Edificata su di un luogo di culto preromano, la Chiesa Priorato di Santo Stefano al Monte sorge sulla sommità di un’altura a nord dell’abitato di Candia Canavese e risale ai secc. XI-XII; sulla parete esterna, lato nord, si osservano i resti di un ampio ciclo pittorico, di impronta manieristica, che originariamente doveva occupare l’intera parete; della pittura originaria sopravvivono alcuni frammenti nella parte superiore del muro, più protetto dalle intemperie, con uno sviluppo che oggi occupa grosso modo il 50% dell’estensione muraria in senso orizzontale; il contenuto iconografico, assai originale, del reperto, annovera una tavola imbandita, alcuni personaggi con abiti di varia foggia, una scena infernale con demoni e scheletri, molte figure angeliche. Il tratto più propriamente macabro del dipinto è costituito dai due scheletri, che appaiono molto simili fra loro sia per particolari iconografici che per postura; l’immagine richiama quella di un guerriero con scudo, colto in posizione da sentinella: lo scheletro è infatti in piedi e tiene appoggiato alla spalla sinistra il lungo manico della falce, la cui lama passa dietro al collo e al teschio; il processo di ‘mascolinizzazione’ della Morte trova in questo affresco una chiara dimostrazione. A partire dalla descrizione dell’iconografia della morte ad opera di Cesario di Heisterbach, l’attributo iconografico della falce risulta piuttosto consueto; più significativo appare il mantello nero, colore della corruzione e del male, che compare in varie pitture macabre e che sembra acquisire la funzione, nemmeno troppo metaforica, di strumento dell’abbraccio mortale.
Bibliografia:
C. Boggio, Le chiese del Canavese, Ivrea, Tip. ditta F. Viassone, 1910, pp. 20-21.
C. Castelnuovo, Chiesa priorato di S. Stefano di Candia Canavese, studio coordinato dai priori Della Cassola e Sparavel, 1992; http://www.chiesasantostefano.it/Documenti/santo_stefano.pdf.
G. Forneris, Romanico in terre d’Arduino (diocesi di Ivrea), Ivrea, Bolognino Editore, 2002.
Id., Candia Canavese. Due passi e cento ricordi, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 1999, p. 141.
Id., Antichi segni minori della fede a Candia Canavese: piloni e pitture murali, Candia Canavese, Comune di Candia Canavese, 2005, p. 40.
A. Moretto, Indagine aperta sugli affrechi del Canavese, Saluzzo, Richard, 1973, p. 190.
A. Perotti, La via francigena in Canavese, Santhià, Grafica Santhiatese Editrice, 1998, p. 100.
L. Ramello, Frammenti inediti di pitture macabre nel Canavese: sulle tracce di un enigma, in Actes du XVe Congrès International d’études sur les Danses macabres et l’art macabre en général. Chartres, 17-20 octobre 2012, a c. di H. Utzinger, Chartres, Association Danses Macabres d’Europe, 2012, pp. 115-129.
(L. Ramello)
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