Più tutele per la lingua sarda: il senatore 5 Stelle Gianni Marilotti primo firmatario di un disegno di legge per la ratifica della Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie.
“Dopo diciotto anni il parlamento si appresta finalmente a dare il via libera alla Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie. Approvata a Strasburgo il 5 novembre 1992, la Carta era stata sottoscritta dall’Italia nel 2000, ma da allora non è stata mai ratificata. Il 5 ottobre ho depositato, a nome del Movimento 5 Stelle, un disegno di legge che spiana la strada a questa importante novità, che consentirà di tutelare ulteriormente a tutti i livelli la lingua sarda nelle scuole, nelle università e nella pubblica amministrazione attraverso una adeguata programmazione nei palinsesti del servizio pubblico e nel web. La ratifica della Carta Europea è una richiesta che da tempo veniva avanzata da tutto il movimento linguistico sardo perché garantisce un più ampio riconoscimento del nostro patrimonio culturale. Grazie alla ratifica, sarà possibile infatti estendere ulteriormente l’uso della lingua sarda nella pubblica amministrazione e nell’ambito dell’istruzione. La ratifica dà infatti più forza alla legge statale 482 del 1999 sulle minoranze linguistiche e alla legge regionale recentemente approvata.”
La Carta è già stata firmata da 33 stati membri del Consiglio d'Europa e ha come obiettivo quello di promuovere l’utilizzo delle lingue minoritarie, al fine di salvaguardare l'eredità e le tradizioni culturali europee, nonché il rispetto della volontà dei singoli di poter usare tali lingue nell'ambito delle attività pubbliche o private. Il testo della Carta si trova al link:
https://www.coe.int/…/fu…/-/conventions/rms/090000168007c095
La sua mancata ratifica è stata sanzionata anche recentemente dall'Alto Commissario sulle minoranze nazionali dell'Osce (l’Organizzazione sulla sicurezza e cooperazione in Europa).
Lamberto Zannier, che lo scorso 16 luglio, a margine della conferenza internazionale sul tema dei rapporti tra Stati in materia di minoranze, aveva ribadito la necessità di “fare dei passi concreti per proteggere il diritto delle minoranze a mantenere viva la loro cultura” e a tal fine aveva invitato il Parlamento italiano ad avviare urgentemente l’iter per la ratifica della Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie di Strasburgo.
Il rispetto dei diritti umani, compresi quelli delle persone appartenenti a minoranze, è infatti, come specificato dal Trattato di Lisbona, uno dei principi su cui si fonda l’Unione Europea. Se questo DdL andrà in porto, come speriamo, la lingua sarda avrà finalmente un pieno riconoscimento e sarà più facile consentirne l’utilizzo in tutti i contesti, assicurandone così la salvaguardia e lo sviluppo.
Il deposito di questo atto parlamentare corona un impegno che fin dal primo giorno della mia elezione mi sono assunto davanti agli elettori. Ringrazio pubblicamente gli amici della Sotziedade pro sa limba sarda (SLS), Antonio Ignazio Garau, Diegu Corràine e quelli dell’Accadèmia de su Sardu, in particolare Massimo Madrigale per la disponibilità al confronto e i preziosi suggerimenti.
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