italianoAl Moncenisio, nella giornata di accoglienza di sabato 26 luglio 2008 tra le varie manifestazioni, è risultata molto interessante la presentazione anteprima del libro "La spada sulla roccia" che partendo da una ricerca sulle incisioni rupestri delle valli Cenischia e Moncenisio ipotizza una origine antichissima delle tradizioni popolari odierne. Il gruppo occitano La Mèiro di Luserna San Giovanni ha allietato i partecipanti all'incontro delle due giornate. Si è tenuta invece, nella giornata di domenica 27 luglio 2008 , alla maison franco-italienne, una interessante tavola rotonda sulle lingue minoritarie con partecipanti francesi e italiani, in collaborazione con la sezione francoprovenzale della Chambra d'Oc. La Tavola Rotonda si è tenuta in occasione del 10° Incontro Europeo del Libro , manifestazione creata dall'A.A.S.A.A , Autori Associati della Savoia e dell'Arco Alpino, che permette gli scambi tra autori e lettori e favorisce le relazioni tra le società letterarie. La lingua madre nelle opere degli autori è il tema trattato nella tavola rotonda con le motivazioni che hanno spinto gli autori a scrivere nella loro lingua madre. Dopo il saluto delle autorità, Valter Giuliano, assessore alla Cultura della Provincia di Torino, Jean Pierre Jorcin, sindaco di Lanslebourg, Rivetti Ezio, sindaco di Novalesa, e Mauro Carena, Presidente della Comunità Montana Alta Valle Susa, sono intervenuti gli autori Francis Buffille, presidente dell'A.A.S.A.A. scrittore francese ed organizzatore della manifestazione , Barbara Passerella, direttore editoriale della rivista "LEM Culture e Minoranze in Europa", Franco Bronzat, scrittore occitano e Florent Corradin, scrittore francoprovenzale . Barbara Passerella ha presentato il suo lavoro ed evidenziato la necessità della restituzione degli studi al territorio, la lingua esiste solo se si parla o si vede, quindi indica la necessità di scrivere come bisogno indispensabile per non morire. Franco Bronzat, che come Corradin è poeta e autore di romanzi, ha poi ribadito che la tradizione non è mai morta e che questa identità è sempre stata trasmessa da individuo ad individuo ed afferma che lo scrivere è indispensabile per uscire dalla propria valle. Infine Florant Corradin, con ironia, ammette che scrivere in lingua minoritaria è più facile perché si hanno meno critici, e, presentando il suo ultimo romanzo, afferma la necessità di esprimere per iscritto, proprio per relazionare con una società più complessa, per essere presenti anche su internet ed usufruire di tutte le tecnologie che richiedono un sistema di scrittura. Si è evidenziata, in quest'occasione , l'importanza di esprimere i concetti nella lingua madre non per folklore, ma come elemento sostanziale per trasmettere sensazioni e sentimenti che in un'altra lingua verrebbero meno. Leggere un libro in lingua madre è qualcosa di incredibile ed è proprio la diversità di cultura e della lingua che rende ricco il territorio e ne permette uno sviluppo durevole. Anche la montagna, che trasmette emozioni forti, può ritrovare se stessa, può valorizzarsi attraverso il plurilinguismo. La lingua stessa deve, però, essere visibile per avvicinare alla cultura minoritaria e consentire, ai differenti territori, di recuperare la loro identità , senza perdere la ricchezza delle diversità, non solo attraverso l'oralità, ma anche nelle più svariate espressioni scritte, perché rimangano anche in futuro.
