Il 24 aprile a Viù, nelle Valli di Lanzo (TO), territorio di minoranza linguistica francoprovenzale, verrà presentato lo spettacolo musicale Sento il rombo del cannone. Lo spettacolo è liberamente tratto dal libro Al rombo del cannon- Grande Guerra e canto popolare, recentemente edito da Neri Pozza, scritto da Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto. Un libro importante, di oltre ottocento pagine, che tratta in modo originale ed esauriente il tema del canto in guerra e del canto di guerra. Uno studio di carattere storico-antropologico, etnomusicologico e socioculturale che propone una nuova lettura dell'argomento, fuori dagli stereotipi folklorici e dalle deformazioni ideologiche. Il libro inoltre contiene due CD audio, per un totale di ben 161 tracce, con una ricca esemplificazione di canti provenienti da numerosi archivi sonori, frutto di ricerche sul campo, alla cui realizzazione ha partecipato Flavio Giacchero, collaboratore di Chambra d’Òc e musicista coinvolto nello spettacolo. Sento il rombo del cannone è stato scritto dagli stessi autori del libro ed è stato pensato esplicitamente per il gruppo artistico-musicale Blu L'azard. Così descrive il lavoro Emilio Jona:
“E’ un testo che riguarda l’oralità del mondo popolare e osserva dal basso, attraverso il canto, quell’evento epocale, drammatico e sanguinoso che chiude la Belle Epoque ed apre alla modernità, trascinando l’Europa in una guerra di massa con nuovi mezzi di morte (carri armati, aeroplani, gas asfissianti, cannoni a lunga gittata), guerra che coinvolge una quantità enorme di uomini-massa in un macello mai visto.
Si tratta in tutta prevalenza di un canto che racconta la guerra per quello che è stata, fuori dalle narrazioni della propaganda e delle celebrazioni ufficiali, come un luogo di sofferenza e di morte. Ciò che domina questo canto è il ricordo e il rimpianto per un mondo perduto, quello della piccola patria dove si è nati e degli affetti per madri, padri, spose, figli, fidanzate lontani, e insieme l’avversione per una guerra di cui non si comprendono le ragioni, e in cui ci si sente usati come semplice carne da cannone, una guerra in cui domina il fetore dei morti lasciati senza sepoltura tra le trincee e il rumore assordante e continuo degli spari. Certo si può anche scherzare o ironizzare con la canzone sulla propria vita di soldato, tra fango e neve, vino e pidocchi, o sulle piccole rivalità tra le varie armi, fanti, alpini e bersaglieri, ma questi come il patriottismo d’origine risorgimentale sono temi presenti, ma relativamente marginali, rispetto a quelli di una variegata complainte popolare.
Lo spettacolo percorre questo ricchissimo patrimonio dell’oralità dove sono presenti, spesso in forma parodica, tutti i generi della tradizione, dalla canzone epico-lirica ottocentesca, a quella dei cantastorie e della canzone di consumo, e realizza un affresco che lo splendido gruppo dei Blu L’azard ci offre armonizzati in un intreccio strumentale e vocale, filologicamente rigoroso, che cattura e commuove per la verità e la naturalezza di un cantare lontano, eppure reso vicinissimo, (mai si era cantato tanto in una guerra), ora sommesso ora nascosto, perché troppo amaro o sovversivo, ora spiegato e corale quando è un semplice canto di memoria e di nostalgia di tempi, luoghi e persone lontane che spesso non saranno mai più ritrovate”.
Lo spettacolo, di durata di circa 75 minuti, è un alternarsi di canti, musiche e narrazioni che danno voce e suono a una memoria cantata, una memoria “fuori dal coro” e dai celebrativismi, memoria popolare censurata, emarginata, repressa ma mai spenta: la memoria di una guerra, la Grande Guerra, paradigma di tutte le guerre. Uno spettacolo dal forte impatto emotivo e didattico che vuole riflettere criticamente su tutte le guerre e sul dramma che comportano.
Lo spettacolo, previsto per le ore 21.15 presso la sede del Polivalente, è a ingresso gratuito ed è un'iniziativa voluta e offerta dal Comune di Viù insieme al gruppo Alpini locale e grazie alla collaborazione di Chambra d’Òc.
A questo link è possibile vedere un estratto dello spettacolo registrato in occasione della prima presentazione del libro, nell'ottobre scorso, a Milano presso il Teatro Filodrammatici:
https://www.youtube.com/watch?v=ko4EzLRdOAc
I Blu L'azard sono:
Peyre Anghilante: voce e fisarmonica
Flavio Giacchero: voce, clarinetto basso, sax soprano, cornamuse
Marzia Rey: voce, violino
Pierluigi Ubaudi: voce, flicorno baritono, oggetti sonori
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