Che luna:
il ladro
si ferma per cantare.
Buson
Guardare
Guardare un fiore di cisto
bianco con nel cuore
le cinque macchie di sangue e l’oro;
guardarlo tanto fin che
sembri venuto
da un altro cielo.
Max Roquette
Traduzione di Giovanni Agresti
La primavera
Quando i fiori si mettono a cantare,
il grano a ridere e l’uccello a fiorire,
le foglie a suonare le campanelle d’argento,
si sente che la primavera è vicina.
E l’ultimo temporale come un buon cavaliere
che insegue il suo cavallo prima di montarlo,
che lo afferra mentre corre e saprà domarlo,
per raccogliere il mare che stagiona la sua lana.
E l’ultimo temporale quando si alza il vento
per mietere il mare dove si sgranano i semi.
E l’ultimo temporale, quando si alza l’amore
per dire che il mare è profondo
e che non ci si può beffare del tempo.
È chiaro, allora, che la primavera è giunta.
Marcela Delpastre
Passerò per Piazza di Spagna
Sarà un cielo chiaro.
S’apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell’aria ferma.
I fiori, spruzzati
di colori alle fontane,
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane –
sarà questa voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l’odore della pietra e dell’aria
mattutina. S’aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.
Sarai tu – ferma e chiara
Cesare Pavese
Profumo di fiori di pruno:
sorge improvviso il sole
sul sentiero di montagna.
Basho
Specchio
Ed ecco sul tronco
si rompono le gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.
Salvatore Quasimodo
La mia giornata paziente
La mia giornata paziente
a te consegno, Signore,
non sanata infermità,
i ginocchi spaccati dalla noia.
M’abbandono, m’abbandono;
ululo di primavera,
è una foresta
nata nei miei occhi di terra.
Salvatore Quasimodo
Aprile
È oggi la prima volta
Che le può aprire gli occhi,
L’adolescente.
Esiti, sole?
Con brama schiva la bendi d’affanni.
Giuseppe Ungaretti
Si porta
Si porta
l’infinita
stanchezza
dello sforzo
occulto
di questo principio
che ogni anno
scatena la terra
Giuseppe Ungaretti
Prato
La terra
s’è velata
di tenera
leggerezza
Come una sposa
novella
offre
allibita
alla sua creatura
il pudore
sorridente
di madre
Giuseppe Ungaretti
Rondine di sera:
non so cosa farò
in avvenire.
Issa
Un’inesprimibile tristezza…
Un’inesprimibile tristezza
ha spalancato due enormi occhi,
un enorme vaso si è svegliato
e ha buttato fuori il suo cristallo.
Tutta la camera è imbevuta
di languore – dolce medicina!
Un regno tanto piccolo
Ha inghiottito così tanto dei sogni.
Un po’ di vino rosso
un po’di maggio soleggiato –
e un biscotto delicato spezzettato
dal bianco di sottilissime dita…
Osip Mandel’stam
Traduzione di Gianfranco Lauretano
Con le foglie che respirano oscuramente…
Con le foglie che respirano oscuramente
il vento nero stormisce
e la rondine trepidante
disegna un cerchio nel cielo buio.
Discute piano nel mio cuore
tenero e moribondo
il crepuscolo veniente
con il raggio che si spegne.
E sopra il bosco serale
È sorta una luna di rame;
come mai c’è così poca musica
e un silenzio tale?
Osip Mandel’stam
Traduzione di Gianfranco Lauretano
1333
In primavera un poco di follia
è salutare anche per il re.
Ma Dio assista il giullare
che medita la scena formidabile
ed il quadro del verde esperimento
come se fosse suo!
Emily Dickinson
Traduzione di Silvio Raffo
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