Chambra d'Òc    Danze Macabre

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Candia Canavese

Chiesa Priorato di Santo Stefano al Monte

Chiesa Priorato de Santo Stefano al Monte

Santo Stefano al Monte Church

Luogo: Candia Canavese (Torino)

Edificio: Chiesa Priorato di Santo Stefano al Monte

Datazione: XVI secolo

Tema: Pitture macabre

Stato di conservazione: ciclo frammentario

Chiesa Priorato di Santo Stefano al Monte
italiano

Edificata su di un luogo di culto preromano, la Chiesa Priorato di Santo Stefano al Monte sorge sulla sommità di un’altura a nord dell’abitato di Candia Canavese e risale ai secc. XI-XII; sulla parete esterna, lato nord, si osservano i resti di un ampio ciclo pittorico, di impronta manieristica, che originariamente doveva occupare l’intera parete; della pittura originaria sopravvivono alcuni frammenti nella parte superiore del muro, più protetto dalle intemperie, con uno sviluppo che oggi occupa grosso modo il 50% dell’estensione muraria in senso orizzontale; il contenuto iconografico, assai originale, del reperto, annovera una tavola imbandita, alcuni personaggi con abiti di varia foggia, una scena infernale con demoni e scheletri, molte figure angeliche. Il tratto più propriamente macabro del dipinto è costituito dai due scheletri, che appaiono molto simili fra loro sia per particolari iconografici che per postura; l’immagine richiama quella di un guerriero con scudo, colto in posizione da sentinella: lo scheletro è infatti in piedi e tiene appoggiato alla spalla sinistra il lungo manico della falce, la cui lama passa dietro al collo e al teschio; il processo di ‘mascolinizzazione’ della Morte trova in questo affresco una chiara dimostrazione. A partire dalla descrizione dell’iconografia della morte ad opera di Cesario di Heisterbach, l’attributo iconografico della falce risulta piuttosto consueto; più significativo appare il mantello nero, colore della corruzione e del male, che compare in varie pitture macabre e che sembra acquisire la funzione, nemmeno troppo metaforica, di strumento dell’abbraccio mortale.

Bibliografia:

C. Boggio, Le chiese del Canavese, Ivrea, Tip. ditta F. Viassone, 1910, pp. 20-21.

C. Castelnuovo, Chiesa priorato di S. Stefano di Candia Canavese, studio coordinato dai priori Della Cassola e Sparavel, 1992; http://www.chiesasantostefano.it/Documenti/santo_stefano.pdf.

G. Forneris, Romanico in terre d’Arduino (diocesi di Ivrea), Ivrea, Bolognino Editore, 2002.

Id., Candia Canavese. Due passi e cento ricordi, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 1999, p. 141.

Id., Antichi segni minori della fede a Candia Canavese: piloni e pitture murali, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 2005, p. 40.

A. Moretto, Indagine aperta sugli affrechi del Canavese, Saluzzo, Richard, 1973, p. 190.

A. Perotti, La via francigena in Canavese, Santhià, Grafica Santhiatese Editrice, 1998, p. 100.

L. Ramello, Frammenti inediti di pitture macabre nel Canavese: sulle tracce di un enigma, in Actes du XVe Congrès International d’études sur les Danses macabres et l’art macabre en général. Chartres, 17-20 octobre 2012, a c. di H. Utzinger, Chartres, Association Danses Macabres d’Europe, 2012, pp. 115-129.

(L. Ramello)

occitan

Bastia dessus un luec de culte preroman, la Chiesa Priorato de Santo Stefano al Monte se tròba sus lo som d'un truc a nòrd de la villa de Candia Canavese e remonta ai sècles XI-XII; sus la muralha exteriora dal cant nòrd se ve çò que rèsta d'un grand cicle de pinturas, de marca manieristica, que devia s'estendre sus tot lo mur que es lo mai assostat da las tempèrias; la pintura encuei s'eslonja en orizontal sus lo 50% de la muralha e sa icòcògrafia, ben originala, comprend una taula apareaa, qualqui personatges abilhats en differentas manieras, una scèna enfernala embe dèmons e esquèletres, un baron de personatges angèlics. La part que mai se pòl dir macabra d'la pintura es aquela embe lhi dui esquèletres que an des fòrtas semelhansas entre lor, sia per das particolars icònògrafics que per la posicion dal còrp, l'image rechama aquela d'un guerrier embe l'escut, en posicion de sentinèla: l'esquèletre es en efect en pè e ten pojat sus l'espatla manchina lo mani dal dalh, e sa lama passa darreire al còl e a la testa; la representacion masquilina de la mòrt tròba dedins aquesta pintura a fresc un clar exèmple. A començar da la descripcion de l'icònògrafia de la mort facha da Cesario de Heisterbach, lo simble dal dalh es putòst normal, mai enetressant es lo mantel nier, color de la corrupcion e dal mal, que se retroba en ben de pinturas macabras e que semelha aver la funcion, manc tròp metafòrica, d'aise de mòrt.

