Pubblicazione tratta dalla tesi di laurea "Il Carnevale di Lajetto: dalla memoria alla riproposta" di Alfredo Re

Nella seconda metà dell 800 Laietto era un crocevia molto importante per il vallone del Sessi, e riferimento per tutte le borgate circostanti (Pratobotrile, Camporossetto, Muni, Quindo, Sigliodo, Vagera) che contavano molti abitanti.

Montanari attaccati alle loro tradizioni, in particolare per il carnevale.

Lajetto è uno degli ultimi paesi della montagna condovese ad essere raggiunto dalla strada carrozzabile, solo nel 1958, questo non è servito a fermare la gente in montagna ma ha permesso il mantenimento di alcune tradizioni meglio che in altri posti, come per il carnevale.

Allora il paese contava 600 anime queste davano la forza e gli attori per la manifestazione.

Già dalla sera precedente l'epifania, quando tutti dormivano, i giovani rastrellavano tutti quegli oggetti che si lasciano nei cortili come carrette, gerle, scale e tutto quello che si può trovare davanti alle case per ammucchiarlo nella piazza della chiesa di Lajetto.