Enti in rete L.482/99   

Vignolo

Vinhòl

Vignolo
italiano

Vignolo sorge a 630 m di altitudine presso il corso della Stura, pur appartenendo alla val Grana; conta circa 2500 abitanti ed alcune frazioni, tra cui Santa Croce, Narbona, Bicocca.
Il toponimo, dal latino Vinoleum, richiama la sua fama di zona un tempo molto ricca di uva e olio di noce. Vanta origini molto antiche, e fu dapprima Feudo dei marchesi di Saluzzo, per passare in seguito sotto il dominio sabaudo.
La sua importanza in epoca medievale è attestata anche dalla cappella di San Costanzo, che sin dal XII secolo era una delle dipendenze che l'abbazia di Saint-Chaffre di Velay aveva lungo la valle Stura. Costruita direttamente sulla roccia, conserva ancora intatta la veste romanica, e il singolare campanile in facciata, raro in Piemonte. Sopra l'ingresso è appena visibile l'ombra di un affresco (si distingue la palma tenuta in mano da San Costanzo martire). Anche la cappella di San Martino, posta presso l’attuale cimitero, è anteriore al 1179, data in cui è citata tra le dipendenze del monastero di Cervere, e diviene in seguito priorato del monastero benedettino di S. Lorenzo di Bersezio, cui è legato fino all’800.
Il centro storico conserva l’originaria struttura urbanistica medievale ed alcune abitazioni hanno mantenuto le antiche decorazioni quattrocentesche. Tra le più interessanti, la casa colonica in Via Nittardi, in cui, sopra il portone che dà accesso al cortile, sono presenti riquadri affrescati della seconda metà del Quattrocento. Da sinistra compaiono una Madonna col Bambino, una finestra con decorazioni floreali e la figura di un cavaliere, identificabile nel santo martire della Legione Tebea Maurizio, assai venerato in loco. In questo riquadro è presente lo scudo crociato che documenta la sudditanza del territorio alla Casa Savoia nel XV secolo. L’economia locale si basa sull’agricoltura, l’artigianato e su piccole imprese industriali.

occitan

Vinhòl se tròba a 630 m d’autessa arlòng d’Estura, bela si fai part de la val Grana; fai 2500 abitants e quarques fracions, coma Santa Crotz, Narbona, Bicòca.

Lo topònim, dal latin Vinoleum, arsòna son passat rich de vinhas e ueli de notz. A originas ben anticas, e es estat drant feude di marqués de Saluces, per passar aprés sot lo domini sabaud.

La sia importança en etat medievala es atestaa decò da la chapèla de Sant Constanç, que despuei lo XII secle era una des dependenças que l'abadia de Sant Chafrè del Velai avia en val d’Estura. Construia s’la ròcha, garda la forma romanica, e lo singular cloquier en façada, rar en Piemont. Sobre l'intrada es justa visibla l'ombra d’un fresc (se ve la palma tengua en man da Sant Constanç martir). Decò la chapèla de Sant Martin, dapè al modern cementieri, es anteriora al 1179, quora ven citaa entre las dependenças del monasteri de Cervere, e deven aprés priorat del monasteri benedetin de Sant Lorenç de Bersés, al qual es liat fins a l’800.

Lo centre istòric garda l’originaria estructura urbanistica medievala e de maisons an mantengut las anticas decoracions del Quatre Cents. Entre las pus enteressantas, la casa en Via Nittardi, ente, sobre lo porton que pòrta ent’la cort, son presents de quadres frescats de la seconda metat del Quatre Cents. Da gaucha lhi a una Madòna abo lo Bambin, una fenestra abo decoracions florealas e la figura d’un cavalier, lo sant martir de la Legion Tebea Maurici, ben venerat aquì. Ent’aqueste quadre es present l’escud crosat que documenta la suditança del territòri a la Casa Savòia ental XV secle. L’economia locala se fonda s’l’agricoltura, l’artisanat e sus pichòtas empresas industrialas.