Ricordo il grano dorato
con spighe piene di grani,
che il vento leggero d’agosto
fa ondeggiare nei campi.
Sorrisi e canti di ragazze
chine nelle fasce(1)
a tagliare il grano;
covoni allineati nei campi
pronti da portare nelle aie.
Ramarri verdastri,
che girano tra le stoppie,
che, se spaventati, scappano tra l’erba
fitta dei cigli delle ripe.
Bambini nelle culle
che dormono tranquilli
all’ombra del ciliegio.
L’ora di mezzogiorno, col sole a picco,
sotto l’albero più ombroso del campo,
a consumare il sospirato pranzo.
Il tramonto del sole,
sul finire del giorno,
il ritorno a casa.
In lontananza i canti dei giovani
si propagano lungo i poggi.
Un poco di tristezza,
per il giorno che ci lascia.
(1)Appezzamenti di terreno coltivato, ricavati su di un pendio attraverso un’opera di terrazzamento e soste-nuti da una scarpata erbosa o da un muro a secco.
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