Chambra d'Òc    Danze Macabre

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San Giorio di Susa

Cappella di San Lorenzo

San Lorenzo Chapel

Capèla de San Lorenzo

Luogo: San Giorio di Susa (Torino)

Edificio: Cappella di San Lorenzo

Datazione: XIV secolo (1330 ca.)

Tema: Incontro dei tre vivi e dei tre morti

Stato di conservazione: buono

Cappella di San Lorenzo
italiano

La Cappella del Conte, edificata per volere del feudatario Lorenzetto Bertrandi, (XIV secolo), ha conservato, tra le altre, una completa raffigurazione dell'Incontro dei tre vivi e dei tre morti, in posizione simmetrica, secondo l'iconografia di consueta diffusione sul territorio. L'edificio, completamente affrescato al suo interno, è stato oggetto di un recente restauro.

Purtroppo sono risultati illeggibili i cartigli delle scritte, mentre le figure dell'eremita che segna il limite tra la vita e la morte, e del gruppo dei cani in corsa dietro al cervo, inno alla vita ed alla natura, riescono ancora a far emergere gli ambiti culturali e devozionali entro cui collocare l'insieme delle immagini. La ricercatezza di alcuni particolari, come i curiosi vestiti a tessuti rigati dei cavalieri, le sagome degli alberelli o la stessa architettura del'edificio religioso ritratto sullo sfondo, riconducibili ad altri presenti nelle Storie di san Lorenzo parimenti affrescate nella cappella, evidenziano l'attività di una bottega pittorica d'area probabilmente francese e di non comune cultura.

Bibliografia:

L. Ceretta, Vita del Medioevo nei dipinti della Val Susa tra X e XV secolo, Sant'Ambrogio di Torino, Susalibri, 2004, pp. 99-101;

M. Piccat, TheThree Living and the Three Dead in Italian Art, in S. Oosterwijk-S. Knöll, Mixed Metaphors: The Danse Macabre in Medieval and Early Modern Europe, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholars Publishing, 2011, pp. 155- 168;

G. Romano, Pittura e miniatura del Trecento in Piemonte, Torino, CRT-Cassa di Risparmio di Torino, 1997, pp. 142-148.

(M.Piccat)

English

The Cappella del Conte, built to satisfy the wish of the feudal lord Lorenzetto Bertrandi, (XIV century), preserved, among the others, a complete representation of The three living and the three dead, portrayed in symmetrical positio, according to the iconography usually widespread on the area. The building, completely frescoed inside, has been recently restored. Unfortunately the scrolls of the writings are illegible , while the figures of the hermit who points the limit between live and dead and the group of dogs running behind the deer, hymn to life and nature, are able to let emerge the cultural and devotional areas in which it could be put the totality of the images. The refinement of some details, such as the curious clothes in stripes textiles of the knights, the silhouettes of the small trees or the architecture itself of the religious building represented on the background, are attributable to those which are present in the Stories of San Lorenzo also frescoed in the chapel, underlining the activity of a pictorial workshop probably French area and of uncommon culture.

Bibliography:

L. CERETTA, Vita del Medioevo nei dipinti della Val Susa tra X e XV secolo, Sant’Ambrogio di Torino, Susalibri, 2004, pp. 99-101;

M. PICCAT, The Three Living and the Three Dead in Italian Art, in S. OOSTERWIJK-S. KNÖLL, Mixed Metaphors: The Danse Macabre in Medieval and Early Modern Europe, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholars Publishing, 2011, pp. 155-168;

G. ROMANO, Pittura e miniature del Trecento in Piemonte, Torino, CRT-Cassa di Risparmio di Torino, 1997, pp. 142-148.

(M. Piccat)

(Translation by Alex Borio)

occitan

La Cappella del Conte, bastia per voler dal feudatari Lorenzo Bertrandi (XIV sècle) a gardat, tra las autras causas, una completa representacion de l'Encontre di tres vivents e di tres mòrts, en posicion simétrica coma es costuma dins l'iconografia dal territòri. L'edifici, completament pintraa a fresc dedins, es estaa restauraa da pas gaire de temps. Malaürosament se polun pus lesser las escrichas dins lhi papiers pintraa; par contre la figura de l'eremita, que marca la boina entre la vita e la mòrt, e aquelas dei chans en corsa darreire lo cèrv, imne a la vita e a la natura, fan ben comprene lo clima cultural e de devocion de l'ensema das images. La richesa e la cura di particolars, coma las dròlles vestes a reas di cavaliers, las formas di albres o l'arquitectura de l'edifici relijós pintraa sal fons, parelh coma d'autri present dins las Istòrias de Sant Lorenç pintraa a frec dins la capèla, buton en evidença l'activitat d'una botiga de pintres, d'enfluença probablement francésa, d'auta cultura.

Bibliografia:

L. Ceretta, Vita del Medioevo nei dipinti della Val Susa tra X e XV secolo, Sant'Ambrogio di Torino, Susalibri, 2004, pp. 99-101;

M. Piccat, TheThree Living and the Three Dead in Italian Art, in S. Oosterwijk-S. Knöll, Mixed Metaphors: The Danse Macabre in Medieval and Early Modern Europe, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholars Publishing, 2011, pp. 155- 168;

G. Romano, Pittura e miniatura del Trecento in Piemonte, Torino, CRT-Cassa di Risparmio di Torino, 1997, pp. 142-148.

(M.Piccat)