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“Giors Boneto – pittore di Paisana”: un pittore itinerante delle valli cuneesi tra 1700 e 1800

“Giors Boneto – pittore di Paisana”: un pintre itinerant des Valadas de Coni entre 1700 e 1800

I percorsi dell’arte popolare in val Po
di Stefano Beccio (per l’Istituto Superiore di Cultura Alpina)

“Giors Boneto – pittore di Paisana”: un pittore itinerante delle valli cuneesi tra 1700 e 1800
italiano

In un momento storico in cui il tema preminente del dibattito politico e culturale è quello dell’economia mondiale e dei disastri di una crisi finanziaria nata dalle speculazioni di un mondo globalizzato sembra difficile orientare l’attenzione dei lettori verso la riscoperta e la valorizzazione dei patrimoni artistici e culturali che pare abbiano limitate possibilità di interessare l’opinione pubblica avvinta dalle notizie di disastri finanziari, guerre etniche, emigrazioni bibliche.

Pare non esserci più spazio ed attenzione per gli avvenimenti e la cultura locale; il sapere, soprattutto del mondo rurale e alpino, pare diventare una eredità senza valore di fronte a interessi altri e a media disattenti spinti a raccontare il sensazionale piuttosto che la vita reale che la gente vive ogni giorno, con i piccoli miracoli di umanità e di bellezza che ancora sopravvivono.

E’ questa ricerca del bello e del significato profondo dell’esistenza che si può trovare anche nell’arte cosiddetta minore e popolare che in questi anni ha spinto molti ricercatori a svolgere approfonditi studi sulle numerose presenze di arte devozionale nelle valli cuneesi premiati a volte da nuovi, insperati ritrovamenti. Gianni Aimar, Don Luigi Destre, Dante Barbero, Almerino De Angelis, Costanzo Lorenzati, Luigi Massimo, Sergio Ottonelli, Marco Piccat sono stati solo alcuni degli attenti studiosi di un fenomeno artistico diffuso che ha interessato la totalità dell’area geografica delle valli cuneesi, ricomponendo una storia mai interrotta che dal Medioevo arriva ai giorni nostri.

Ricercatori di una Storia che, pur essendo definita locale, si inserisce a pieno titolo e con autorevolezza nell’ambito di quel complesso tessuto che compone la storia delle valli cuneesi e in generale del nostro Paese. Come non citare per la valle Po Giorgio Di Francesco, Tiziano Vindemmio, Claudio Midulla, Gianni Allisio e le tante associazioni culturali che compongono un grande affresco di interessi e ricerche: un diffuso lavoro che i molti esperti locali e abitanti del territorio hanno svolto e che potrebbero continuare a svolgere nell’ambito di una rinnovata attenzione delle istituzioni alla storia socio-economica, all’ambiente e al paesaggio, alle tradizioni culturali e all’arte popolare del mondo alpino.

In questi giorni è stato edito da Fusta Editore un nuovo volume dal titolo:

Giors Boneto – pittore di Paisana

Un pittore itinerante delle valli cuneesi tra 1700 e 1800

Giors Boneto, nato a Paesana nella zona di Pratogugliemo nel 1746, fu una straordinaria figura di pittore itinerante capace di rappresentare con la semplicità dell’autodidatta i temi religiosi legati alla fervida devozione popolare delle popolazioni rurali alpine tra il 1700 e il 1800. Questo artista ha prodotto un grande numero di opere, frutto del suo immenso lavoro, in quasi tutte le valli del cuneese: alternativa creativa alla difficile vita delle genti alpine dell’epoca.

Per la sola valle Po sono stati catalogati 94 dipinti a lui attribuibili, ma questo numero potrebbe ancora aumentare, non si può escludere infatti che ulteriori ricerche, in qualche lontana borgata non ancora esplorata, facciano affiorare dalla nebbia dei due secoli che ci separano dai suoi tempi delle nuove, delicate Mistà. Molti suoi dipinti sono andati persi ma rivalutare la figura di questo pittore, attraverso i restauri e la sua riscoperta, rendendo ancora fruibile la sua opera, è utile per approfondire la storia della montagna cuneese nei decenni a cavallo della Rivoluzione francese.

La guida illustra, in un percorso di riscoperta dell’arte popolare, le opere realizzate nelle valli Po, Bronda e Infernotto ed è un invito a percorrere antiche vie in un viaggio della memoria sorprendente. Probabilmente esistono ancora nascosti in qualche lontana borgata o nell’interno di qualche casa rurale dei dipinti che ad oggi non abbiamo ancora ritrovato. È un invito a continuare questa ricerca e saremmo lieti di avere nuove sorprese con la scoperta di altri dipinti di Boneto.

