Una delle caratteristiche comuni alle culture cosiddette minoritarie è la capacità di esprimere e raccogliere la diversità e di offrire così sguardi e prospettive diverse. E’ stato così anche di fronte alla pandemia Covid-19 che stiamo vivendo: molte comunità si sono organizzate al loro interno per fornire informazione e sostegno e in molti casi le attività si sono rivolte anche all’esterno offrendo spunti di riflessione, aiuto e solidarietà di diverso tipo toccando i temi della scomparsa dei saperi sociali, del rapporto con il territorio e gli ecosistemi.
Il Premio Ostana mai come quest’anno si è fatto portavoce di autori ed espressioni in lingua madre proponendosi come una rete di culture e di attività per la valorizzazione e la difesa della biodiversità linguistica. Di fronte alle difficoltà e all’impatto globale del coronavirus il Premio ha voluto calzare la veste digitale per superare ancora una volta le frontiere e le loro restrizioni e per continuare a proporre un luogo di incontro e di scambio dando vita all’Edizione Speciale Online.
Forte delle 11 passate edizioni, la rete del Premio, fatta di passioni, progetti, lingua, culture, è stata vivace e reattiva: in pochissimo tempo il comitato organizzativo ha messo in comunicazione autori, artisti e responsabili delle minoranze che hanno prodotto contenuti multimediali di alta qualità dando vita a una programmazione di due giorni composta da letture, approfondimenti culturali, performances musicali, conferenze partecipate e documentari in una combinazione di formati di varia natura. Gli autori ospitati dal Premio provengono da tutti i 5 continenti, per un totale di 37 lingue madri.
L’edizione speciale online si è svolta attorno al sito www.premioostana.it che ha ospitato 15 ore di contenuti in diretta. Tra i principali criteri che si è dato il Premio in edizione speciale c’è sicuramente quello di conservare la convivéncia, parola trobadorica che significa “l’arte di vivere insieme in armonia”, e per questo sono stati scelti strumenti e modalità che permettessero la partecipazione attiva del pubblico interessato, dalle conferenze al dialogo in diretta sui social networks.
Durante le settimane precedenti al festival grande è stata l’attenzione della stampa e delle radio. I contenuti relativi agli autori partecipanti e alcune anteprime sui testi sono state raccolte da giornalisti della carta stampata e del web facendo passare il Premio Ostana su reti locali, nazionali e internazionali ottenendo un ritorno di pubblico inaspettato (Articoli su Avvenire, Il Manifesto, radio3, etc..qui è visibile la rassegna stampa). Per il gruppo di lavoro del Premio la XII edizione è un’ottima preparazione al Decennio Internazionale delle Lingue Indigene 2022-2032.
I video, documentari e performances hanno ottenuto 4000 visualizzazioni durante i due giorni del premio e quasi 1000 utenti hanno seguito la diretta dal sito web. Attraverso i canali di social networking e la condivisione in cross posting sulle pagine di TargatoCN e TorinoOggi sono state raggiunte le 20000 visualizzazioni in tempo reale.
L’edizione speciale online ha raccolto testimonianze e creazioni inedite elaborate durante il periodo della pandemia, proposto materiali e reportages provenienti dalle passate edizioni del premio che ora sono disponibili sul sito www.premioostana.it/. Vi invitiamo a sfogliare il programma e a seguire gli interventi che toccano tanti e diversi temi, dall’esperienza dell’epidemia nella letteratura (La cèrca de Pendaries di Max Rouquette, nell’approfondimento di Monica Longobardi e Matteo Rivoira), nell’arte (tre performances in bretone, occitano e francoprovenzale), nella sociolinguistica (le testimonianze delle Lettere da Ostana), sui media (la risposta delle lingue madri al coronavirus). Le conversazioni con i premiati (dagli Stati Uniti alla Nigeria passando per la lingua basca, cheyenne e il mondo kabilo), gli approfondimenti sui temi dell’ambiente, la produzione poetica, la storia dei popoli indigeni. A chiudere la due giorni di celebrazione delle lingue di minoranza una performance tributo a Luis Sepulveda e il documentario di Bob Holman “The Language Matters”
Le conferenze in diretta: fruibili dal sito e all’interno del webinar di Zoom, da cui è possibile partecipare e porre domande
I video, le performances, le letture, i documentari trasmessi in diretta ora sono fruibili dalle pagine del sito
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