“Il linguaggio è il luogo da cui ogni scrittore scrive, il luogo da cui osserva la realtà, il luogo da cui si relaziona con la memoria e con l’immaginazione, con il pensiero e con gli altri.”
In un’edizione guidata dal motto “Sensa raïtz pas de flors” è naturale pensare alle lingue madri come forze istintive, che tendono sempre al futuro se messe nelle condizioni di fiorire. Il Premio giovani di questa edizione, Berta Dávila, incarna perfettamente questo spirito. Classe 1987, nata a Santiago de Compostela, Berta è poetessa e narratrice, autrice di romanzi e di albi illustrati per ragazzi. Con la raccolta “Raíz da fenda” ha vinto il Premio Johán Carballeira per la poesia, successivamente il Premio della critica spagnola e il Premio dell'Associazione degli scrittori in lingua galiziana nella categoria poesia. Ha scritto diversi romanzi, tra i quali "L'ultimo libro di Emma Olsen" - vincitore di numerosi riconoscimenti e pubblicato in italiano nel 2022 da Aguaplano – e varie opere rivolte al pubblico più giovane, anch’esse vincitrici di numerosi premi, dimostrando un costante riconoscimento da parte della critica. Tutta la sua opera, seppur fortemente radicata nella tradizione letteraria galiziana, ha raggiunto un pubblico ampio grazie alle traduzioni in castigliano, catalano e italiano, confermando la sua capacità di trasformare la letteratura in un ponte culturale fra generazioni e territori, coniugando memoria e innovazione. Il Premio giovani le viene conferito per l’eccezionale traiettoria come scrittrice e poetessa, per la capacità di rinnovare il linguaggio letterario con una voce autentica e originale e per il contributo alla diffusione della letteratura in lingua galiziana oltre i suoi confini naturali. Berta Dávila sarà protagonista di una conversazione con Guglielmo Diamante intitolata “Nuove tecnologie e mondi virtuali nella letteratura di una giovane scrittrice galiziana”, in programma sabato 28 giugno alle 11:30.
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