Questa ricerca è il risultato di un lungo censimento e la testimonianza aggiornata di una presenza ancora viva di questi segni di devozione popolare appartenenti all’opera di Giors Boneto, che si affianca al grande lavoro svolto da Gianni Aimar e sua moglie Carla Re sull’arte devozionale dell’alta valle Po realizzato con l’inestimabile contributo di don Luigi Destre.

Il volume nasce dall’assidua attività di ricerca di Stefano Beccio e Costanzo Lorenzati che in collaborazione con l’Istituto Superiore di Cultura Alpina di Ostana e di Fusta Editore hanno fortemente voluto pubblicare questo catalogo/guida dei dipinti conosciuti e realizzati da Giors Boneto nelle valli Po, Bronda e Infernotto e rappresenta la sintesi di una catalogazione durata molti anni condotta in collaborazione tra gli autori e la Regione Piemonte che ha favorito, grazie all’appassionata collaborazione di attenti funzionari come Diego Mondo, il censimento e la schedatura della maggior parte delle opere esistenti in valle. Si è così delineata una guida aggiornata per un percorso di visita puntuale, secondo una scansione geografica che, partendo dai comuni più montani, ci accompagna fino alle opere realizzate in pianura: uno strumento di conoscenza e tutela dei beni artistici per le istituzioni ed i privati che vorranno adottare una politica attiva di conservazione dei beni.

Alla soddisfazione di nuovi ritrovamenti, ancora avvenuti in questi ultimi mesi, si accompagna la consapevolezza della scomparsa di alcuni dipinti per ristrutturazioni edili o semplicemente per il naturale trascorrere del tempo per edifici così antichi, troppo spesso abbandonati e privati di una manutenzione anche minima. L’Istituto Superiore di Cultura Alpina in questi anni, oltre alla documentazione, ha svolto una sistematica attività di restauro di alcuni dipinti (4 dipinti murali e un pilone realizzati da Giors Boneto ed il restauro di un dipinto molto più antico attribuibile alla scuola di Hans Clemer nel comune di Paesana), con il fondamentale aiuto economico della Fondazione CRT e della Fondazione CRC e in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Piemonte, con l’intento di ispirare, sulla scorta anche delle raccomandazioni accorate di tanti esperti, l’avvio di un’attività più generalizzata e diffusa di restauro e valorizzazione di queste opere e, in generale, del grande patrimonio artistico presente caratterizzato anche da artisti più famosi e raffinati del nostro umile e misterioso pittore itinerante.

Questo volume vuole rappresentare il sincero ringraziamento a tutti i ricercatori, gli amici, gli abitanti che hanno accompagnato l’Istituto Superiore di Cultura Alpina in modo corale in questa lunga avventura, soprattutto alla preziosa competenza di Elena Pianea, alla sensibilità di Pierfranco Rubiolo, Erica Mustazzu e di Costanzo Lorenzati, l’esperto che ci ha sempre guidati con le sue puntuali analisi e riscoperte dei luoghi, dei significati, della storia che ogni dipinto riemerso dal tempo ci racconta; a Stefano Beccio che ha svolto il prezioso lavoro di documentazione fotografica e di allestimento grafico dell’opera, a Rosina Peiretti attiva coordinatrice e puntuale public-relation con i tanti abitanti della valle proprietari e custodi dei dipinti e infine al prof. Angelo Schwarz che ha contribuito con la sua conoscenza, con l’umanità e l’esperienza di una vita trascorsa nel mondo accademico e dedicata in modo appassionato all’insegnamento, a suggerire infiniti consigli per orientare con competente discrezione l’attività dell’Istituto Superiore di Cultura Alpina.

La ricerca continua: Giors Bonetto è diventato, quasi inconsciamente, una figura familiare, ancora vivo e presente come un amico da seguire nel suo percorso esistenziale di artista semplice, delicato, popolare che appartiene ancora all’immaginario collettivo degli abitanti di queste valli. I suoi dipinti donano ancora un po’ di vita e calore alle antiche borgate abbandonate e contribuiscono, con la loro presenza, a rendere riconoscibili e familiari case e villaggi evidenziando l’anima vera dei luoghi e la memoria di un popolo alpino che attraverso quei dipinti ci parla della nostra Storia comune.

