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Lou petseut dl’a mountanha in col - XLVI° Concours Cerlogne

Lou Batèimo

Il battesimo

Tipologia file: testo FRP
Tipologia testo: ricerca scolastica
Grafia testo frp: Genre
Data Pubblicazione: A.S. 2007/2008
Fonte: Lou petseut dl’a mountanha in col - XLVI° Concours Cerlogne
Autore: Scuola Elementare di Giaglione classi III-IV-V
Luogo:
-di provenienza dell'autore del testo frp: Giaglione

franco-provenzale

Li petseut vènioun batiaa dedin le pèrmiereus semaouneus de vita.

Li batiave lou prèiře dou paii, o sèl aioun lou petseut ou l’ere a balia.

Se batiave dedin li permie dzort de vita aperque se se pourtave fořa de mèizoun lou petseut an cazo de mort ou l’arestave d’in lou limbo paa an pařadii.

Lou dzort dou batèimo lou petseut ou l’avét ina roba blèintsa ricamaa, avè ina bardò.

Lou bitavoun dedin in sac blan « lou portanfan » saraa avé de nastri e de fioc, ina cuverta a secoundo dou tèin lhe lou catsave, de coutoun o de laouna blèintsa.

italiano

Il neonato riceveva il Battesimo nelle prime settimane di vita, perché un tempo si pensava che un bimbo non battezzato non potesse essere portato fuori di casa e che inoltre, in caso di morte, non sarebbe andato in Paradiso, ma nel Limbo. Il Battesimo era amministrato dal Parroco del paese del nascituro, oppure dal Parroco del paese nel quale il bimbo era a balia. Il giorno del Battesimo il neonato indossava un vestito lungo, bianco, di pizzo o di tulle ricamato che lo copriva interamente. La testolina del neonato era protetta da una cuffia di cotone. Per tenerlo in braccio era posto in un candido sacchetto di lino bianco, elegante, “il porte- enfant", con la parte posteriore leggermente imbottita, chiuso con del nastri e ricoperto secondo la stagione da una copertina bianca di pizzo, di cotone o di lana.