italianoIl comune di Roaschia sorge sulla riva destra del Rio Biale, in un vallone laterale del Torrente Gesso. Terra di pastori e contadini, nel 1911 contava duemila abitanti, oggi ne conta poco più di novanta e la maggior parte di essi ha superato i settant’anni. Con Giuseppe Ghibaudo, uno degli ultimi ad abbandonare l'attività di pastore a Roaschia, intraprendo un lungo viaggio alla riscoperta di luoghi e leggende che avvolgono il paese. A nord dell'abitato, all'inizio del Vallone di Fontanafredda, è visibile una grossa risorgenza carsica, detta sorgente Dragonera, da cui sgorga un'impressionante massa d'acqua. Giuseppe mi racconta che quando era ragazzo, gli anziani si raccomandavano di non avvicinarsi alla sorgente perché un prete anni fa aveva bevuto dalla fonte proibita ed era stato punito con la morte, ogni tanto il suo cappello riaffiorava in superficie e i bambini scappavano impauriti. Verità o leggenda, non si sa, ma nessuno però si azzardava ad avvicinarsi. Risalendo il rio Biale, il pastore mi racconta della frazione “Limbo”, un tetto collocato in una depressione a sud ovest del comune. Un nome singolare che trae le sue origini dalla sua posizione geomorfologica: un tempo gli abitanti delle frazioni non possedevano orologi e il tempo veniva scandito dal campanile di Roaschia, chi abitava a tetto Limbo però non udiva il suono delle campane perché situato nella depressione, allora gli abitanti delle borgate vicine gli diedero tale nome perché parevano vivere in un limbo senza tempo. Oggi la borgata è interamente abbandonata.
occitanLa Comuna de Roascha es butaa sus la riba drecha dal riu Beal, dins un valon lateral dal torrent Ges. Tèrra de pastres e de païsans, ental 1911 lo país comptava 2000 abitants, mentre encuei ne compta un pauc mai de novanta, la bòna part di quals sobre lhi setant’ans. Embe Giuseppe Ghibaudo, un di darriers a quitar de far lo pastre a Roascha, entrepreno un lòng viatge a la rescubèrta di luecs e de las legendas qu’envòuson lo país. A nòrd de l’abitat, ente comença lo valon de La Freida, se tròba una sorsa càrsica, sonaa sorgent Dragonera, d’ente giscla un’impressionanta massa d’aiga. Giuseppe me còntia que quora era jove lhi ancias se recomandavon de pas s’avesinar a la sorgent perque fai d’ans un preire avia begut da la font proïbia e era estat punit embe la mòrt, de bòt encara son chapèl tornava aflorar a la superfiç e lhi filhets escapavon espaventats. Veritat o legenda, sabem pas, mas degun s’azarda a s’avesinar. Remontant lo riu Beal, lo pastre me còntia de la ruaa de Teit Limbo, butaaa dedins una fonza a sud-oèst de la Comuna. Un nom singular que ven da sa posicion morfològica: un bòt la gent de las ruaas avia pas de mostras e lo temp venia batut dal cloquier de Roascha; mas a lhi abitants de Teit Limbo arribava pas lo sòn de las clòcas e pr’aquò l’avion sonaa parelh perque semelhavon viure dins un limbo sensa temp. Encuei la ruaa es entierament abandonaa.
[vimeo=http://vimeo.com/17466632] Le storie di Roaschia
Intervista a Giuseppe Ghibaudo su Roaschia
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