Rifreddo
Rifreid
Feudo dei marchesi di Saluzzo, il paese nel 1657 passò al Marchese Havard di Senantes e nel 1703 agli Isnardi del Castello di Caraglio. La storia del paese è significativamente legata a quella del monastero cistercense femminile di Santa Maria della Stella realizzato all'inizio del XIII secolo per volere di Agnese, figlia del marchese di Saluzzo Manfredi II. Il centro religioso ricevette possesso e giurisdizione su Rifreddo e Gambasca e pretese pagamenti di decime dagli altri paesi della vallata; nel corso del XV secolo il convento andò però in decadenza. Del monastero oggi restano poche rovine, mentre meglio conservata è la chiesa, con la navata dalle colonne basse e tozze in mattoni sagomati e i bassi archi a sesto acuto, testimonianza del periodo di transizione dal romanico al gotico. Nei suoi locali restaurati dal 2004 è ospitata la postazione multimediale del Paesaggio storico del Mombracco. Rifreddo è conosciuto anche per le persecuzioni alle streghe e la rivolta dei vitoun. Infatti nel 1495 il paese fu sede di atroci persecuzioni a donne, dette masche, incolpate di eresia: nove furono le donne accusate e verosimilmente uccise. Nel 1797 invece i vitoun, ossia gli abitanti della valle Po, riunitisi a Rifreddo si ribellarono allo sfruttamento dei nobili: 3.5000 uomini provenienti da tutta vallata, sotto la guida del generale Gallo di Revello e del signor Roccavilla di Sanfront marciarono verso Revello; la rivolta venne però sedata ed i capi uccisi o costretti alla fuga.
Rifreddo conserva l’antica parrocchiale di San Nicolao che, ricostruita nel 1700, svela all'interno le linee architettoniche originarie del Quattrocento. Presso San Nicolao viene ancora festeggiato il Calendimaggio o festa dell'albero di maggio, derivante da antichi riti pagani, che annuncia il risveglio della natura. Essa si svolge nei giorni in cui si onora San Luigi, il patrono del paese, e per una vecchissima consuetudine cade la terza domenica di luglio e non nei giorni coincidenti con la ricorrenza, il 21 giugno, poiché in tempo in quella data si era impegnati, come lavoratori stagionali, nella raccolta del grano nelle campagne saluzzesi. Nel capoluogo sorge anche il Palazzo Comunale risalente al XV secolo, con facciata a vela ed un bel porticato ogivale, ora sede del municipio.
Il Santuario della Madonna del Devesio sorge sulla dorsale che divide il territorio di Rifreddo da quello di Sanfront. Secondo la leggenda è in questo luogo che la Madonna apparve ad Agnese, figlia del Marchese di Saluzzo Manfredi II, presentandosi con una stella in fronte ed inducendola così ad erigere il Monastero a Rifreddo. Rifreddo fonda la propria economia su agricoltura e allevamento, e la produzione di tome e tomini come la paglierina di Rifreddo.
Feude di marqués de Saluces, lo paìs ental 1657 passa al Marqués Havard de Senantes e ental 1703 a lhi Isnardi del Chastèl de Caralh. L’istòria del paìs es liaa a n’aquela del monasteri cistercenc feminil de Santa Maria d’l’Estela realizat al principi del XIII secle per voler d’Anhés, filha del marqués de Saluces Manfredi II. Lo centre religiós obten possés e jurisdicion sus Rifred e Gambasca e pretendia pagaments de decimas da lhi autres paìs de la valada; ental XV secle lo convent decad. Del monasteri encuei resta quarque roina, mas mielh conservaa es la gleisa, emè la navada da las colonas bassas e esnhacaas en mons sagomats e lhi bas arcs gòtics, testimoniança de la transicion dal romanic al gòtic. Ent’aquesti locals restaurats despuei lo 2004 es ospitaa la postacion multimediala del Paisatge istòric del Mont Brac. Rifred es conoissut decò per las persecucions a las maschas e la revòlta di vitons. De fach ental 1495 lo paìs ve de violentas persecucions a nòu fremas, retenguas maschas, acusaas d’eresia e probabilment maçaas. Ental 1797 lhi vitons, lhi abitants de la val Pò, se retròbon a Rifred e se rebelon a l’esfruchament da part di nòbles: 3.5000 òmes de tota la valada comandats dal general Gallo de Revel e dal senhor Roccavilla de Sanfront marchon vers Revel; mas la revòlta ven controlaa e lhi caps maçats o obligats a s’escapar.
Rifred garda l’antica parroquiala de Sant Nicolau que, arfacha ental 1700, dedins a gardat l’estructura arquitectònica originaria del Quatre Cents. Dapè Sant Nicolau se fai lo Calendimaggio o festa de l'arbol del mai, qu’arsòna antics rites pagans, e anoncia lo renaisser de la natura. Se passa en lhi jorns de la festa de Sant Lòìs, lo patròn del paìs, e per una antica costuma tomba la terça diamenja de lulh e e ren lo 21 de junh, perquè ent’aquel jorn tuchi eron empenhats en campanha e a talhar lo gran en las campanhas de Saluces. Ental cap luòc se tròba decò lo Palais Comunal del XV secle, emè façada a vela e un bel pòrtic augival, encuei municipi.
Lo Santuari de la Madòna del Devès se tròba s’la dorsala que divid lo territòri de Rifred da n’aquel de Sanfront. Per la legenda la Madòna seria pareissua aicì a Anhés, filha del Marqués de Saluces Manfredi II, presentant-se emè un’estela s’la front e inspirant-lhi la realizacion del Monasteri a Rifred. Rifred fonda la sia economia sus agricoltura e enlevament, e la produccion de tomas e tomins coma la palherina de Rifred.

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