Dopo la campagna di sensibilizzazione sul Coronavirus, che ha suscitato grande attenzione e interesse contribuendo a rafforzare e aumentare la rete di contatti, la Chambra d'Oc e Tsambra Francoprovensal promuovono una campagna di sensibilizzazione sulla biodiversità in un progetto di rete promosso dagli enti istituzionali: Città Metropolitana di Torino; Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone; Unione Montana dei Comuni del Monviso; Comune di Vernante; Comune di Ormea.
L'azione messa in campo dal gruppo di lavoro di Chambra d'Oc riguarderà soprattutto la comunicazione, attraverso una campagna informativa mirata su web, con il fine di stimolare la riflessione sull'argomento, favorire la consapevolezza e anche promuovere la comunicazione tra pubblica amministrazione e cittadinanza. La campagna sarà plurilingue, vedendo coinvolte le minoranze linguistiche storiche dei nostri territori: occitano, francoprovenzale e francese. Il territorio coinvolto dalla campagna è molto ampio e comprende l’area Brigasca (CN e IM), la Val Vermenagna (CN), la Val Po (CN), la Valle di Susa (TO), le Valli di Lanzo (TO) e le Valli Orco e Soana (TO). Quattro i macro-temi individuati dai quali partire per indagare la biodiversità: la gestione del territorio (dai Parchi alle transumanze, dal paesaggio alle normative), la flora (la raccolta delle erbe spontanee, le specificità territoriali, norme di comportamento, etc…), la fauna (la pesca no kill, le specificità territoriali), la viabilità (dalle strade alpine ai percorsi transfrontalieri).
Una campagna che racconta quindi delle tipicità locali ma su un panorama concettuale globale e contemporaneo.
Sono molti anni ormai che Chambra d'Oc, insieme a Tsambra Francoprovensal e a tutto il gruppo di lavoro di sportellisti e collaboratori formato nel tempo, si occupa della diffusione e tutela delle minoranze linguistiche storiche, in particolare in riferimento alla legge 482/99. La consapevolezza dell'importanza della varietà linguistica e della necessità di salvaguardare ecosistemi culturali hanno portato a riflettere su uno dei concetti chiave della nostra contemporaneità: la biodiversità. Infatti l'attenzione rivolta alle minoranze linguistiche, per questo gruppo di lavoro, è da sempre legata all'attenzione dei relativi territori e comunità che li abitano. Nel nostro caso, in Piemonte, si tratta quasi esclusivamente di territori montani e piccole comunità più o meno unite con organismi amministrativi e istituzionali e per quanto condividano molti aspetti culturali e territoriali in realtà sono caratterizzate da specificità uniche. Partendo da queste considerazioni e ragionando sul lavoro realizzato e su come proseguire e migliorare le azioni volte alla tutela e salvaguardia delle minoranze linguistiche storiche, sono nate nuove riflessioni e idee che vanno ora a concretizzarsi. Un altro concetto contemporaneo, usato e abusato, è quello di resilienza. In un certo senso le nostre comunità linguistiche vivono costantemente una situazione di resilienza, quella reazione di fronte alle difficoltà, quella forma di resistenza e tentativo di sopravvivenza di fronte a un mondo che, per vari motivi, tende a uniformare, conformare, limando o anche addirittura cancellando tutto ciò che appare "diverso", non in linea con un pensiero maggioritario e con delle modalità considerate la norma. Queste problematiche e questa condizione di fragilità appartiene a ben vedere a molte realtà culturali e naturali del mondo, all'uomo e all'ambiente. Si tratta quindi di considerare il concetto di biodiversità nel suo insieme e nel suo valore fondamentale. Avere la consapevolezza di vivere in un ecosistema vulnerabile e in pericolo che è costituito da una moltitudine connessa. Salvaguardare questa moltitudine è come mantenere un equilibrio. E' un discorso quindi anche sull'ecologia, sull'interazione dei diversi organismi tra loro e con l'ambiente in cui vivono. Comprendere che la continua interrelazione reciproca degli organismi ci appartiene, ci riguarda in prima persona così come le azioni di ogni essere vivente modificano l'ambiente circostante e viceversa. E' significativo che il termine ecologia sia composto dall'elemento "eco" che, oltre a indicare "ambiente", significa casa, dall'origine greca "oikos".
Certo le azioni da mettere in campo sono notevoli e vedono coinvolto il mondo intero ma si può, e si deve, iniziare a lavorare anche per contribuire allo sviluppo di un senso critico nei cittadini e a una consapevolezza che, nel tempo, può cambiare abitudini e pensieri. Le azioni, nel nostro caso, partono dai nostri territori ma con uno sguardo e un'attenzione che vogliono avere respiro globale.
E' stata istituita a livello mondiale una Giornata Internazionale per la Biodiversità. E' stata proclamata dalle Nazioni Unite per commemorare l'adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica, del 22 maggio 1992 , e allo scopo, come si legge sul sito internet dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, "di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati alla biodiversità". Quest'anno il tema della giornata era sulla fondamentale questione del cibo e della salute con lo scopo, tratto sempre dal sito dell'ISPRA "di evidenziare l'importanza della biodiversità per tutte le persone del pianeta l'impatto che la mancanza di tutela della natura può avere sulla sicurezza alimentare e sulla salute umana, le azioni che tutti noi possiamo e dobbiamo fare, ogni giorno dell'anno, per conservare, ripristinare e condividere equamente la natura e la miriade di benefici che fornisce agli esseri umani".
Anche il sito internet della Città Metropolitana di Torino ha dedicato grande spazio alla questione della biodiversità e della Giornata Mondiale relativa, pubblicando molte informazioni e specificando il concetto in modo semplice e chiaro come in questo estratto: "L'Istituto Superiore di Protezione Ambientale la definisce come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera. La varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include la diversità intesa come abbondanza, distribuzione e interazione tra le diverse componenti del sistema, perché negli ecosistemi convivono e interagiscono sia gli esseri viventi che le componenti fisiche e inorganiche, influenzandosi reciprocamente. La biodiversità comprende anche la diversità culturale umana" (per approfondire: http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/giornata_mondiale_biodiversita/).
Seguiteci in questi mesi sui nostri canali social e sul sito chambradoc.it, non solo troverete informazioni utili e riscontri linguistici ma anche spunti riflessivi interessanti.
Flavio Giacchero
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