È ancora notte e già lasci
il tuo rifugio fatto di tronchi,
e vai per il bosco, lungo il poggio,
che il continuo passaggio
ha trasformato in sentiero.
Gli alberi da tagliare
li vedi in distanza,
per la tacca che gli hanno fatto.
Cominci a tagliare
con la tua accetta
che tieni affilata come un rasoio.
Il taglio che gli dai
quando scende,
te lo porta fuori
dagli altri alberi.
Quando l’albero si abbatte,
non ti sposti nemmeno,
tanto sei sicuro
della direzione che gli hai dato.
Le capinere che ti erano venute
tutte intorno volano via,
spaventate dal rumore.
Appena l’albero è a terra,
colpisci col tuo picozzino!
Rami e corteccia volano tutto intorno.
L’unica paura che senti
È quando i tronchi,
che mandi a valle, giù per la pista,
scivolano come bisce.
Tu con i ramponi ai piedi
salti da un tronco all’altro
e quando uno si ferma
sei già pronto con il tuo uncino.
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