La strategia di dialogo e della cooperazione può incrementare la possibilità di sopravvivenza delle 12 lingue meno diffuse in Italia. La Provincia Autonoma di Trento organizza a Vigo di Fassa un seminario volto al raggiungimento dell’obiettivo della costituzione di una rete permanente. Vigo di Fassa / Vich 13 ottobre 2011
A continuazione ideale degli impegni presi a Ceresole Reale nel luglio scorso si terrà il prossimo 13 ottobre nella valle dolomitica di Fassa, ai piedi del Massiccio del Sella un convegno nazionale sulle minoranze linguistiche: il testimone passa dal francoprovenzale e dall’occitano al ladino, dal Piemonte al Trentino passando per il Forum annuale in Val d’Aosta, ma per le minoranze linguistiche storiche d’Italia lo scopo è sempre lo stesso : far sopravvivere le identità e le lingue che salvano la diversità culturale della nostra società, affermare i diritti dei molti cittadini d’Occitania, d’Aosta, francoprovenzali, sudtirolesi, sardi, sloveni, croati, ladini, friulani, mòcheni, cimbri, tedeschi, walser, francesi, arbereshe, griki che vivono in Italia.
Cresce in queste comunità di forte identità, minoritarie nel numero ma non nella qualità sociale, il bisogno di dialogare, di unire gli sforzi per sopravvivere alle lingue dominanti. A Ceresole Reale il 2 luglio scorso per iniziativa della Provincia di Torino le 35 Province d’Italia con minoranze linguistiche hanno lanciato l’idea di un organismo di coordinamento attraverso l’UPI, e l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo; poi ad Aosta nel Festival des Peuples Minoritaires, tenutosi nella capitale valdostana dall’8 al 10 settembre 2011 su impulso della Vallée , protagonisti d’onore Sardegna, Galizia e Québec, numerosi esponenti delle lingue meno diffuse d’Europa hanno proposto la creazione di un ufficio di coordinamento istituzionale e tecnico tra tutte le realtà – regioni e province autonome, stati, comunità, ma anche partiti, movimenti, popoli e organizzazioni non governative; ora nel nuovo appuntamento di Vich/ Vigo di Fassa trova espressione e voce il crescente bisogno di dialogo e di coordinamento che percorre le comunità delle lingue meno diffuse.
L’occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, che sembrava dovesse tradursi in un peana all’identità nazionale creando un nuovo fronte di omologazione, ha finito per far emergere e valorizzare la varietà, la ricchezza delle identità cosiddette minoritarie, le cui sfaccettature danno anima e luce all’unità nazionale.
Il seminario nazionale del 13 ottobre a Vich (nella Val de Fascia), organizzato dal Servizio per promozione delle minoranze linguistiche locali della Provincia Autonoma di Trento, è volto a proporre alle comunità delle 12 lingue tutelate in Italia una riflessione sulla strategia del dialogo e della cooperazione come metodo vincente per aumentare le possibilità di sopravvivenza delle lingue meno usate, agendo su due direttrici ben precise: da un lato le relazioni e lo scambio di esperienze fra le comunità locali, dall’altro il coordinamento interregionale ed interprovinciale a sostegno dei diritti linguistici e per l’affermazione concreta del principio costituzionale di tutela delle minoranze linguistiche.
Si tratta di creare un sistema di relazioni che superi le tante chiusure identitarie che impediscono lo sviluppo e la conoscenza delle culture storiche e delle lingue che le esprimono. La proposta trentina prende le mosse dal progetto “Rete europea per i diritti linguistici dei cittadini di minoranza”, che ha portato quattro giovani in servizio civile a ricercare persone ed istituzioni disponibili all’apertura, al dialogo e alla collaborazione, per costruire insieme occasioni di crescita e di marketing culturale e scientifico a favore della promozione e della visibilità a livello nazionale delle comunità di minoranza linguistica.
L’obiettivo del convegno che si terrà nella sala incontri del Museo Ladin de Fascia a Vich è quello di promuovere una rete interpersonale ed interistituzionale delle minoranze linguistiche che, annullando le distanze e le difficoltà comunicative attraverso internet e le molte possibilità di comunicazione che esso offre, faciliti gli scambi e le occasioni di incontro, rendendo le relazioni più agevoli e proficue.
