L’eresia catara, osteggiata in territorio francese, valica le Alpi per trovare rifugio tra i paesi delle vallate piemontesi a ridosso del confine, territori dove i “Buoni Cristiani” sono ben radicati.
L’intenzione è quella di pubblicare un fumetto che racconti le vicissitudini e le abitudini dei catari, i “Buoni Uomini”, attraverso gli occhi di un Perfetto e quelli di un suo detrattore, un inquisitore papale, cercando di essere il più possibile rigorosi dal punto di vista storico. Obbiettivo di questo albo è far nascere nel lettore la curiosità verso quel lontano periodo della storia medievale in cui il catarismo nacque, si diffuse e venne ferocemente contrastato, poiché tra le conseguenze del lungo periodo di repressione ci fu, tra l'altro, anche l'inizio del lento declino della cultura e della lingua occitana in tutto il meridione francese.
…“Oh protervia!” gridò Bernardo battendo il pugno sul tavolo. “Ripeti a memoria con bieca determinazione il formulario che si insegna nella tua setta. […] Così hanno sempre risposto gli pseudo apostoli e così ora tu rispondi, forse senza avvedertene, perché riaffiorano alle tue labbra le frasi che un tempo ti furono insegnate onde ingannare gli inquisitori…
Da “Il nome della rosa” di Umberto Eco