Il volume in formato tascabile (di 304 pagine – costo 20,00 €) è tradotto in quattro lingue ed è dotato di una carta geografica delle Valli Po, Bronda e Infernotto dove sono indicate le localizzazioni dei dipinti e delle borgate; uno strumento utile per la pianificazione delle visite, capace di soddisfare le esigenze del turismo religioso e culturale anche in vista dei grandi appuntamenti internazionali prossimi che prevedono un considerevole numero di presenze orientate alle valli del Monviso: questa guida catalogo offre un motivo in più per fruire di questo straordinario territorio.

occitan

Dins un moment istòric ente lo tèma preminent dal debat polític e cultural es aquel de l'economia mondiala e de desastres d'una crisi financiària naissua da las especulacions d'un mond globalizat, pareis de mal far orientar l'atencion di lectors vèrs la redescubèrta e la valorizacion di patrimònis artístics e culturals, que pareis arriben pas gaire a interessar l'opinion pública, pilhaa da las notícias sus lhi desastres financiaris, las guèrras ètnicas, las gròssas emigracions.

Pareis que lhi aie pus d'espaci e d'atencion per lhi eveniments e la cultura locala; lo saber, sustot dins lo mond rural e alpin, semelha devenir un eretatge sensa valor derant a d'autres interès e a de media desatents, possats a contiar lo sensacional mai que la vita reala de la gent, embe lhi pichòts miracles d'umanitat e de beltat qu'encara sobrevivon.

Es aquesta recèrcha dal bèl e dal significat profond de l'existéncia que se pòl trobar tanben dins l'art dicha “minor” e “populara” que dins aquesti ans a possat ben de recerchaires a far d'estudis aprofondits sus las nombrosas presenças d'art devocionala dins las valadas de Coni premiats de bòts da de nòus, insperats retrobaments. Gianni Aimar, Don Luigi Destre, Dante Barbero, Almerino De Angelis, Costanzo Lorenzati, Luigi Massimo, Sergio Ottonelli, Marco Piccat son estats masque qualqu'uns di estudiós atents d'un fenomèn qu'a interessat totas las valadas de Coni, en recompausant un'istòria jamai interrompua que despuei l'Atge Mesan arriba a nòstri jorns.

Recerchaires d'una Istòria que, bèla se definia locala, s'inserís a plen title e d'autoritat dedins aquel teissut complèx que compausa l'istòria des valadas de Coni e en general de nòstre país. Coma ren citar per la Val Pò Giorgio di Francesco, Tiziano Vindemmio, Claudio Midulla, Gianni Allisio e las tantas associacions culturalas que compauson un grand afrèsc d'interès e de recèrchas: un trabalh difús que lhi tanti expèrts locals e lhi abitants dal territòri an menat e que polerion continuar menar embe una renovaa atencion des institucions a l'estòria sòcio-econòmica, a l'ambient e al païsatge, a las tradicions culturalas e a l'art populara dal mond alpin.

En aquesti jorns es estat editat da Fusta Editore un nòu volum dal títol:

Giors Boneto – pittore di Paisana

Un pittore itinerante delle valli cuneesi tra 1700 e 1800

Giors Boneto, naissut a Paisana per lhi cants de Prat Gulhèlm ental 1746, es estat un'extraordinària figura de pintre itinerant capable de representar embe la simplicitat de l'auto-didacta lhi tèmas religiós liats a la fòrta devocion populara des populacions alpinas entre lo 1700 e lo 1800. Aqueste artista a produch un baron d'òbras, fruch de son trabalh immens, dins esquasi totas las valadas de Coni: un'alternativa creativa a la dura vita de la gent.

Masque en Val Pò son estats catalogaas 94 pinturas que pòlon èsser atribuïas a el, mas lo numre poleria aumentar. En efèct se pòl pas excluire que d'ulterioras recèrchas dins qualque ruaa pas encara exploraa facen aflorar da la nèbla di dui sècles que nos separon da el de nòvas, delicadas Mistà. Ben de sas pinturas son anaas perduas, mas revalutar la figura d'aqueste pintre, a travèrs lhi restaures e sa redescubèrta en lo fasent tornar veire, es ùtil per aprofondir un'istòria de la montanha de Coni dins lhi decènnis a caval de la Revolucion francesa.

La guida illustra, dins un percors de redescubèrta de l'art populara, las òbras realizaas en val Pò, Bronda e Infernòt e es un envit a percórrer lhi vielhs chamins d'un viatge de la memòria sorprenent. Benlèu que lhi a encara, estremats dins qualque luenha ruaas o dedins qualque granja de pinturas qu'avem pas encà retrobaas. Es un envit a continuar aquesta recèrcha e serèm aürós d'aver d'autras sorpresas embe la descubèrta d'autras pinturas de Boneto.

Aquesta recèrcha es lo resultat d'un lòng censiment e la testimoniança ajornaa d'una presença encara viva d'aquesti senhs de devocion populara apartenents a l'òbra de Giors Boneto, que s'arramba al gròs trabalh fach da Gianni Aimar e sa frema Carla Re sus l'art devocionala de l'auta Val Pò realizat embe l'inestimable contribut de don Luigi Destre.

