franco-provenzale Filastrocche per piccini


-Per dormire


[frp] Nana naneta
mama vèit a messa
pappa vèit aou boc
fa la nana incorra in poc.
Messa sounave
l' angelo chantave
chantave la prouchesioun
la Madona an ginoulhoun.

sente

[it] Nanna, nannetta
mamma va a messa
papà va a far legna
fai la nanna ancora un po'.
Messa suonava
l' angelo cantava
cantava la processione
la Madonna è in ginocchio.



-Per la conta sulle dita

[frp] Petiva meniva
la fava, la griva
courèl couroù
gira la floù
de din e de fora.

sente

[it] Petiva , meniva ( parole prive di significato)
la fava, il tordo
courèl couroù ( parole prive di significato)
gira la panna
dentro e fuori



-Per indovinare i numeri


[frp] Con cornicon
guéiro corne su toun plon?


[it] Con cornicon
quante corna sul tuo piano ( della schiena)?

Si battono i polpastrelli delle dita sulla schiena.
Alla fine della conta il bambino, che è voltato, prova ad indovinare quante dita sono state appoggiate sul suo dorso.
Se si sbaglia, la filastrocca continua dicendo, prima, il numero esatto .

Es.. se le dita erano tre:


[frp] Trei l' avisa dit sarìa fora d' toun bustic!

sente


[it] Tre , avessi detto, saresti fuori dal tuo tormento!
e si ricomincia da capo con “ Con cornicon...”
Se indovina il numero delle dita, si scambiano i ruoli.



Usanza a Sant' Orso


[frp] A Sant'Ors, lou premìe fevrìe, li meinâ se masqueravoun è pasavoun din totte le meizoun a mandé de douss, de bounboun o carca sordi. I bralhavoun a oouta vouis lou nò di méitre è i desiòn ad esemplo: "Barba Meni, Barba Meni l'avèn da parlevo, sourtìe col! ". Corra ou sourtàt i bralhavoun: "L'ors ou fora!". Pa sempre, però, l'aiòn senque i voulhòn, ma souvent carcun i couràt apré, perquèn fazàt per finta o ou voulat pa eise mandà "ors".

sente

[it] A Sant'Orso, il I° di febbraio i bambini si mascheravano e passavano di casa in casa chiedendo dolci, caramelle o qualche soldino; gridavano a gran voce il nome del proprietario, invitandolo ad uscire, ad esempio: "Zio Domenico, zio Domenico, dobbiamo parlarvi, uscite!". Quando la persona desiderata era sull'uscio, urlavano: "L'orso è fuori !" . Non sempre, però, ottenevano ciò che desideravano, ma spesso venivano rincorsi da chi fingeva o non voleva essere chiamato "orso".