Unita alla Chiesa, da muraglioni cintato,
custode dei nostri deunti, mai dimenticati.
È sempre nel mio cuore il cimitero del mio paese
che da riposo ai miei parenti, ai miei amici;
per chi va prima, per chi va dopo,
per tutti il trattamento è lo stesso
mai si rifiuta di alloggiare
chi da qui è chiamato ad espatriare.
La sua terra è sacra, non fa dei torti,
siano ricchi o poveri i nostri morti.
per noi viventi, lo spazio non basta mai,
come dei cervi volanti di quà e di là;
vogliamo le case ben arredate,
essere ben nutriti, ben vestiti,
il cimitero ci accetta anche vestiti di stracci
senza chiederci se abbiamo perso o guadagnato,
ci riceve tutti da buoni amici,
sempre pronto a darci ...
nessuna preferenza, la stessa terra,
nel suo recinto, banita è la guerra,
se in vita si aveva litigato,
tanti accanto si sono affratellati.
Per noi, che ancora abbiamo parola,
il cimitero ci serva da scuola,
non siamo superbi per ciò che abbiamo
che presto o terdi, tutto lasciamo.
Quello che possediamo è solo imprestato
niente ci è stato per sempre donato.
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