“La montagna oltre la neve”
Soluzioni al cambio climatico
È possibile immaginare un futuro economico e sociale sostenibile per le località montane di media e bassa quota che ospitano stazioni sciistiche di piccole dimensioni? È possibile per questi territori confrontarsi con il cambiamento climatico, adattandosi? È possibile pensare e incentivare un turismo montano diverso del modello tradizionale della stazione sciistica?
Non solo in Italia si stanno studiando approcci condivisi dalle comunità locali per capire quale conversione delle attività e delle strutture sia possibile per accompagnare i comprensori a un futuro che, secondo gli studi più accreditati, di qui al 2040 sarà sempre più senza neve.
Molti sono tentati di pensare “perché fare tanto cinema”? C’è l’innevamento artificiale, si ricorre a quello ed è fatta!
In effetti l’innevamento programmato è stato ed è una risorsa fondamentale per la stazione sciistica, tuttavia da tempo ci si interroga sulla sua sostenibilità economica e ambientale, sulla crescente carenza di acqua e sulle attività all’aria aperta alternative che si devono sin d’ora proporre ai turisti quando la neve non c’è o è troppo poca per sciare. Già oggi, quando l’innevamento naturale è scarso e alcune piste sono agibili solo grazie ai “cannoni”, la frequentazione cala. Di qui la scelta di non investire più grandi risorse nell’innevamento programmato e di limitare la gestione degli impianti di risalita alla manutenzione ordinaria e straordinaria di quelli esistenti, per garantirne la fruizione in sicurezza: quando la stagione sciistica si riduce a meno di 100 giorni, la gestione della stazione non è più economicamente conveniente.
Ecco quindi che i gestori delle stazioni stanno trasformando i tradizionali contratti stagionali del personale impiegato negli impianti di risalita in contratti a tempo indeterminato per attività lavorative all’aria aperta legate ad una frequentazione innovativa della montagna. In un non facile confronto tra amministratori locali, imprenditori e lavoratori di tutti i settori, portatori a vario titolo di interessi legati all’ambiente si ipotizzano e si sperimentano idee innovative per coniugare e far convivere la frequentazione turistica e sportiva, con le attività agricole, zootecniche e forestali
Il piano di cambiamento, che sta nascendo e ha come orizzonte il 2040, mira alla sostituzione delle attività turistiche tradizionali, con intrattenimento meno impattanti sull’ambiente, difendendo le filiere agroalimentari locali. Ogni settore, ogni attività, dallo sci alpino a quello nordico, dalla mountain bike alle escursioni, è un “cantiere”, a cui lavorano gli attori interessati.
Quella del futuro delle località sciistiche di media e bassa montagna è una delle tante sfide ambientali, economiche e sociali che attendono nei prossimi anni e decenni le Terre Alte.
Infine la scelta di identificare i Comuni di Ala di Stura e Balme come casi di studio in cui le idee e le buone pratiche, è proficua così che le proposte, sperimentate nei progetti pilota, possano trovare un’applicazione sperimentale anche in altri luoghi, garantendo che le risorse delle vallate alpine siano tutelate e valorizzate, evitando così che la montagna sia solo la periferia e il parco giochi della metropoli. Alla montagna torinese, come ricorda sovente il Vicesindaco metropolitano, non servono né il turismo “mordi e fuggi” né, probabilmente, gli smartworker che possono lavorare indifferentemente in città, al mare o in montagna: servono persone che vivano e lavorino in montagna anche quando i turisti non ci sono, occupandosi del territorio, dei pascoli, dei terreni coltivati, dei boschi, dei corsi d’acqua e dei servizi alla popolazione locale.
