Nel 1978 Costanzo Martini fonda a Boves l'associazione culturale Primalpe, che darà vita nell'anno successivo alla rivista omonima; essa si occupa, come recita il sottotitolo, di "cultura e tradizioni popolari" del cuneese.
La rivista dà voce "a quanti hanno qualcosa da dire sulla propria terra in semplicità e desiderio d'esser compresi, a quanti ancora sanno ascoltare «masche» e «servant»", in contrapposizione ai "nostalgici parrucconi della cultura popolare", ai "dotti concorsi" e alla "presunzione accademica".
Nell'editoriale del N.2, Costanzo Martini spiega, con tono polemico, la prospettiva "popolare" entro cui si colloca la rivista:
I nostalgici parrucconi della cultura popolare stanno finalmente venendo allo scoperto, dopo esser per anni vissuti indisturbati, facendo credere di succhiare le ultime, fresche linfe della nostra cultura. (...) No, di «cultura popolare» continuavano ad aver piena la bocca e le roteanti penne. Ma non appena si presentavano ai loro dotti concorsi (e quanti, ed inutili ne hanno banditi) il giovane, od il pensionato con la poesia o il racconto scritto, forse a fatica, nella lingua ogni giorno parlata, vuoi in piemontese o in patois, questi signori, calzata la parrucca, saliti sull'altissimo scranno, iniziavano a pontificare. E quante belle, farcite di accenti tonici, dieresi ed apostrofi, ci hanno raccontato. (...) Ora il trucco lo abbiamo scoperto. Dietro lel loro valanghe di curiosissimi scarabocci regna molte volte il vuoto più assoluto, la presunzione accademica, rafforzata talvolta da una sfilza di diplomi conquistati in altre consimili accademie.
Hanno impedito a molti di esprimersi, tacciandoli di ignoranti ed improvvisatori. (...)
Ma di «cultura popolare» no si impastino più la raffinata bocca. Noi continueremo a credere a quanti hanno qualcosa da dire sulla propria terra in semplicità e desiderio d'esser compresi, a quanti ancora sanno ascoltare «masche» e «servant». Preferiremo sempre le espressioni genuine, anche se rese in forma non standardizzata, ai maniaci delle «corrette grafie» il cui unico scopo è l'incensamento della propria, dichiarata, scientificità di espressione. (1)
Sulla rivista sono pubblicati testi scritti in italiano, piemontese e, rari, in occitano.
A partire dal 1979 "Primalpe" indice il "Concorso di Poesia e Letteratura Popolare 'L tò Almanach", aperto a "tutti gli autori n lingua italiana, piemontese e occitana e nelle parlate locali di qualunque zona del Piemonte". Gli scritti inviati ai concorsi, indetti annualmente, saranno pubblicati su 'Ltò Almanach.
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