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Nòvas n.204 Decembre 2020

Diario di viaggio: una residenza sulle lingue fra vulcani

Jornal de viatge: una residéncia sus las lengas entre volcans

di Marion Miret

italiano

Diario di viaggio: una residenza sulle lingue fra vulcani

Quanto è difficile fare un riassunto della Residència Faberllull sobre drets lingüístics! Lasciatemi spiegarvi cos’è Faberllull e come è stata la mia esperienza, che vi voglio trasmettere attraverso un piccolo diario di viaggio.

Faberllull è un centro di residenze di scienze, arti e umanità che appartiene a l’Institut Ramon Llull e ha la sua sede nella piccola città di Olot, in provincia di Girona, Catalogna, circondati da natura e vulcani.

Insieme a Andrea Fantino e Flavio Giacchero, siamo stati scelti per passare la prima settimana di novembre 2020 a investigare sui diritti linguistici e svolgere un piccolo progetto alla nostra scelta. La pandemia non ha permesso di viaggiare a Andrea e a Flavio, e io Mariona ho potuto partecipare poichè abito a due ore di Olot in Catalogna.

I partecipanti dovevano essere in 18, ma per le restrizioni di viaggio la maggioranza di loro hanno partecipato in modalità di residenza online. Ogni giorno ci colleghavamo alle 16 su Zoom e le persone presentavano il loro progetto, uno allà volta. C’erano persone di profili molto diversi! Ricercatori, sociolinguistici, traduttori, cineasti, attori...

Apparte il lavoro individuale, quello più interessante dell’esperienza Faberllull è la interazione con gli altri residenti. A Olot ho potuto condividere il mio periodo di lavoro con Maite Puigdevall, sociolinguista e professoressa della Universitat Oberta de Catalunya (UOC) e Macarena Dehnhardt, studentessa cilena di dottorato nella Universitat Autònoma de Barcelona (UAB).

La bella atmosfera creata nelle nostre chiaccherate infinite sulle nostre lingue e come viviamo il nostro mestiere ho deciso di catturarla in video, e ho registrato un’intervista in forma di conversazione sociolinguistica, che publicheremo durante il 2021. L’intervista permette di capire l’essenza dei diritti linguistici in discipline e lingue diverse dall’occitano e il francoprovenzale.

Maite Puigdevall svolge la sua ricerca sui nuovi parlanti di catalano nel campo della identità e il comportamento: studia come i migrati arrivati in Catalogna che iniziano progetti di famiglia, di lavoro e di vita si appropriano della nuova lingua e quali sono i cambiamenti nella sua vita/aspirazioni nell’acquisire il catalano. Macarena Dehnhardt studia il fenomeno della immigrazione asiatica in Cile dal punto di vista della traduzione e interpretazione, concretamente come gli haitiani arrivati possono integrarsi e communicare nel settore della salute quando non parlano spagnolo, e come la traduzione e interpretazione nel settore pubblico possono permetterli di avere accesso a diritti basici come la salute, l’educazione, la giustizia, etc.

Faberllull è una residenza interessata non solo ad aiutare le persone a arrichire i loro progetti in un’atmosfera collaborativa, ma anche a creare un impatto sul territorio. Ci hanno chiesto di organizzare delle attività che possano creare dibatito in Catalogna sulle lingue, e abbiamo scelto di organizzare due riunioni di lavoro online con degli esperti in lingua occitana.

La prima riunione ci ha permesso di capire la situazione legale dell’occitano e la situazione educativa nei tre paesi dov’è parlato: Spagna, Francia e Italia. La seconda si è focalizzata su progetti, iniziative pubbliche e private per preservare la lingua occitana in Catalogna e in Piemonte.

Gli incontri sono stati un’occasione per celebrare i proficui legami creati fra Catalogna e les Valadas attraverso il CIEMEN e il CAOC, per spiegare il lavoro di codificazione della variante alpina dell’occitano de les Valades e per fare conoscere il lavoro attuale della Chambra per internazzionalizzare le lingue autoctone e indigeni e valorizzare la diversità linguistica in Europa e nel mondo.