franco-provenzale Au Mounsenì, disondo 26 lulh, l'at ancaminaa la manifestasioun de l'ancountr europeo dou libbre. T' itaa anteresonta la presentasioun dou libbre" La spada su la rocha", que partent da la ricerca su le piere de la Val Senicla è lou Mounsenì, ou fèit de ipotesi su le vielhe originide le poupoulasioun d'inquèi. Lou group oucitan de Louserna, « La Meiro », l' a ralegraa le bué giournaa. L' a tenuse dimengia 27 lulh 2008 a la meisoun franco-italiane dou Mounseni, lou Tavou routound su le lengue minoritarie avei de partecipont fransèe e italion ,an coulabourasiouni avei la sesioun francoprouvensal dla Chambra d'Oc. Lou tavou routound l'at tenuse an oucasioun dou 10° ancountr europeo dou libbre, inna manifstasioun creaa da li Autour Associa dla Savoia e dl'Arc Alpin e lou president i Francis Buffille. La lenga mari din le opere di aoutour i lou tema dl'incountr , le moutivasioun qui l'on pousà li aoutour a éicrire an lenga mari. Apré lou salut dle autouritaa, l' on antervenu li scritour. Lou diretour de la rivista « LEM Culturre e minouronse eouropee », Barbara Passarella l'at asì dit, tra le ooutre chose, que sente eicrire pèr pa mouri. Franco Bronzat, eicritour oucitan, l'at anjouintaa que la tradisioun i pa morta è éicrire vou dire sortre da notre valide. Florent Corradin, eicritour francoprouvensal, ou l'at dit, an rion, que eicrire an lenga minouritaria i facil perquèn a ièt pa tonte critique ma sente far iò avéi li mezzi moderni. Tuit l'on evidensiaa l'ampourtonsa de ecrire an lenga mari pèr fare counèise le sensasioun e li sentiment qui se povoun pà rendre din d'outre lengue. Leire in libbre an lenga mari it straourdinari e propri la diferensa de culturra e de lenga fèit richo in teritori. Onca la mountanha pout valourisese avèi le difense de lengue. Vente, però, qui fuse visibila pèr avisinè a la culturra minoritaria e recuperè l'identitàa din teritori, pa maque avèi la parola, ma onca avèi l'eicriturra, perquèn i restise sempre.
italianoAl Moncenisio, nella giornata di accoglienza di sabato 26 luglio 2008 tra le varie manifestazioni, è risultata molto interessante la presentazione anteprima del libro "La spada sulla roccia" che partendo da una ricerca sulle incisioni rupestri delle valli Cenischia e Moncenisio ipotizza una origine antichissima delle tradizioni popolari odierne. Il gruppo occitano La Mèiro di Luserna San Giovanni ha allietato i partecipanti all'incontro delle due giornate. Si è tenuta invece, nella giornata di domenica 27 luglio 2008 , alla maison franco-italienne, una interessante tavola rotonda sulle lingue minoritarie con partecipanti francesi e italiani, in collaborazione con la sezione francoprovenzale della Chambra d'Oc. La Tavola Rotonda si è tenuta in occasione del 10° Incontro Europeo del Libro , manifestazione creata dall'A.A.S.A.A , Autori Associati della Savoia e dell'Arco Alpino, che permette gli scambi tra autori e lettori e favorisce le relazioni tra le società letterarie. La lingua madre nelle opere degli autori è il tema trattato nella tavola rotonda con le motivazioni che hanno spinto gli autori a scrivere nella loro lingua madre. Dopo il saluto delle autorità, Valter Giuliano, assessore alla Cultura della Provincia di Torino, Jean Pierre Jorcin, sindaco di Lanslebourg, Rivetti Ezio, sindaco di Novalesa, e Mauro Carena, Presidente della Comunità Montana Alta Valle Susa, sono intervenuti gli autori Francis Buffille, presidente dell'A.A.S.A.A. scrittore francese ed organizzatore della manifestazione , Barbara Passerella, direttore editoriale della rivista "LEM Culture e Minoranze in Europa", Franco Bronzat, scrittore occitano e Florent Corradin, scrittore francoprovenzale . Barbara Passerella ha presentato