Quando iniziai a fare il guardaparco ci furono i primi avvistamenti di lupo sul versante francese in Valle Roya. Nella zona di S. Dalmazzo di Tenda ne avevano trovato uno morto e 6-7 mesi dopo una guardia del Parco del Mercantour durante un censimento a Molieres, che faceva parte del Comune di Valdieri, ne aveva visti tre mentre cacciavano e rincorrevano i camosci, era incredulo ma era proprio così, da li inizia la storia.
All'inizio erano più concentrati nella zona di Chiusa Pesio, è un animale che ben si adatta al territorio: alla montagna, la neve, le zone rocciose, ma necessita di aver una varietà di fonti d'alimentazione. Ad esempio il capriolo, che era già presente da diversi anni, ha favorito la colonizzazione in quei territori.
Col tempo è arrivato anche da noi solamente in seguito all'aumento del numero di caprioli nella nostra vallata, da una decina d'anni. Ora c'è un branco fisso in Valle Gesso
Io seguo un po' questo progetto insieme ad altre guardie del Parco Alpi Marittime, d'inverno cerchiamo le impronte per poter seguire gli spostamenti e sapere come vivono e cosa fanno, poi raccogliamo le "fatte" per poter fare l'analisi genetica o conoscere la dieta osservando i peli che contengono; sono parecchi quelli di camoscio nonostante ci siano molti caprioli.
Da due anni è stato aperto un centro-visita sul lupo dove le persone possono scoprire che non è un animale nocivo da eliminare dal territorio, è un animale che ha diritto di vivere come qualsiasi altro essere vivente, solamente seguendolo e studiandolo scopri che non è nocivo per gli animali selvatici, anzi è utile ad esempio per il controllo delle malattie.
Coloro che possono rimetterci un po' sono i pastori che, abituati da anni di attività senza lupo, erano abituati a lasciar incustodite le pecore al pascolo e a lasciarle fuori la notte, ora non si può più fare così, bisogna sorvegliare il gregge di giorno e la notte chiudere gli animali in un recinto. Il parco in collaborazione con la Regione ha cercato di aiutare i pastori spingendoli a tenere gli animali rinchiusi di notte e utilizzare cani selezionati che proteggano dal lupo. Ci sono razze come il pastore maremmano per le quali la Regione sovvenziona l'acquisto, ma questi animali devono essere ben addestrati e fin da piccoli devono essere abituati a vivere a contatto con le pecore e sicuramente aiutano ad evitare predazioni.
Si dice che l'ultimo lupo sia stato ucciso nel 1923, qualcuno diceva che negli anni '50 c'erano stati degli avvistamenti ma nulla di certo.
Ad un certo punto si è persa un po' la memoria storica tant'è che persone di 80 anni dicevano ad un mio collega che seguiva volpi o cani che non c'erano lupi. Mio zio però raccontava che un tempo si usava dire che nel periodo di novembre e dicembre, all'arrivo della prima neve, bisognasse far attenzione che i lupi scendevano a valle per cacciare. È un ricordo di 100 anni fa.
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