL POÈTIC
Concerto a ballo.
Presentazione in anteprima nelle Valli di Lanzo del nuovo progetto del gruppo artistico-musicale Blu l'azard.Un progetto musicale che coniuga danza e poesie sulle note di brani di composizione ispirati a poeti e grandi pensatori di epoche e culture diverse.
BLU L'AZARD
nasce nel 2013 come progetto artistico per la diffusione delle lingue minoritarie del Piemonte (occitano, francoprovenzale e francese) e della loro cultura e si muove tra ricerca, tradizione, composizione e improvvisazione.
I componenti vivono nei territori di minoranza e partecipano attivamente ai propri riti tradizionali oltre che svolgere attività di musicisti in ambiti svariati.
Nel 2014 esce il primo disco, ENFESTAR, creativo e trasversale, tra tradizione e nuova composizione.
Candidato alla Targa Tenco 2015 tra le migliori produzioni dell'anno in Italia, ha ricevuto positive recensioni su riviste specializzate. Il gruppo ha all'attivo numerosi concerti, tra cui: 42° Festival Les Cultures du Monde, Gannat, Auvergne; Premio Ostana Scritture in Lingua Madre (Piemonte), il contest dedicato alle lingue di minoranza Suns Sardigna ed è stato il primo classificato nel 1° Festival Internazionale della Musica Occitana di Guardia Piemontese (Calabria).
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