Giulia Maffioli, meglio nota come Giulia Hepburn, non ama definirsi
artista ma sperimentatrice.
Personalità eclettica, poliedrica, una passione nata con
il disegno e perpetrata con la fotografia, che considera un mezzo
altamente creativo per sperimentare nell’ambito della comunicazione
visiva nuove forme di linguaggio.
Il suo lavoro è permeato da una stimolante ambiguità, che induce lo
spettatore ad ammirare in prima battuta la bellezza del mero dato
visivo, delle forme e dei colori accattivanti, salvo poi rendersi conto, ad
un secondo sguardo, che quel che ha di fronte è qualcosa di più di
un gradevole pannello decorativo: è una riflessione sull’essere umano.
Quello che ricerca è lo stupore di chi stà osservando per la prima
volta qualcosa di nuovo, “vedere” con occhi sempre differenti il
mondo, una passione, un desiderio.
Il soggetto amato per i propri scatti, la figura umana, alla ricerca di
una emotività nascosta: un viaggio, uno come tanti ma diverso da tutti
gli altri, attraverso sentimenti, sensazioni, emozioni e sogni.