Anche quest’anno il Premio Ostana offre un approfondimento su una minoranza linguistica storica italiana: per il 2024 sarà Stefen Dell’Antonio Monech a essere premiato per il notevole impegno nella promozione e divulgazione della lingua ladina attraverso la letteratura, la musica, il teatro. Stefen è un artista poliedrico che fa della vita quotidiana una testimonianza attiva della sua identità, legandola al territorio e alla sua cura e traducendola in arte letteraria: un om da mont (uomo di montagna) che ha fatto della lingua e dell’identità ladina un lavoro – oggi è guida naturalistica e culturale e accompagnatore di media montagna – che sa essere di sprone per le generazioni future. Scrive testi per canzoni e filastrocche, opere teatrali, libri d’arte, storia e etnografia, strumenti didattici per la scuola, prose e poesie. Realizza materiale didattico e programmi culturali per la radio e la televisione. È tra i fondatori del Gruppo teatrale Sedimes e membro del Gruppo letterario ladino Scurlins, con i quali ha organizzato numerose edizioni dei Dis de Letradura, rassegna inter-ladina dedicata alle lingue delle Dolomiti. Il Premio vuole essere un riconoscimento a Stefen Dell’Antonio Monech anche per le numerose Mascherèdes, farse teatrali “domestiche” in uso nel tempo del carnevale tra gli abitati di Alba e Penia, in alta Val di Fassa.
“Il ladino in Val di Fassa: seguendo le impronte di domani” è il titolo della conversazione con Sabrina Rasom in programma sabato 29 giugno, alle ore 10:00.
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