COMUNE DI ALA DI STURA
CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
AREA AMMINISTRATIVA FINANZIARIA TRIBUTI
DETERMINAZIONE n. 47 del 10-04-2024
OGGETTO: ACCORDO DI PROGRAMMA "LA MONTAGNA ANCHE OLTRE LA NEVE" - LIQUIDAZIONE PRO QUOTA COSTI PREDISPOSIZIONE STUDIO DI FATTIBILITA'
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Premesso che sul territorio delle Valli di Lanzo sono presenti strutture di medio-piccole dimensioni dedicate al turismo invernale. In particolare vari comprensori sciistici per lo sci alpino elo sci di fondo, oltre ad altre attività outdoor.
Viste le condizioni climatiche degli ultimi anni: aumento delle temperature e diminuzione delle precipitazioni nevose, che rendono sempre più difficoltoso il mantenimento delle attività sportive legate al mondo della neve.
Considerato che tale scenario viene condiviso da vari studi, i quali prevedono una riduzione delle precipitazioni nevose nei prossimi decenni con conseguente chiusura degli impianti sciistici.
Per tale ragione l’Unione Montana Alpi Graie con i Comuni di Ala di Stura, Balme, Cantoira, Ceres, Chialamberto, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Usseglio e Viù, tramite la strategia denominata “la montagna anche oltre la neve”, ha individuato alternative al turismo invernale da svolgere sul proprio territorio.
Viste le comunicazioni di adesione all’accordo di programma “la montagna anche oltre la neve”da parte dei Comuni interessati, compreso lo scrivente Comune di Ala di Stura, che ha inoltrato il proprio documento di adesione in data 28.02.2024;
Richiamata inoltre la D.G.C. n. 40 del 10.10.2023 con la quale si aderiva al progetto della Città Metropolitana di Torino denominato BEYOND THE SNOW”;
Richiamata la Determina del servizio tecnico dell’Unione Montana n.6 del 04/03/2024per l’affidamento di incarico professionale a CHINTANA srl con sede legale in Torino Via Madama Cristina n.9, p.iva 07394490010, per la redazione studio di fattibilità tecnico ed economico inerente all’accordo di programma per la strategia “La montagna anche oltre la neve”.
Considerato che in data 07/03/2024 al prot. 482 è stata inviata la richiesta per l’attivazione dell’accordo di programma per il finanziamento delle opere finalizzate alla realizzazione del progetto “La montagna anche oltre la neve” all’assessore per lo sport della Regione Piemonte.
Vista la fattura n.14/F del 28/03/2024 emessa dalla società Chintana srl, con sede in Torino Via Madama Cristina n.9, p.iva 07394490010, per la redazione dello studio di fattibilità tecnico ed economico inerente all’accordo di programma “La montagna anche oltre la neve” CIG: B0ADB13EF8, per un importo pari a 4.900,00€ oltre IVA di legge al 22% pari a 1.078,00€, così perun totale di 5.978,00€.
Considerato che il costo sopra descritto deve essere ripartito tra i Comuni aderenti a tale studio, ed in particolare i Comuni di Ala di Stura, Balme, Cantoira, Ceres, Chialamberto, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Usseglio e Viù, come già indicato nelle relative comunicazioni di adesione da parte degli stessi dieci Comuni aderenti, per una quota pro capite di € 597,80;
Tutto ciò premesso,
Visto il T.U.E.L. n. 267/2000;
Visto il vigente Regolamento di contabilità;Visto il D.Lgs. n. 36/2023;
Visto il D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i., per le parti non espressamente abrogate;
DETERMINA
1) di liquidare, per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, la somma di € 597,80 quale quota pro capite nel riparto di liquidazione della spesa per la redazione dello studio di fattibilità commissionato dall’Unione Montana Alpi Graie allo Studio Chintana s.r.l. di Torino;2) Di dare atto che la somma occorrente per la liquidazione della spesa in argomento risulta opportunamente stanziata al Cap. 2078 denominato “Interventi diversi Turismo”, (cod. 1.03- 1) del Bilancio corrente dove la stessa risulta debitamente impegnata.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
( SARDANAPOLI Ezio)
Atto firmato digitalmente ai sensi degli articoli del CAD.
commenta