Lo volum nais dal constant trabalh de Stefano Beccio e Costanzo Lorenzati, que en collaboracion embe l'Istituto Superiore di Cultura Alpina de Ostana e de Fusta Editore an fortement volgut publicar aqueste catàlog/guida des pinturas conoissuas e realizaas da Giors Boneto en Val Pò, Bronda e Infernòt e representa la síntesi d'una catalogacion duraa un baron d'ans menaa en collaboracion entre lhi autors e la Region Piemont que a favorit, gràcias a la collaboracion apassionaa de foncionaris atents coma Diego Mondo, lo censiment e l'esquedadura de la major part des òbras existentas en valada. Com aquò s'es delineaa una guida ajornaa per un percors de vísita pontual, second un'escansion geogràfica que, en partent da las comunas mai autas, nos acompanha fins a las òbras realizaas dins la plana: un enstrument de conoissença e de tutèla di bens artístics per las institucions e lhi privats que volerèn adoptar una política activa de conservacion di bens.

A la satisfaccion de nòus retrobaments, encara avenguts ent'aquesti darriers mes, s'acompanha la consciença de la desparicion d'unas òbras per de restructuracions d’edificis, o simplament per l'accion dal temp, qu'a gastat aquilhi edificis antics, tròp sovent abandonats e laissats de cadança. L'Istituto Superiore di Cultura Alpina en aquesti ans, en mai de la documentacion, a menat una sistemàtica activitat de restauracion de qualquas pinturas (quatre pinturas muralas e un pilon realizats da Giors Boneto e la restauracion d'una pintura ben mai anciana atribuïbla a l'escòla de Hans Clemer dins la comuna de Paisana), embe lo fondamental ajut econòmic de la fondacion CRT e de la fondacion CRC e en collaboracion embe la Sovrintendença per lo Patrimòni Istòric, Artístic e Demoantropològic dal Piemont, dins la mira d'inspirar, decò sus la fe des recomandacions acoraas de tanti expèrts, lo començament d'una activitat mai generalizaa e difondua de restauracion e valorizacion d'aquestas òbras e, en general, dal grand partimòni artístic present, caracterizat bèla da d'artistas mai famós e rafinats de nòstre úmil e misteriós pintre itinerant.

Aqueste volum vòl representar lo sincèr rengraciament a tuchi lhi recerchaires, lhi amís, lhi abitants que an acompanhat l'Istituto Superiore di Cultura Alpina d'un biais coral dins aquesta lònja aventura, sobretot a la preciosa competença de Elena Pianea, a la sensibilitat de Pierfranco Rubiolo, Erica Mustazzu e de Costanzo Lorenzati, l'expèrt que nos a sempre menats embe sas anàlisis pontualas e las redescubèrtas di luecs, di sinhificats, de l'istòria que chasque pintura re-salhia dal temp nos còntia; a Stefano Beccio, qu'a menat lo preciós trabalh de documentacion fotogràfica e d'alestiment gràfic de l'òbra, a Rosina Peiretti, activa coordinatritz e pontuala public-relation embe lhi tanti abitants de la valada proprietaris e gardians des pinturas, e enfin al prof. Angelo Schwarz, que a contribuït embe sa conoissença, l'umanitat e l'experiença d'una vita passaa ental mond acadèmic e dediaa en maniera apassionaa a l'ensenhament, a suggerir de conselhs infinits per orientar embe competenta discrecion l'activitat de l'Istituto Superiore di Cultura Alpina .

La recèrcha contínua: Giors Boneto es devengut, enquasi inconsciament, una figura familiara, ancara viva e presenta coma un amís da seguir dins son chamin existencial simple, delicat, popular qu'aparten encara a l'imaginari collectiu de lhi abitants d'aquestas valadas. Sas pintura donon encara un pauc de vita e de chalor a las vielhas ruaas abandonaas e contribuïsson, embe lor presença, a rénder reconoissiblas e familiaras las maisons e lhi vilatges en fasent ressortir l'anma vera di luecs e la memòria d'un pòple alpin que a travèrs aquelas pinturas nos parla de nòstra istòria comuna.

Lo volum en format de pòcha (304 pàginas – cost 20,00 €) es revirat en quatre lengas e es dotat d'una carta geogràfica des valadas Pò, Bronda e Infernòt, ente son indicaas las localizacions de las pinturas e de las ruaas; un enstrument útil per la planificacion de las vísitas, capable de satisfar las exigenças dal torisme religiós e cultural bèla en vista di grands apontaments internacional a venir que preveon un considerable numre de presenças orientaas a las valadas dal Vísol: aquesta guida-catàlog ofrís un motiu de mai per profitar d'aqueste territòri extraordinari.