A partire da questo mese proponiamo ai lettori di Nòvas d’Occitània questo breve racconto fantastico di Dostoevskij. L’opera, scritta attorno al 1876 e pubblicata l’anno seguente, narra la storia di un uomo egoista che, in un momento di crisi esistenziale, decide di uccidersi, ma che addormentandosi davanti alla pistola carica cade in un sogno dove davvero sogna il suicidio e ciò che viene dopo questa vita, venendo trasportato in una realtà del tutto diversa dove regna l’amore e la felicità. Un’esperienza che al suo risveglio lo porterà a intraprendere, pur condannato da un mondo che lo taccerà di follia, un cammino di verità e di benevolenza. Una riflessione sul senso dell’esistenza che non può che essere sempre più attuale.
In questo lavoro di traduzione mi ha aiutato il fatto di avere iniziato negli ultimi tempi a studiare il russo e ciò m ha permesso, dopo una prima stesura dall’italiano e benché la mia conoscenza non sia ancora certamente sufficiente per tentarne una traduzione personale, di consultare il testo originale disponibile in rete. Il racconto, formato da 5 capitoli, sarà diviso in 12 letture.
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