L’associazione Chambra d’òc ha partecipato alla manifestazione per richiedere il riconoscimento della lingua occitana.
Persone provenienti da tutta l’Occitania e da altri luoghi hanno manifestato ieri, sabato, per le vie di Villefranche-de-Rouergue, nel quadro di un fine settimana di rivendicazioni a difesa della lingua e dell’identità occitana, a seguito dell’appello del collettivo Carrièras Occitanas.
La giornata di sabato è stata segnata da azioni simboliche, come l’occitanizzazione temporanea della segnaletica e la rimozione dei cartelli monolingui in francese. Inoltre, i partecipanti hanno costruito una casa di legno in omaggio a Joan Petit, personaggio storico e popolare che nel 1643 fu giustiziato in piazza pubblica a Villefranche, con l’intento di collocarla nello stesso luogo in cui era stata distrutta. La scelta di Villefranche-de-Rouergue risponde alla volontà di riportare alla luce quell’episodio storico, considerato un simbolo di resistenza popolare. Gli slogan e i messaggi pronunciati dai manifestanti hanno insistito sulla necessità di “decolonizzare” il paese e di rivendicare la memoria e la presenza pubblica della lingua.
Il fine settimana di mobilitazione è poi continuato domenica, con assemblee civiche, interventi pubblici e attività culturali.
Si può affermare che l’evento sia stato un grande successo, nonostante le difficoltà oggettive, come il fatto che Villefranche-de-Rouergue non sia una città facilmente raggiungibile dal resto del paese e le previsioni di temporali durante il fine settimana.
La manifestazione, la prima dopo anni di silenzio e soprattutto stata un'azione dimostrativa; così spiegano alcuni membri dell'organizzazione: "La volontà è stata quella di mostrare che esiste una spinta giovane, viva e che sa muoversi in autonomia anche al di fuori dei circuiti istituzionali e che vuole tornare a gran voce a parlare di politica e azione in chiave occitanista".
L'associazione Chambra d'òc essendo stata invitata ha voluto essere partecipe di questa nuova iniziativa, in rappresentanza delle valli occitane della regione Piemonte, con le sue edizioni e alcuni suoi soci militanti.
Luca Martin Poetto

commenta