Quattro suonatori sembrano soldati
Di fisarmoniche e violini ben attrezzati
Avanzano lenti fra vecchie mura
Che serbano memoria di feste e battaglie
Le anime dei morti danzano ora
Di quelli che presto hanno avuto sepoltura
Spezzate dal peso dei giorni sulla schiena
Passate per il mondo come fuochi di fascina
Dalle porte intanto giovani occhi
Dentro tante domande, colmi d’orgoglio
Osservano i quattro suonatori passare
Aprire le porte del tempo andato
Così per un po’ i topi sorridono
Dentro la borgata dei murati vivi
La linea del tempo segna presente
Il vecchio si ricorda, il giovane è allegro
Sapendo che un giorno, senza farsi problemi
Illuminato dai ricordi come la notte dai fulmini
Al timone della sua vita passerà al comando
A volte cantando, a volte piangendo

commenta