Questa è stata una delle tante domande su cui ho riflettuto mentre andavo a Ostana nell'estate del 2016 per ricevere il mio "Premio Speciale" assegnato per il mio lavoro di diffesa della lingua Yorùbá. Quella volta, appena quattro anni dopo il mio ritorno in Nigeria dopo alcuni anni all'estero per il mio Master, e solo un anno dopo aver fondato YorubaName.com, è stato emozionante e pieno dei soliti dubbi. In quel momento stavo anche lavorando per Google, guidando un progetto che sarebbe stato infine rilasciato nel 2019 come Assistente vocale inglese nigeriano. Come si fa a meritare veramente un premio?
Sono stato nominato per il Premio Ostana a causa di un attivismo particolare che ho liderato, il #TweetYoruba Project, una campagna basata su Twitter che ha riunito centinaia di relatori Yorùbá da tutto il mondo per fare pressione sull’azienda Twitter per consentire l’esistenza della piattaforma in Yorùbá, in maniera che gli utenti che non parlano inglese (o scelgono di non farlo) possano comunque utilizzare la piattaforma. Quella campagna è iniziata nel 2012 ed è continuata fino al 2014, quando Twitter ha rammentato di aver aperto il portale di traduzione per Yorùbá e che l’app esisteva in molte lingue africane e minorizzate.
Le persone a Ostana erano gentili e accoglienti. Ero venuto con mia moglie, e ci siamo trovati benissimo in paese, passeggiando su e giù per la collina, e godendoci una bellissima vista del Monviso spesso coperto dalla foschia. Ma nonostante il buon cibo, le belle conversazioni e l’aria festosa, continuavo a pormi la domanda, quasi chiedendomi se questa mia piccola campagna avesse meritato tutta questa ricompensa. Dopotutto, nel 2016, quando si stava svolgendo il festival, Twitter non aveva ancora lanciato la piattaforma Yorùbá. Tutto ciò che avevamo era una promessa e una speranza.
Alcuni anni dopo, Twitter ha cancellato completamente l'intera impresa di traduzione, non solo per il Yorùbá, ma per tutte le lingue che ci avevano prommesso nel 2014. Non hanno detto perché e non hanno mai risposto alle nostre domande. Per un po' ne sono stato depresso. Per fortuna, a quel punto mi ero occupato di una serie di altri progetti personali e professionali che fornivano soddisfazioni oltre la promessa che non è mai arrivata. Il nostro dizionario YorubaName.com è cresciuto, ed è stata lanciata la voce inglese nigeriana. Ho pubblicato un libro di poesie, e poi di traduzioni. Ho vinto una borsa di studio.
Comunque… avevo ragione ad essere preoccupato, nel 2016, che anche se il mio entusiasmo linguistico ha mantenuto un fuoco che non sarebbe stato spento da una battuta d’arresto momentanea, il progetto #TweetYoruba non era abbastanza importante da avermi meritato la scultura in vetro di Silvio Vigliaturo, che ora occupa un posto molto speciale nel mio cuore e nella nostra casa?
Guardando indietro ora, penso che fosse una preoccupazione sbagliata. Una comprensione più attenta della missione del Premio Ostana, della gente della Chambra d’Òc e del loro appassionato lavoro annuale di riunire tutti in una celebrazione dell’unione, dell’armonia e dell’amore per la lingua mi mostra, ora, che sapevano cosa stavano facendo quando mi hanno chiamato. Hanno visto ciò che probabilmente io non avevo visto in quel momento, ovvero che la passione è un bagliore di luce. Anche quando è oscurato da una dozzina di oggetti solidi, il bagliore trova la sua via d’uscita come luce o come calore, come fuoco ardente. Cose che non mi erano state chiare in quel momento erano chiare ad altri che mi ritenevano degno della fiducia di quel Premio. La loro fiducia mi ha spinto e ha continuato a sostenermi da allora.
Li ringrazio oggi per quella fiducia e da allora ho lavorato ogni giorno per guadagnarmela.
Ma poi di nuovo, come si merita un premio? Rimanendo saldi nella propria passione. Nel mio caso, per le lingue, per la letteratura, per le arti, per facilitare l’accesso agli altri alla lingua, per curiosità e per aprire nuove basi su cui la posterità possa costruire qualcosa di ancora più significativo, qualcosa di più duraturo e qualcosa in grado di avvicinare le persone.
Così oggi, ogni volta che mi ritrovo in quello spazio di creatività circondato dagli strumenti del linguaggio, sento un legame con lo spirito di 'partatge' e della 'convivencia' per cui Ostana è conosciuta e per la quale il mio corpo e la mia anima bramano per rivivere ogni tanto, e, spero profondamente, quando ci rivedremo.
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