La Consigliera della Città Metropolitana di Torino Silvia Cossu, dopo aver recentemente incontrato gli amministratori e le associazioni culturali operanti sul territorio, ha preso l’impegno di seguire con attenzione la tematica riguardante le minoranze linguistiche storiche riferite alla sua area geografica e di affrontarla in chiave contemporanea.
La Città Metropolitana di Torino mette attualmente in rete un elevato numero di Comuni di area occitana e francoprovenzale: dalla Valle di Susa fino a Carema, paese già contiguo alla Valle d’Aosta, e programma azioni di valorizzazione delle lingue in concerto con i Comuni coadiuvata dalla Chambra d’oc, che opera con un gruppo di lavoro trasversale alle lingue occitana-francoprovenzale e francese, sfruttando al meglio le potenzialità di ognuno.
Oltre ai corsi di lingua, ai dizionari informatizzati, alle traduzioni di testi letterari, amministrativi, alla raccolta di testimonianze, in questi anni l’associazione ha promosso nuove creazioni originali: Vesamont, Purus Purí, Chantar l’uvèrn, 12 canti per 12 lingue...in cui le lingue vengono valorizzate attraverso il canto, la danza, il teatro e la multimedialità.
Una delle più originali riguarda la creazione denominata Bal Poètic. Tutti sappiamo che in questi anni le valli Occitane sono conosciute soprattutto per la musica e per i balli. Come sempre quando si allarga il raggio di azione si finisce per perdere un po’ la rotta. Troppo spesso vengono denominati con il nome di occitano musiche e canti che ben poco hanno ancora a vedere con il territorio di provenienza.
I Blu l’Azard, gruppo misto occitano e francoprovezale composto da giovani che la lingua la parlano, la tradizione musicale la praticano da quando erano bambinii, hanno voluto con il loro Bal Poètic ideare un progetto musicale contemporaneo che partendo dalle radici della tradizione va verso il futuro coniugando danza e poesia sulle note di brani di composizione ispirati a poeti e grandi pensatori di epoche e culture diverse. I brani proposti sono tutti ballabili.
Possiamo così ascoltare una composizione di Peyre Vidal, uno dei più celebri trovatori della lingua occitana del 1200; un canto composto da Flavio Giacchero dedicato a Guardia Piemontese, il paese della Calabria di lingua e cultura occitana; un testo di Emily Dickinson, di cui Peyre Anghilante ha curato un’antologia poetica; una composizione di Gigi Ubaudi con testo del poeta russo Eugenij A. Evutsenko; la musica di Peyre Anghilante sul testo di “Papaveri” del poeta armeno Daniel Varujan, la cui storia non può che commuoverci: “Il canto del pane”. La sua ultima raccolta poetica gli fu trovata in tasca quando fu ucciso nel deserto durante la deportazione nella tragedia del genocidio del popolo armeno. E ancora la coppia Marzia Rey-Flavio Giacchero, che con Arbres-Marsian presentano una composizione su un frammento testuale tratto dalla poesia “Prémiere soirée” dalle Poésies di Artur Rimbaud a cui segue una mazurka composta da Marzia.
Per rendere omaggio alla tradizione musicale del territorio e a chi ci ha tramandato le musiche e le danze che oggi ci permettono di andare verso la contemporaneità è stata composta una Correnta de Costeòles e Balet che trae la sua ispirazione da un detto popolare raccolto dalla viva voce di Ugo Flavio Piton, poeta e ricercatore della Val Chisone recentemente defunto.
Il titolo dell’incontro, che si terrà a Torino al Salone Internazionale del Libro sabato 12 maggio 2018 alle ore 16,30 presso il padiglione 1, non poteva essere più appropriato.
E vogliamo chiudere, oltre che con un caldo invito a partecipare all’evento, con l’aiku che accompagna la presentazione della brochure dedicata al Bal Poètic:
A l’alba dal jorn
la fuelha dins lo tomple –
lo sòn de l’azard.
All’alba del giorno
la foglia nella pozza –
il suono del caso.
http://blulazard.wordpress.com/2016/10/10/bal-poetic/: https://goo.gl/AML7jq
commenta