Origini di Halloween
Perché festeggiarlo oggi in Italia?
Ma è proprio così vero che Halloween è una moda importata dall’America? O almeno è vero solo in parte.
La festa che oggi chiamiamo col termine inglese Halloween in Italia ha fatto facilmente presa anche (e forse ancora di più) laddove quelle antiche tradizioni contadine erano scomparse da tempo: nelle grandi città. Perché? Cosa c’è di così affascinante nello scherzare con la morte, nel mischiare il sacro e il profano? E perché questo legame tra i morti e i bambini?
Le prime testimonianze della festa americana di Halloween in Italia apparvero negli anni ’60, nelle traduzioni dei fumetti d’oltre oceano (primo fra tutti I Peanuts). Ma la vera “invasione” di Halloween in Italia è iniziata molto più tardi, a occhio croce non prima della metà degli anni ’90. A far venire voglia di festeggiare Halloween in Italia sono state le immagini di bambini e ragazzi che si divertivano a mascherarsi da mostri, guardare film horror in televisione e girare di notte per la città. Perché queste cose, per bambini e ragazzi, sono divertenti.
Laddove la tradizione del carnevale (un tempo molto forte nel nostro paese) ha via via perso la sua forza trasgressiva fino ad essere ormai sull’orlo dell’estinzione, i giovani hanno trovato una nuova occasione per trasgredire le regole sociali. Cosa c’è di più trasgressivo di impersonare mostri e demoni? Halloween in versione a stelle e strisce è una goliardata che profuma di riti ancestrali, è un culto dei morti in versione “pop”.
Quando, alla fine del secolo scorso, arriva Halloween in Italia, sui mass media si trovano principalmente due tipi di reazione. Quella prevalente è: “Halloween in Italia non ha senso, è un’americanata, una moda importata senza alcun legame con la nostra cultura”, è il diavolo del consumismo americano è il demonio del neo-paganesimo. Poi c’è la reazione minoritaria, di un certo gruppo simpatizzante per una certo partito politico, che sostiene di essere gli erede dei celti, affermando che è vero che Halloween in Italia non si deve festeggiare: devono festeggiarlo solo i padani. Quindi, chi per una ragione, chi per un’altra, tutti si schierano contro la sempre più vasta diffusione della festa americana nei locali nelle case degli italiani: del fatto che ai giovani italiani cresciuti nelle metropoli e soprattutto ai bambini piaccia festeggiare Halloween, non riescono a farsi una ragione.
Proviamo a fare un passo indietro, proviamo a guardare le nostre tradizioni popolari, scopriamo che Halloween in Italia c’era già, anche se non si chiamava così. Solo che poi abbiamo perso la tradizione e ce ne siamo dimenticati.
Con l’arrivo dei primi freddi, finivano tutte le attività agricole: si completavano le ultime semine e gli ultimi raccolti, i pastori riportavano mandrie e greggi nelle stalle. Poi tutto si fermava: questa sospensione delle attività lavorative era il riflesso della pausa della Natura, in cui tutto diventava freddo, buio e immobile. La stagione fredda era di conseguenza la stagione della morte (prima della rinascita) e quindi anche la stagione dei morti. All’inizio di questa stagione, si credeva che ci fosse un breve periodo in cui i morti potevano tornare nel mondo dei vivi. Un periodo di dodici giorni, a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, che andava dalla Vigilia di Ognissanti (31 ottobre, guarda che combinazione!) a San Martino (11 novembre), considerato il termine ultimo delle attività agricole. E in questa fase magica dell’anno i morti potevano fare ritorno nel mondo dei vivi.
I morti erano custodi della terra, dove riposavano i semi che avrebbero generato i raccolti dell’anno successivo. Ma i morti erano anche terrificanti e pericolosi, per questo si dovevano attuare rituali volti a ingraziarsi i favori dei trapassati e a scongiurare la loro ira.
I rituali erano diversi da regione a regione, anche solo da un paese all’altro della stessa provincia.
Ma quasi ovunque, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, si riscontravano le stesse caratteristiche: era credenza comune che nella notte di Ognissanti i morti vagassero in processione per la campagna. La loro visione era vietata ai vivi (chi contravveniva andava incontro alla morte o alla pazzia). Il compito dei vivi era di imbandire la tavola per i defunti, che sarebbero tornati nelle loro case di notte, senza essere visti. Si accendevano lumi per mostrare loro la via di casa. C’erano poi un rituale particolare (non si ritrova ovunque, ma è attestato in Italia): i poveri andavano di casa in casa a chiedere doni, a volte erano i ragazzi, a volte bambini a girare di casa in casa, ma tutti si presentavano come incarnazione dei morti (anche i bambini) e ovviamente tutti promettevano vendetta (non vi ricorda nulla?), se non si fosse fatta loro una piccola offerta. Perché la vendetta? Perché i morti sono pericolosi, bisogna ingraziarsi i loro favori per scongiurare carestie e altre sciagure. E perché i bambini dovrebbero rappresentare i morti? Ai bambini piacciono i mostri e le cose spaventose, è un dato di fatto: se un mostro è mio amico, gli altri mostri non possono farmi niente.
