Giovanni Bernard (1934) è originario di Bellino, in alta valle Varaita. Lo si può definire un autore molto versatile, in quanto, oltre al romanzo, ha pubblicato numerosi studi sulla toponomastica (si veda ad esempio l'articolo Il grande libro dei toponimi), sul territorio e sulla cultura occitana ( si veda Pourtar la lieio;

La donna vista attraverso i proverbi delle nostre valli) e nel 1996 Lou Saber, un dizionario enciclopedico dell'occitano di Bellino. Ha collaborato con riviste e periodici tra cui Coumboscuro, Valados Usitanos, Lu Bram e Ousitanio Vivo.

Il romanzo, il primo scritto nell'occitano cisalpino, ambientato a Bellino nel periodo della Guerra di Successione Austriaca (1743-1747), racconta la vita di Steve, un giovane che vive difficili rapporti familiari, incerto dinanzi alla prospettiva dell'emigrazione -allora ai primordi- e combattuto tra l'attrazione del nuovo e le abitudini ereditate dai vecchi.

L'opera, è stato detto, ha avuto il grande merito di "far surtir la lengo usitano scricio da lu piciot spaziu che da na vinteno d'an (da curo a tacà a renaisser la cuscienso usitano) la liavo, «en maniero scazi fulkluristico», a la puesio u a la picioto storio"

(per la recensione del libro si veda S bateaes de Steve).

Nel "Tresòr de lenga: corpus testuale" si possono leggere i primi tre capitoli del romanzo sia nella versione del 1989, sia nella versione del 2000: la prima edizione è scritta in una "grafia di tipo mistraliano", la seconda nell'Escolo dóu Po.