Con il mulo carico di balle di fieno,
per la strada dei Fronti (1),
di Sant’Antonio (2)
o di Borniga (3),
i mulattieri cantavano sempre.
Il suono delle sonagliere
che i muli portavano al collo,
sembrava che accompagnasse,
sulla cadenza del passo, il canto.
Ad intervalli, per spronare il mulo,
e anche per farsi sentire,
schioccavano la frusta;
e facevano a gara
a chi schioccava meglio.
Il canto si propagava nella valle,
e altri che erano nei campi,
o su altre mulattiere,
intonavano la stessa canzone.
Adesso, al posto dei canti,
si sente uno sferragliare di cingoli,
rombi di motori che lavorano,
trombe di camion che suonano.
Forse la vita è cambiata in meglio,
ma dentro di me,
con tanta nostalgia,
porterò per sempre
il canto dei mulattieri
ed il suono delle sonagliere
che si sentivano nelle mie valli.
(1) Località tra Verdeggia e il Passo della Guardia (Im).
(2) Località a monte di Realdo (Im).
(3) Borgata di Realdo (Im).
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