Oggi i morti vengono per lo più sepolti dentro loculi di cemento, senza alcun contatto con la terra.
Anche noi viviamo per lo più in mezzo al cemento, senza contatto con la terra. Ma per i nostri antenati contadini e pastori non era così: i morti stavano dentro la terra. Erano la vita che si era appena spenta e i loro corpi tornavano a rendere fertile la terra, affinché questa generasse nuova vita. I bambini, dal canto loro, sono la vita che è appena rinata e anticamente, il legame tra i bambini e i defunti era simile a quello che c’è tra il frutto appena colto e il seme che lo ha generato.
Da che si ha traccia nella storia umana, i rituali di scherzo macabro sono essenziali nella vita di una società sana. Riuscire a recuperare queste tradizioni allora è buon segno.
Certo, Halloween in Italia oggi è davvero una ricorrenza piuttosto vuota, ma quali ricorrenze sono davvero cariche di significato, nell’odierna società dei consumi? La vera sfida allora sta nel ridare significato a questi riti, ritrovare il vero valore e il reale senso di queste feste, così, invece di scandalizzarci, potremmo provare a recuperarlo nel suo contenuto più profondo e tradizionale.
COMUNE DI CORIO
CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO
VERBALE DI DELIBERAZIONE
DELLA GIUNTA COMUNALE N. 114 IN DATA 31/10/2024
OGGETTO :
INIZIATIVA "HALLOWEEN ... A CORIO" - ATTO DI INDIRIZZO.
L’anno duemilaventiquattro addì ventinove del mese di ottobre alle ore diciotto e minuti trenta nella solita sala delle adunanze, regolarmente convocata, si è riunita la Giunta Comunale, nelle persone dei Signori:
COGNOME e NOME - PRESENTE |
MOTTA SERGIO - Sindaco Sì MACARIO BAN MARA - Vice Sindaco Sì PAIROLERO MARCO - Assessore Sì NICOLINTI MICHELE - Assessore Sì BRERA MOLINARO FRANCESCA - Assessore Sì Totale Presenti: 5 Totale Assenti: 0 |
Assiste all’adunanza il Segretario Comunale DEL SORDO Dott.ssa Gaetana il quale provvede alla redazione del presente verbale.
Il presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta.
LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che l ́Amministrazione comunale intende non solo promuovere ma anche realizzare direttamente iniziative volte ad incrementare la conoscenza del territorio e momenti di socialità;
Visto il programma predisposto dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con i Commercianti, per l’organizzazione della manifestazione “Halloween .... a Corio” in occasione della ricorrenza di Halloween del 31.10.2024, che si svolgerà in Corio presso Piazza Caduti per la Libertà e Piazza del Municipio, come da programma allegato;
Dato atto che sul presente provvedimento non sono stati acquisiti i pareri di cui all’art.49 del T.U.E.L. trattandosi di atto di indirizzo e non comportando – lo stesso – oneri a carico del bilancio comunale;
Con voti unanimi e favorevoli, espressi in forma palese,
DELIBERA
Di approvare, per i motivi esposti in premessa ed all’uopo richiamati quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, il programma dell’iniziativa “Halloween....a Corio” che si svolgerà in data 31.10.2024 come da programma allegato alla presente deliberazione, che prevede:
-alle ore 16.45, in Piazza Caduti per la Libertà – Corio, i Commercianti aderenti all’iniziativa accoglieranno i bambini per il consueto dolcetto/scherzetto di Halloween;
-ore 18.00 in Piazza del Municipio, premiazione travestimenti.
Di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio comunale.
Di mandare all’ufficio tecnico comunale l’adozione di idonea ordinanza di regolamentazione della viabilità comunale.
Di dichiarare, altresì, con successiva e separata votazione unanim e favorevole, resa in forma palese, il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell ́art. 134 comma 4° del D.Lgs. n. 267/2000, stante la prossimità delle date fissate per gli eventi in questione.
Letto, confermato e sottoscritto
IL PRESIDENTE Firmato digitalmente F.to MOTTA SERGIO
IL SEGRETARIO COMUNALE Firmato digitalmente
F.to DEL SORDO Dott.ssa Gaetana
Copia analogica di documento informatico prodotta con il sistema di gestione documentale conforme alle regole tecniche vigenti (D.P.C.M. 13/11/2014).
Corio, lì 05/11/2024
Il Segretario Generale
DEL SORDO Dott.ssa Gaetana
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