La grafia utilizzata dall'autore è quella dell'Escolo dóu Po, che non è premessa nell'edizione del libro. La propongo qui di seguito riportando i grafemi e i digrammi utilizzati dagli autori con le relative pronunce. La variante dialettale è quella di Sambuco (valle Stura).
ou = u italiana
u = u francese
aou, oou, ecc = dittonghi composti da a, o, ecc più ou
ch = c(i) italiana, davanti a tutte le vocali e in posizione finale
c = c(h) italiana, davanti ad a ,o , oe, ou, u, e in posizione finale
qu = c(h) italiana, davanti ad e, ë, i
j = g(i) italiana, davanti ad a, o, oe, ou, u, e in posizione finale
g = g(i) italiana, davanti ad e , ë, i
g = g(h) italiana, davanti ad a, o, oe, ou, u e in posizione finale
gu = g(h) italiana, davanti ad e, ë, i
s = s aspra italiana, come nella parola "sole". Può essere semplice o doppia
z = s dolce italiana, come nella parola"casa". Può essere semplice o doppia
nh = gn italiana, come nella parola "gnomo"
lh = gl(i) italiana, come nella parola "figlia"
zh = j francese, come in "jeu"
nn finale = n di "nano". Sarà "an" (hanno) e "ann" (anno)
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