Il vento questa sera
non si mescola più
nei bicchieri,
i papaveri rossi,
leggeri come il tuo sonno
affaticato dal viaggio,
tu purificavi, misera,
sospesa sugli steli
e i tuoi occhi ancora abbagliati
dal mostro
uscito dalle paludi
del Rodano, piangevano
al partire.
Il nome di tanti fiori
che attecchiscono sulla terra
li ho imparati dalla tua lingua
avvolta di mistero
quando la luna s'impaluda
come bimbo che affoga.
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