Bibliografía:

C. Boggio, Le chiese del Canavese, Ivrea, Tip. ditta F. Viassone, 1910, pp. 20-21.

C. Castelnuovo, Chiesa priorato di S. Stefano di Candia Canavese, studio coordinato dai priori Della Cassola e Sparavel, 1992; http://www.chiesasantostefano.it/Documenti/santo_stefano.pdf.

G. Forneris, Romanico in terre d’Arduino (diocesi di Ivrea), Ivrea, Bolognino Editore, 2002.

Id., Candia Canavese. Due passi e cento ricordi, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 1999, p. 141.

Id., Antichi segni minori della fede a Candia Canavese: piloni e pitture murali, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 2005, p. 40.

A. Moretto, Indagine aperta sugli affrechi del Canavese, Saluzzo, Richard, 1973, p. 190.

A. Perotti, La via francigena in Canavese, Santhià, Grafica Santhiatese Editrice, 1998, p. 100.

L. Ramello, Frammenti inediti di pitture macabre nel Canavese: sulle tracce di un enigma, in Actes du XVe Congrès International d’études sur les Danses macabres et l’art macabre en général. Chartres, 17-20 octobre 2012, a c. di H. Utzinger, Chartres, Association Danses Macabres d’Europe, 2012, pp. 115-129.

(L. Ramello)

English

Built on a pre-Roman place of worship, the Priory Church of Santo Stefano al Monte stands atop a hill north of the town of Candia Canavese and dates back to the eleventh and twelfth centuries; on the outer wall, north side, you can see the remains of a large series of paintings of Mannerist style, which originally were to occupy the entire wall; some fragments of the original paint survive in the upper part of the wall, more protected from the weather, with a development which now occupies approximately 50% of the extension wall in a horizontal direction; the very original iconographic content of the exhibit includes a decked table, some characters with various shaped clothes, a hellish scene with demons and skeletons and many angelic figures. The most gruesome element of the painting is made up of two skeletons, which look very similar to each other for both iconographic details and posture; the picture looks like that of a warrior with shield in position of sentinel: in fact, the skeleton is standing and keeps resting on the left shoulder the long handle of the scythe, whose blade passes behind neck and skull; this fresco is a clear demonstration of the 'masculinization' process of Death. Starting from the description of the iconography of death by Cesario di Heisterbach, the iconographic attribute of the scythe is quite usual. Most significant is the black cloak, the color of corruption and evil, which appears in several macabre paintings and that seems to acquire the function, not too metaphorical, of the embrace of death.

Bibliography:

C. BOGGIO, Le chiese del Canavese, Ivrea, Tip. ditta F. Viassone, 1910, pp. 20-21.

C. CASTELNUOVO, Chiesa priorato di S. Stefano di Candia Canavese, studio coordinato dai priori Della Cassola e

Sparavel, 1992; http://www.chiesasantostefano.it/Documenti/santo_stefano.pdf.

G. FORNERIS, Romanico in terre d’Arduino (diocesi di Ivrea), Ivrea, Bolognino Editore, 2002.

ID., Candia Canavese. Due passi e cento ricordi, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 1999, p. 141.

ID., Antichi segni minori della fede a Candia Canavese: piloni e pitture murali, Candia Canavese, Comune di Candia

Canavese, 2005, p. 40.

A. MORETTO, Indagine aperta sugli affreschi del Canavese, Saluzzo, Richard, 1973, p. 190.

A. PEROTTI, La via francigena in Canavese, Santhià, Grafica Santhiatese Editrice, 1998, p. 100.

L. RAMELLO, Frammenti inediti di pitture macabre nel Canavese: sulle tracce di un enigma, in Actes du XVe Congrès

International d’études sur les Danses macabres et l’art macabre en général. Chartres, 17-20 octobre 2012, a c. di H.

Utzinger, Chartres, Association Danses Macabres d’Europe, 2012, pp. 115-129.

(L. Ramello)

(Translation by Elisabetta Nicola)