“La perdita di due miei nipoti nel naufragio di una nave carica di tronchi di palissandro del Madagascar, illegalmente tagliati, è stata una tragedia che mi ha fatto capire come ambiente e umanità siano strettamente collegati: salvando l’uno si salva anche l’altra. Così, ho deciso di usare la mia voce e la lingua rappresentativa della mia cultura per sostenere questa missione. In Madagascar si dà più ascolto ai cantanti piuttosto che ai politici e ai giornalisti, per questo motivo credo che il mio lavoro possa essere utile.”
Marie Olga Sohantenaina – in arte Olga del Madagascar – vive da anni in Italia ma è nata ad Andapa, nel nord-est del Madagascar, un paese unico al mondo, ricco di una biodiversità straordinaria, abitato da un popolo dalle molteplici origini. Spinta da una grave tragedia famigliare, con la sua voce denuncia la minaccia verso questi tesori naturali, a rischio a causa della deforestazione e della perdita di habitat. Mediante la sua musica, basata sui ritmi tradizionali e su testi in lingua malagasy, Olga lancia un accorato grido d'allarme per la conservazione dell'ambiente e la salvaguardia di ecosistemi tra i più ricchi e vulnerabili al mondo. Ha scelto di cantare prevalentemente nella sua lingua madre perché il malagasy incarna perfettamente la sua missione: appartiene alla famiglia delle lingue austronesiane, essendo in pratica un dialetto originario del Borneo meridionale, a dimostrazione di come le culture si arricchiscano – proprio come la biodiversità – quanto più hanno occasione di mescolarsi e contaminarsi. Difendere una lingua significa difendere un habitat, un mondo unico e irripetibile che non possiamo permetterci di perdere. Il Premio Ostana le conferisce il Premio musica 2025 per il suo impegno nella difesa e nella tutela della biodiversità linguistica, culturale, biologica. Per aver mantenuto viva, usando la sua voce unica, l’attenzione su questi temi e per promuovere il cambiamento. Il canto in lingua madre, che parla della terra, delle discriminazioni, della salvaguardia della biodiversità in ogni sua forma, è un canto che parla alla nostra contemporaneità. Olga converserà con Flavio Giacchero sabato 28 giugno alle 21:00. A seguire, il Collettivo Premio Ostana sarà protagonista di una serada en convicéncia, all’insegna della creazione artistica condivisa e della contaminazione positiva.
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