italiano

Durata: 11'34''

Area/luogo: Mentoulles, Fenestrelle - Valle Chisone

Partecipanti: Luca Poetto

Descrizione: Intervista a Luca Poetto, giovane poeta e musicista della Valle Chisone, che ci parla del suo rapporto con il territorio, con la lingua occitana e ci fa ascoltare alcune sue poesie.


Nel video Luca Poetto, giovane poeta e musicista della Valle Chisone, parla del suo rapporto con la poesia, la lingua e il territorio e legge alcune sue poesie. La sua parlata è quella di Mentoulles, a lui tramandata dai nonni e scelta coscientemente come lingua della rivendicazione di un’appartenenza al territorio e a una storia particolare. Come le altre varietà della Val Chisone, appartiene al gruppo settentrionale e si distingue in modo netto da quelle centrali, avvicinandosi decisamente invece a quelle del brianzonese. 

La -a finale dei nomi e aggettivi viene resa da una vocale centrale se all’interno di frase: lènguë ‘lingua’, chansë ‘fortuna’, literaturë ‘letteratura’, mentre abbiamo -o se alla fine: ërvenjo ‘rivolta’, lengo ‘lingua’; si conserva invece -a nelle forme plurali: Mentour̂a ‘Mentoulles’, chamisa bloia ‘camicie blu’, fenna ‘donne’, las etièr̂a ‘le stelle’.

La -a tonica dell’infinito dei verbi della prima coniugazione è lunga e velarizzata se in posizione finale di frase: cherchô ‘cercare’, soubrô ‘restare’, mentre si mantiene nelle altre posizioni; lo stesso accade nei participi femminili e nei plurali, maschili e femminili: scapô ‘scappati’; mentre si conserva nei participi maschili singolari: coumensà ‘iniziato’, pasà ‘passato’. Anche in questo caso in posizione interna di frase la velarizzazione non si sente.

Nelle parole plurisillabi terminanti in dittongo, l’accento avanza sulla vocale finale velarizzandola, così abbiamo: grafiá ‘grafia’, pouesiá ‘poesia’. Velarizzano anche alcune a toniche in posizione interna, plono ‘pianura’, vôl ‘valle’.

Come nelle altre varietà settentrionali, si conservano i nessi con l: Bloia ‘blu’.

Caratteristico di questo tratto di valle è l’esito della -l- intervocalica che dà un suono approssimante con diverse realizzazioni possibili a seconda delle borgate: las etièr̂a ‘le stelle’, Mentour̂a ‘Mentoulles’; in alcune varietà scompare del tutto, in altre si mantiene con una componente vibrante.

A livello morfosintattico, notiamo come il sistema dell’articolo determinativo maschile sia diverso da quello delle valli centrali e meridionali e preveda al singolare ël, lë, al plurale lou, con in più il ricorso a -s in alcuni nomi per formare il plurale: papiers documens ‘documenti’

In generale la formazione del plurale ha esiti relativamente complessi, poiché la -s originaria può scomparire, lasciando traccia nell’allungamento e nella conseguente variazione timbrica. Ad esempio una parola come ourtiò ‘ortica’ al plurale dà ourtiô; aggiungono -s i sostantivi in consonante, maschili e femminili, tranne quelli che finiscono in -m, -s, -p, -nh che tendono a rimanere invariati. Le parole in che non deriva da -a , come qui senhë ‘nonno’, fanno il plurale in -i: senhi ‘nonni’, terituèri ‘territori’.

Nei verbi si noti la presenza di -c nella prima persona dei verbi che presentano un dittongo: siouc ‘sono’, aic ‘ho’, feziouc ‘facevo’.

Luca Poetto ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata Brics/Picchi nel 2019 con Chambra d’Oc.

In alta Val Chisone, Pragelato è stato punto di inchieste dell’Atlante Linguistico Italiano nel 1936, mentre l’Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale ha indagato negli anni ’80 del Novecento, la località di Borgata di Sestriere. Nei primi anni 2000 sono state pubblicate due descrizioni morfologiche delle parlate di Pragelato e, rispettivamente, Fenestrelle e Mentoulles a cura dell’Associazione La Valaddo. Nel 2020, sempre l’associazione La Valaddo ha pubblicato dizionario, corredato da alcuni appunti morfologici, relativo alla parlata di Roure, ad opera di Ezio Martin, curato dal nipote Michele Tron.