Da tempi molto antichi e fino ad oggi ancora, Kraki il misterioso, impera sui Monti Géants.
E un vecchio mago molto alto e molto potente. Porta una barba bianca cosi lunga che a volte si aggroviglia nella sua cintura e un bastone cosi alto che spesso accoglie gli uccelli che vengono ad appollaiarsi.
La gente del posto non l’ha mai visto ma dicono che a volte si sentono le sue ginocchia scricchiolare. Krak… Krak…
Un tempo, in una casa di montagna vivevano Vick e la sua nonna. La signora anziana filava la lana delle sue pecore. E la bambina ne lavorava dei quadrettini di stoffa colorata che andava a vendere al mercato, prima delle feste di Natale, in un paesello della valle. Quell’anno lì, la neve cadde in abbondanza. Era cosi bianca che Vick e la nonna non riuscirono a resistere alla voglia di andare a divertirsi. Giocarono cosi a lungo con la loro slitta sui fianchi innevati della montagna che ne dimenticarono il lavoro. Ma i giorni passavano…
Quando Natale si avvicinò, Vick si affrettò ad andare a vender il poco di stoffe che aveva tessuto ma quando arrivò al mercato, era già tardi e la gente aveva già comprato i regali. Avevano comprato il tacchino, dei giocattoli di legno, delle gallette e dei cuori di pan di spezie.
Vick gridava :
Ecco le mie stoffe ! Compratele !
Ma la gente rispondeva :
Certo sono carine ma sono troppo piccole…
Allora Vick se ne tornò con tristezza verso casa.
Per la strada un vento forte si alzò e la neve riprese a cadere, iniziò a fare freddo.
Vick sentì : Krak… Krak…
Di colpo una forma alta apparve nella tempesta.
Un signore alto e vecchio spuntò davanti a lei. Aveva una barba cosi lunga che a volte si attorcigliava nella cintura e un bastone cosi alto che gli uccelli spaventati potevano appollaiarsi. Chiese alla ragazzina dove stava andando :
Torno a casa perché mia nonna mi aspetta.
Sei fortunata, disse il vecchietto, io non ho nessuno per passare Natale.
Allora Vick esclamò :
- Venga con me. Staremo bene tutti e tre, faremo ardere un gran fuoco e non avremo più freddo !
Quando arrivarono a casa, Vick spiegò che nessuno aveva voluto comprargli le stoffe e la nonna sospirò con un sorriso :
Pazienza ! Filiamo e tessiamo da tanti anni senza sosta per una volta ci siamo divertite, pazienza ! Ci accontenteremo di poco…
Piena di entusiasmo, stese le sue stoffe colorate sul tavolo e invitò lo straniero a condividere il pasto. Vick accese un gran falò e andò a prender il salame… mentre prendeva il piatto, si lasciò scappare un grido gioioso : i due pezzetti di salame erano diventati un delizioso tacchino. Di colpo i pezzi di pane erano diventati delle galette di saraceno. E infine i biscotti raffermi trasformati in cuore di pan di spezie… Vick e la sua nonna guardarono il loro invitato… ma era uscito nel giardino per tagliare un ramo di abete. La sua lunga barba si aggrovigliava nella sua cintura, il suo bastone altissimo sembrava che volesse toccare il cielo stellato e le sue ginocchia facevano : Krak, Krak…
Allora la nonna esclamò :
E’ Kraki ! Ma che mi frulla nel cervello per non averlo riconosciuto ?!
Quando il mago entrò in casa, depose sul banco un ramo che si mise a crescere finché divenne un albero di Natale pieno di meline d’oro e di statuine di ogni tipo.
Grazie Krako esclamò Vick !
Ma il vecchio rispose :
- Sono io il fortunato e vi ringrazio per l’invito !
In quella notte, si fece nella loro casetta la più gioiosa e la più bella veglia di Natale che non si abbia mai vista in quei dintorni, mentre nel camino ardeva un bel falò!
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