La circolazione delle idee, l’interscambio di esperienze, la cooperazione rappresentano le strategie su cui fondare le relazioni tra comunità di minoranza linguistica ai fini della sopravvivenza delle lingue meno diffuse.
Le grandi vie della civiltà sono sorte lungo i circuiti di comunicazione che hanno deciso il successo di un popolo, di una cultura: interazione, scambio, commercio sono da sempre le parole chiave della storia.
Ne parleranno Annibale Salsa, l’ antropologo delle Alpi, esperto di tutela dell’ambiente montano, presidente del CAI fino allo scorso anno ed ora membro del Comitato scientifico dell’Accademia della Montagna del Trentino e Aureli Argemì, presidente e fondatore del Ciemen di Barcelona, forte difensore dei diritti linguistici delle minoranze etniche e delle nazioni, mentre l’Assessore alla Cultura della Provincia di Torino Ugo Perone porterà lo spirito e la volontà che hanno animato le 35 Province con minoranze linguistiche riunite a Ceresole Reale, dove esse hanno ribadito l’esigenza di “rafforzare la cooperazione transfrontaliera e interregionale, che consente di rinsaldare legami culturali, sociali e linguistici secondo rapporti di amicizia e collaborazione anche nell'ambito dei programmi dell'Unione europea« , invitando il Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale a »riattivare la Conferenza permanente minoranze linguistiche già costituita dal Ministro per gli affari regionali con il compito di monitorare lo stato delle singole minoranze linguistiche e verificare l’attuazione della legislazione in materia«.
Dopo la rappresentazione dello spettacolo “12 canti per 12 lingue” della Chambra d’Oc, con Dario Anghilante, Paola Bertello, Flavio Giacchero, Luca Pellegrino e Marzia Rey, nel corso del quale risuoneranno tutte le lingue meno diffuse d’Italia, la discussione sulle varie possibili ipotesi di cooperazione tra le minoranze linguistiche sarà condotta dal noto etnolinguista Maurizio Gnerre, e vedrà protagonisti i rappresentanti degli istituti culturali ladino, mòcheno e cimbro, dell’Union Generèla di ladins dla Dolomites, dell’Union dei Ladins de Fascia, del Friuli e della Sardegna, della Chambra d’Oc e del Cesdomeo. Quattro interventi tematici (la collaborazione di comunità, fra scuole, fra i media e fra enti locali) introdurranno il dibattito, le cui conclusioni saranno tratte dall’Assessore alle minoranze linguistiche della Regione Autonoma Trentino – Alto Adige/Suedtirol, il ladino Luigi Chiocchetti, responsabile politico di una delle aree più connotate in Italia sotto il profilo della varietà linguistica e della convivenza tra gruppi etnico-linguistici diversi.
PROGRAMMA DEI LAVORI
ore 9.30 Museo Ladin de Fascia – Sala convegni
Saluto delle Autorità : Antone Pollam - Presidente dell’Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn”
Cristina Donei - Procuradora del Comun General de Fascia
Relazioni
Annibale Salsa - Una strategia vincente per identità vitali
Aureli Argemi - Prospettive di cooperazione in Europa
Marco Viola - Una rete per i diritti linguistici
Ugo Perone - Verso un coordinamento fra le comunità
ore 11.30 Sorastanza della Scuola Ladina - Aula Magna
Rappresentazione dello spettacolo multimediale “12 canti per 12 lingue” a cura
della Chambra d’Oc
ore 14.30 Museo Ladin de Fascia – Sala convegni
Discussione per alcune proposte di collaborazione fra comunità di minoranza linguistica.
Coordina Maurizio Gnerre
Sabrina Rasom - collaborazione fra territori / Mirella Florian - opportunità per la scuola
Antonio Rocco - informazione in lingua /William Cisilino – collaborazione fra enti locali
Partecipano: Jordi Boix Francesco Candido Paolo Cantarutti Ines Cavalcanti Fabio Chiocchetti Luigi Chiocchetti Giuseppe Corongiu Franco Cortelletti Vittorio Dell’Aquila Anna Diaz Lucia Gross Moreno Kerer Giacomo Lombardo Domenico Morelli Fiorenzo Nicolussi Luigi Nicolussi Silvano Ploner Enzo Vayr Elsa Zardini Carlo Zoli
Ore 18.00 conclusione dei lavori
Luigi Chiocchetti – Assessore regionale per le minoranze linguistiche
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