il suo lavoro ed evidenziato la necessità della restituzione degli studi al territorio, la lingua esiste solo se si parla o si vede, quindi indica la necessità di scrivere come bisogno indispensabile per non morire. Franco Bronzat, che come Corradin è poeta e autore di romanzi, ha poi ribadito che la tradizione non è mai morta e che questa identità è sempre stata trasmessa da individuo ad individuo ed afferma che lo scrivere è indispensabile per uscire dalla propria valle. Infine Florant Corradin, con ironia, ammette che scrivere in lingua minoritaria è più facile perché si hanno meno critici, e, presentando il suo ultimo romanzo, afferma la necessità di esprimere per iscritto, proprio per relazionare con una società più complessa, per essere presenti anche su internet ed usufruire di tutte le tecnologie che richiedono un sistema di scrittura. Si è evidenziata, in quest'occasione , l'importanza di esprimere i concetti nella lingua madre non per folklore, ma come elemento sostanziale per trasmettere sensazioni e sentimenti che in un'altra lingua verrebbero meno. Leggere un libro in lingua madre è qualcosa di incredibile ed è proprio la diversità di cultura e della lingua che rende ricco il territorio e ne permette uno sviluppo durevole. Anche la montagna, che trasmette emozioni forti, può ritrovare se stessa, può valorizzarsi attraverso il plurilinguismo. La lingua stessa deve, però, essere visibile per avvicinare alla cultura minoritaria e consentire, ai differenti territori, di recuperare la loro identità , senza perdere la ricchezza delle diversità, non solo attraverso l'oralità, ma anche nelle più svariate espressioni scritte, perché rimangano anche in futuro.
franco-provenzale Au Mounsenì, disondo 26 lulh, l'at ancaminaa la manifestasioun de l'ancountr europeo dou libbre. T' itaa anteresonta la presentasioun dou libbre" La spada su la rocha", que partent da la ricerca su le piere de la Val Senicla è lou Mounsenì, ou fèit de ipotesi su le vielhe originide le poupoulasioun d'inquèi. Lou group oucitan de Louserna, « La Meiro », l' a ralegraa le bué giournaa. L' a tenuse dimengia 27 lulh 2008 a la meisoun franco-italiane dou Mounseni, lou Tavou routound su le lengue minoritarie avei de partecipont fransèe e italion ,an coulabourasiouni avei la sesioun francoprouvensal dla Chambra d'Oc. Lou tavou routound l'at tenuse an oucasioun dou 10° ancountr europeo dou libbre, inna manifstasioun creaa da li Autour Associa dla Savoia e dl'Arc Alpin e lou president i Francis Buffille. La lenga mari din le opere di aoutour i lou tema dl'incountr , le moutivasioun qui l'on pousà li aoutour a éicrire an lenga mari. Apré lou salut dle autouritaa, l' on antervenu li scritour. Lou diretour de la rivista « LEM Culturre e minouronse eouropee », Barbara Passarella l'at asì dit, tra le ooutre chose, que sente eicrire pèr pa mouri. Franco Bronzat, eicritour oucitan, l'at anjouintaa que la tradisioun i pa morta è éicrire vou dire sortre da notre valide. Florent Corradin, eicritour francoprouvensal, ou l'at dit, an rion, que eicrire an lenga minouritaria i facil perquèn a ièt pa tonte critique ma sente far iò avéi li mezzi moderni. Tuit l'on evidensiaa l'ampourtonsa de ecrire an lenga mari pèr fare counèise le sensasioun e li sentiment qui se povoun pà rendre din d'outre lengue. Leire in libbre an lenga mari it straourdinari e propri la diferensa de culturra e de lenga fèit richo in teritori. Onca la mountanha pout valourisese avèi le difense de lengue. Vente, però, qui fuse visibila pèr avisinè a la culturra minoritaria e recuperè l'identitàa din teritori, pa maque avèi la parola, ma onca avèi l'eicriturra, perquèn i restise sempre.
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