Flumet - La Clusaz - 05/07/2010
Flumet - La Clusaz

Camminiamo per la prima volta senza il sole, che molto probabilmente non ha mai raggiunto il letto nel fiume, nel fondo degli strapiombi. Oggi l'atmosfera del è distesa ed abbiamo accolto Manuela nel ritmo del gruppo. Arrivati a La Giettaz incontriamo un signore che dice di ricordare qualche parola di Patois; Marco e Teresa sono rattristati dal sentire che il francoprovenzale di qui è relegato nei ricordi del passato. Terminiamo l'intervista a fianco del museo "A la recontre du passé". Mangiamo al Col des Aravis, oggi siamo in anticipo di 30 min sulla tabella di marcia, così ne approfittiamo per goderci un caffè! Ripartiamo in direzione La Clusaz e inforchiamo un sentiero che ci porta sulle frazioni alte del paese. Scendiamo tra i pascoli ed i prati da fienagione. Arrivati a La Clusaz incontriamo Dominique dell'associazione "territoire et culture de La Clusaz" che ci offre l'aperitivo ed un giro sulla "luge" una discesa in slittino estivo, fantastica! Ora ceniamo e ci prepariamo per assistere ad un piéce francoprovenzale in nostro onore ed in seguito una veglia per il nostro progetto. Sono tutti entusiasti del nostro arrivo, in paese abbiamo trovato alcune persone che, riconoscendoci dalle magliette, ci hanno mostrato l'articolo sul Dauphinè Liberè che ci riguarda.
Domani ci accompagneranno verso Annecy.
Tsamineun per lou permie cool seunsa lou soulouelh, mangara ou l'et mai arivaa aou foun.
Incuè l'atmosfera lhet béla è Manuela lhot intra d'in lou group.
Arivà a la Giettaz ancountreun in omeun que ou s'ansevieun carcareun de lèinga, Marco è Teresa soun anouia per seuntre que la lèinga lhet catsa d'in li ricord.
Mindzeun aou col des Aravis, icué seun avanti de 30 menouiteus, n'aproufiteun per preundre in caféi.
Parteun an diresioun de La Clusaz è trouveun in vieleut que ou nou porte viot desù La Clusaz.
An pai nous ateun Dominique de l'asociatioun " Patrimoine e culture" de La Clusaz que ansèin l'aperitiv ou nou regale in tort desù " la luge" la barot ina disheza de barota de tsoutèin.
Bien bél, Arò seun a sina è apré aleun asistre a ina velhà apresta per nos!
Seun itaa subit conhèisù, touit nou damandoun qui seun è quique vezeun, aieun anque in articoul tsu lou Dauphinee liberé que ou parle dou tsamin.
Deman nouz-acoumpanhoun vers Annecy.
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