Per molte persone, settembre è sinonimo di rientro. Tornare al lavoro, agli studi, alla routine... per il settore internazionale della Chambra, non è così! Poiché non ha mai smesso di muoversi. Dal mese di maggio 2022 sono partita “all’avventura” compiendo molti viaggi direttamente legati alle lingue, ed una grande parte di essi fa parte del lavoro per migliorare ed ampliare le relazioni internazionali della Chambra d’òc e del Premio Ostana. Volete saperne di più?
Per iniziare, a fine luglio si è svolta a Gandia (Comunitat Valenciana, Spagna) la prima Scuola Estiva sui Diritti Linguistici. Organizzata dall’ELEN, associazione europea delle lingue, che ha la Chambra d’òc come membro, la Scuola ha radunato persone che lavorano in modo diretto sui diritti delle lingue su scala internazionale, come Fernand de Varennes, relatore speciale delle Nazioni Unite per le minoranze, e esperti del settore della politica linguistica scozzese e gallese, come Elin Haf Gruffydd Jones e Rob Dunbar. Dopo i primi giorni di lavoro, si è tenuta una tavola rotonda sui mezzi di comunicazione in lingua minoritaria con lo scozzese Dòmhnall MacNèill e il sardo Tore Cubeddu (Babel Fest, Eja Tv); e molte riflessioni comuni fra i partecipanti per cercare il modo di poter esercitare i diritti linguistici, con la frisona Mirjiam Vellinga e l’irlandese Conchúr Ó Giollagáin. Potete consultare il programma https://www.uv.es/universitat-estiu-uvgandia/ca/activitats-ueg-1286257531347/ActivitatUEG.html?id=1286261146052.
A mio avviso, il giorno più interessante è stato l’ultimo, con la conferenza finale del progetto LISTEN sull’assertività linguistica, da cui sono emerse idee importanti per cambiare la nostra pratica linguistica: “la sottomissione linguistica fa divenire la lingua innecessaria e invisibile. Cosa serve per non cambiare lingua nelle interazioni quotidiane? A) consapevolezza linguistica, B) lealtà linguistica, C) assertività linguistica”.
E cos’è l’assertività? Significa difendere il proprio diritto di esprimere pensieri, sentimenti e credenze in modo diretto, onesto e appropriato alla situazione. Applicato alla lingua: “esprimersi nella propria lingua con tranquillità, rispettando l’interlocutore, senza minaccia né coercizione”. Secondo Ferran Suay, Dottore in Psicologia all’Università di Valencia, la possibilità di essere assertivi con la lingua dipende da 4 fattori: intercomprensibilità fra lingue, statuto di ufficialità, percentuale di locutori e visibilità sociale. Trovate maggiori dettagli sul sito di LISTEN https://listen-europe.eu/.
Continuamo! Un altro viaggio è stato compiuto dall’altro lato dell’Occitania, in Guascogna: l’Escòla Occitana d’Estiu (EOE). Questo bell’evento di immersione 100% in occitano che si svolge ogni agosto da 48 anni, divenuto ormai tradizione, è il luogo in cui si apprende che l’occitano non è una lingua morta, che l’occitano attuale è molto ricco e dinamico, un luogo per apprendere, scambiare nella gioia, un circolo sociale d’incontro, di ritrovo e di condivisione. A Villeneuve-sur-Lot ho avuto molte opportunità di parlare del lavoro della Chambra d’òc, di invitare le persone a venire al Premio Ostana 2023, e certamente ho parlato anche di Bogre! Dal lato dell’ispirazione, l’EOE mi ha dato lo slancio che mi mancava per pubblicare il primo numero della mia newsletter occitana https://view.flodesk.com/emails/6304319395c791e5540d90a6: “L’estiu es coma una mazurka”. Creazione, espressione, riflessioni, arte, lingue!