Inoltre, la riunioni hanno permesso di aggiornare dati sociolinguistici che appuntano alcune tendenze positive e progetti che lavorano su una maggiore presenza e prestigio dell’Occitano in tutti i territori in cui si parla la lingua. Infine, gli esperti sono stati d’accordo sulla direzione che deve prendere l’occitano: le leggi non sono quello più importante per il futuro della lingua. “Si deve assicurare la presenza nei mezzi tecnologici, chiavi per avere la nozione di prestigio, o non sarà più presente nel mondo”, sottolineava Aureli Argemí.

L’ultimo giorno di residenza abbiamo avuto l’opportunità di illustrare il lavoro attuale che facciamo nella Chambra d’Òc attraverso una presentazione, in cui hanno partecipato a parte di me stessa, Flavio Giacchero e Fredo Valla. Flavio ha parlato del ruolo della musica e la ricerca come elementi nella promozione e protezioni delle lingue, e Fredo ha presentato il suo grande progetto “Bogre. La grande eresia europea”, film documentario sul catarismo.

Ci siamo meritate un po’ di pausa! Quando è uscito il sole -piove molto nella zona vulcanica della Garrotxa- abbiamo fatto delle caminate sul Montsacopa, il vulcano che c’è in mezzo a la città di Olot, e nella Fageda d’en Jordà. Abbiamo anche visitato due villaggi incantevoli, Santa Pau e Castellfollit de la Roca.

Ho quasi finito il mio diario di viaggio sulla residenza, ed ho un sorriso stampato in faccia: in mezzo a tempi “pandemici” surrealisti, risiedere su un paesaggio rigoglioso e selvatico di vulcani, scambiando impressioni e conoscenze su altre realtà e lingue del pianeta è stata un’esperienza molto bella e difficile da dimenticare.

Quello che mi porto via da Faberllull è l’ispirazione: la scintilla che gli altri residenti hanno acceso in me con i loro progetti. Ognuno di loro è speciale, e questo fatto è la dimostrazione della grande attenzione e cura che dedica il personale di Faberllull (Pepa e Gavina) nella selezione di persone per creare una vera sinergia.

Fortunatamente, avremo l’opportunità di ripetere questa esperienza nel 2021, e sarà tutto un’ altro viaggio. Faberllull 2.0., aspettaci, arriviamo!

occitan

Quant es malaisit far un resum de la Residéncia Faberllull sus dreches lingüistics! Daissatz-me vos explicar qué es Faberllull e cosí es estada la miá experiéncia, que vos vòli transmetre a travèrs d'un pichon jornal de viatge.

Faberllull es un centre de residéncias de sciéncias, arts e umanitats qu'aperten a l'Institut Ramon Llull e a la siá sedença dins la pichona vila d'Olot, dins la província de Girona, en Catalonha, environats per natura e volcans.

Amassa amb Andrea Fantino e Flavio Giacchero, sèm estats escuelhuts per passar la primièra setmana de novembre de 2020 a recercar suls dreches lingüistics e menar a tèrme un pichon projècte a la nòstra causida. La pandèmia a pas permés viatjar a Andrea e a Flavio, e ieu Mariona ai pogut participar perque demòri en doas oras d'Olot, en Catalonha.

Los participants devián èsser 18, mas per las restriccions de viatge la majoritat d'eles an participat a la modalitat de residéncia en linha. Cada jorn mos conectàvem a 16 oras sus Zoom e las personas presentavan lo sieu projècte, un a un. I aviá de personas de perfils fòrça divèrsi! Investigadors, sociolingüistes, traductors, cineastas, actors...

En mai de lo trabalh individual, aquò mai interessant de l'experiéncia Faberllull es l'interaccion amb las autras residentas. A Olot ai pogut partejar lo mieu periòde de trabalh amb Maite Puigdevall, sociolingüista e professora de l'Universitat Dubèrta de Catalonha (UOC) e Macarena Dehnhardt, estudiant chilenca de doctorat a l'Universitat Autonòma de Barcelona (UAB).

La polida atmosfèra creada en las charradas infinidas sus las nòstras lengas e coma vivèm lo nòstre mestièr ai volgut lo capturar en vidèo, e ai enregistrat una entrevista en forma de convèrsa sociolingüistica, que publicaram pendent 2021. L'entrevista permet comprene l'esséncia dels dreches lingüistics en disciplinas e lengas desparièras de l'occitan e lo francoprovençal.

