Quando noi eravamo bambini, mio papà faceva… lavorava… era falegname, faceva gli sci per quelli che li volevano e allora noi venivamo qui alle Reyne, c’era una discesa un po’ giù, giù fino alla Croce della Missione. Allora noi andavamo giù con gli sci. Avevamo gli zoccoli, le calze di lana e la gonna. E quando cadevamo, allora la neve arrivava fin su al petto e, però, ci divertivamo bene. Per andare a scuola, a volte andavamo giù con la slitta perché non c’erano macchine che salivano, a volte c’erano due metri di neve, aspettavamo che il postino passasse da Sauze, a Jouvenceaux, San Marco, che andava al Borgo Superiore di Oulx a prendere la posta. Aspettavamo il postino per poter andare a scuola, era una vita fatta così. Quando hanno iniziato a fare gli impianti a Sauze d’Oulx, c’era la slittovia, da Sauze a Clotesse e dalle Clotesse al Lago Nero e allora, a volte, noi eravamo bambini però quelli che guidavano, quelli che facevano pagare ci conoscevano, a volte ci dicevano: “Dai, salite, dai salite”. Allora noi andavamo fino a Clotesse e poi venivamo giù sugli sci e però, per andare fino a Sauze bisognava mettere gli sci in spalla e andare su per la strada, a piedi. Allora uno sudava già bene per arrivare sul posto e poi ogni discesa era un paradiso, perché lo guadagnavi il paradiso.
I giovani non avevano mica tanti divertimenti, tante cose e a ballare, si andava a ballare quando era la festa del paese più vicino. Allora si incominciava da Jouvenceaux che è Sant’Antonio, Oulx era il venti che è San Sebastiano e dopo arrivava San Marco che è il venticinque aprile, poi si andava a Sauze, a Cesana, a Salbertrand che è San Giovanni e così si andava da un paese all’altro però tutto a piedi. I giovani andavano tutti insieme e, a volte, al ritorno qualcuno aveva già sonno e allora tutti sotto braccio lungo la via e ci tenevamo tutti in piedi così. E’ così che si trovava poi… s’innamoravano, si fidanzavano, si sposavano e voilà! Però se una ragazza o se un ragazzo prendeva una ragazza dell’altro paese, bisognava pagare la barriera: quando uscivano dalla chiesa e poi entravano nel paese per fare il pranzo, i giovani di quel paese lì, dove gli aveva preso quella ragazza, che gli aveva sposato quella ragazza, mettevano un nastro tutto attraverso la via e con un paio di forbici e allora dicevano: “Allora, se pagate la barriera potete andare a fare il vostro pranzo e continuate ad essere marito e moglie e, altrimenti, no!”
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