Un evento che non era legato al lavoro internazionale della Chambra, ma di cui voglio parlarvi – mi ha portato un confronto di idee interessati ed una comprensione più profonda delle dinamiche delle lingue nell’ambito rurale (e molti nuovi contatti dell’ambito delle lingue celtiche!) –, è stato il congresso SOILLSE “Radicare la politica linguistica e la comunità (Rooting minority language policy in the speaker community) svoltosi a Stornoway, nelle isole Ebridi di Scozia.
Nelle isole più remote delle Highlands scozzesi è dove si trova il maggior numero di locutori di gaelico scozzese. Ma lo spopolamento, la partenza massiva dei giovani e le carenti politiche abitative lasciano statistiche critiche per la trasmissione della lingua. Fortunatamente, la società si è resa conto della problematica e si vuole implementare una politica linguistica che sia davvero della comunità per la comunità di locutori, dal basso verso l’alto.
Frasi che ho ascoltato, nutrimento per il cervello: “I nuovi locutori di gaelico vedono i propri bisogni soddisfatti all’interno della comunità linguistica dominante (l’inglese). La domanda è: i locutori di lingua minoritaria possono soddisfare i propri bisogni a’interno della loro comunità?”. Ed ancora altre testimonianze forti di locutori anziani: “Dobbiamo essere onesti, amici. Se non parliamo della realtà, quando pianificheremo, avremo torto. Non siamo nello stesso mondo che abbiamo ereditato. Ho visto la fine del vecchio mondo e stò vedendo l’inizio di un mondo nuovo. La nostra generazione ha avuto fortuna: facevamo assolutamente tutto in gaelico nell’ambito domestico. Il lavoro, la vita, le emozioni, tutto in lingua. È molto facile essere sconfortati per la situazione, ma cerco di guardare la mia sfera più prossima. La nostra generazione vi aiuterà, ma spetta a voi rivitalizzare la lingua”.
Il congresso SOILLSE ha lasciato come risultato una “tabella di marcia” (in inglese) http://www.soillse.ac.uk/en/conference-statement/ per la politica linguistica (in inglese) che è una nuova speranza per la comunità gaelica di Scozia.
Ancora un elemento nella lista! L’evento più grande di questa stagione è quasi giunto: il III Congresso di Rivitalizzazione linguistica di Girona/Perpignan. Questo congresso si svolgerà dal 13 al 16 di settembre ed è un’opportunità unica per radunare persone da tutto il mondo che lavorano per la promozione effettiva delle lingue indigene e minoritarie sul piano delle prospettive: la ricerca, l’attivismo, la pedagogia e la pratica su lingue e culture di popoli provenienti da ovunque. A Girona andrò a presentare la relazione “La Chambra d’òc ed il Premio Ostana: strategie di promozione per la lingua occitana in Italia”. Inoltre, ho il piacere di offrire un recital poetico in lingue minoritarie durante il ricevimento del primo giorno. Il programma del congresso è disponibile qui.
Per concludere, ancora due piccoli dettagli! Il primo, il progetto @EuroDigitalLang: una settimana per diffondere la realtà delle lingue europee. Questo progetto è promosso da Rising Voices (Global Voices) ed è un account a rotazione che funziona come megafono del lavoro di attivisti nel campo delle lingue, specialmente nell’ambito digitale. Dal 14 al 20 di settembre, prenderò l’account @EuroDigitalLang per diffondere dati ed iniziative sull’occitano!
E, nell’ambito italiano, De Vulgare organizza il congresso “Gli Stati Generali delle Lingue Locali”, il 23 e 24 di settembre online, con l’intento di stimolare un dibattito aperto e costruttivo sulle lingue in Italia. Il 23 settembre, alle 14h40, Ines Cavalcanti parteciperà alla sessione “La condizione delle lingue locali in Italia oggi” ed io al convegno “I giovani, le lingue locali e le nuove tecnologie”, alle 16h40 del medesimo giorno. Potete trovare tutte le informazioni e come iscriversi a questo link https://devulgare.wixsite.com/stati-generali-2022.
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