Maite Puigdevall mena a tèrme la siá recèrca suls nòus parlants de catalan en lo camp de l'identitat e lo comportament: estúdia coma los migrants arribats a Catalonha que començan de projèctes de familha, de trabalh e de vida s'apròprian de la nòva lenga e quines son los cambiaments en la siá vida/aspiracions en l'aquerir lo catalan. Macarena Dehnhardt estúdia lo fenomèn de l'immigracion asiatica a Chile del punt d'enguarda de la traduccion e interpretacion, concrètament coma los haitians arribats pòdon s'integrar e comunicar en lo sector de la salut quand parlan pas espanhòl, e coma la traduccion e interpretacion en lo sector public pòdon los permetre aver accès a dreches basics coma la salut, l'educacion, la justícia, èca.

Faberllull es una residéncia interessada non solament a ajudar las personas a enriquir los sieus projèctes en una atmosfèra collaborativa, mas tanben a crear un impacte sul territòri. Nos an demandat d'organizar activitats que pòscan crear debat en Catalonha sus las lengas, e avem escuelhut d'organizar doas reünions de trabalh en linha amb expèrts en lenga occitana.

La primièra reünion a permés comprene la situacion legala de l'occitan e la situacion educativa dins los tres païses ont es parlat: Espanha, França e Itàlia. Lo segond s'a focalizat sus projèctes, iniciativas publicas e privadas per preservar la lenga occitana en Catalonha e en Piemont.

Las amassadas son estadas una escasença per celebrar los rics ligams creats entre Catalonha e las Valadas a travèrs del CIEMEN e lo CAOC, per explicar lo trabalh de codificacion de la varianta aupina de l'occitan de las Valades e per far conéisser lo trabalh actual de la *Chambra per internacionalizar las lengas autoctònas e indigènas e valorizar la diversitat lingüistica a Euròpa e dins lo mond.

De mai, las reünions an permés actualizar de donadas sociolingüisticas qu'apuntan qualques tendéncias positivas de la lenga e de projèctes que trabalhan sus una màger preséncia e prestigi de l'Occitan en totes los territòris de lenga d’òc. Per fin, los expèrts son estats d'acòrdi sus la direccion que li cal préner a l'occitan: las leis son pas aquò mai importanta pel futur de la lenga. “Se li cal assegurar la preséncia en los mejans tecnologics, claus per aver la nocion de prestigi, o serà pas mai present dins lo mond”, soslinhava Aureli Argemí.

Lo darrièr jorn de residéncia avèm agut l'oportunitat d'illustrar lo trabalh actual que fasèm a la Chambra d’Òc a travèrs d'una presentacion, a on i an participat a despart de ieu meteissa, Flavio Giacchero e Fredo Valla. Flavio a parlat del papièr de la musica e la recèrca coma elements en la promocion e proteccions de las lengas, e Fredo a presentat lo sieu grand projècte “Bogre. La granda eresia europèa”, film documentari sul catarisme.

Sèm meritadas un pauc de pausa! Quora es sortit lo solelh -plòu fòrça dins la zòna volcanica de la Garrotxa- avem fach de caminadas sul Montsacopa, lo volcan que i a al mitan de la vila d'Olot, e a la Fageda d'en Jordà. Avèm visitat tanben dos polits vilatges de Santa Pau e Castellfollit de la Roca.

Ai gaireben acabat lo mieu jornal de viatge sus la residéncia, e ai un sorire estampat a la cara: en miei de temps “pandemics” surrealistas, residir sus un païsatge fondós e selvatge de volcans, partejant d'impressions e de coneissenças sus autras realitats e lengas de la planeta es estat una experiéncia fòrça polida e dificila de desbrembar.

Çò que m’empòrti de Faberllull es l'inspiracion: la beluga que li autras residentas an alugat en ieu amb los sieus projèctes. Cadun d'eles es especial, e aquel fach es la manifestacion de la granda atencion e suenh que consacra lo personal de Faberllull (Pepa e Gavina) en la seleccion de personas per crear una vertadièra sinergia.

Urosament, aurem l'oportunitat de repetir aquela experiéncia lo 2021, e serà tot un autre viatge. Faberllull 2.0., espèra-nos, arribam!


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