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Valmala

Valmala

Valmala
italiano Il comune sorge a 831 m di quota nel piccolo vallone omonimo che si apre alla destra orografica della val Varaita; conta circa 60 abitanti e una trentina di borgate e frazioni, tra cui Chiot, Gay, Paradisot, Parasacco, Santuario, Serre, Villè. Popolata già dai Liguri e dai celti, subì il passaggio dei Romani, dei Goti, dei Longobardi e dei Franchi. Possedimento dei Marchesi di Busca, dal Quattrocento passò al Marchesato di Saluzzo e quindi al Ducato di Savoia. Si dice che sino al Novecento sia stato anche feudo dei Cavalieri di Malta, subentrati ai Templari, fantastiche figure di monaci-guerrieri difensori della Terra Santa e dei suoi pellegrini. Pare che nell’area di Valmala abitassero a “Co’ ‘d Simund”, in borgata Chiesa, nella casa detta dei Frati, dove avevano un collegio od ospizio per i pellegrini, e la stessa chiesa parrocchiale di Valmala sembra sia sorta su una precedente antichissima chiesa dei Templari. Il toponimo fa probabilmente riferimento al terreno poco fertile, mal esposto ed alla posizione isolata dell’insediamento.
In borgata Chiot Martin sorge la cappella dedicata alla Santissima Annunziata, che conserva un ciclo di affreschi del 1474 realizzato dai fratelli Biasacci di Busca. Sono raffigurate le storie della vita di Santa Caterina d’Alessandria e una Madonna che allatta il Bambino. L’edificio più celebre di Valmala è però il Santuario, che sorge nell’omonima borgata nel luogo in cui la tradizione narra che la Madonna sia apparsa, il 6 agosto del 1834, a quattro pastorelle che salivano ai pascoli in quota. Esse videro, in piedi su una lastra di pietra, una signora di circa vent’anni, con lungo velo azzurro. Appariva sempre sola, a mani aperte e in lacrime, senza parlare, se non forse per chiedere sul posto una cappella. Le veggenti furono Maria Pittavino, Maria Margherita Pittavino e Maria Chiotti di 12 anni, e Maria Boschero di 10 anni. Secondo alcune testimonianze, anche Chiaffredo Pittavino di 8 anni, fratello di Maria Margherita, sarebbe stato presente all’avvenimento. Le apparizioni continuarono molte volte nell’arco di 50 giorni. Giuseppe Pittavino, padre di una delle veggenti, nel 1835 fece edificare sul luogo un pilone e il pittore saluzzese Giuseppe Gautero vi dipinse un’immagine della Madonna. Nel 1840 fu edificata una prima cappella, ma l’attuale santuario fu costruito tra il 1849 ed il 1851 su progetto del Galfrè; la volta del presbiterio fu realizzata solo nel 1878 inglobando il primitivo pilone e la cappella. L’odierno complesso è costituito anche da un ampio porticato edificato nel 1857 per offrire ricovero ai numerosi pellegrini. Sul piazzale antistante alla fine dell’ottocento venne realizzato un primo grosso edificio in pietra (palazzo vecchio) destinato ad ospitare i pellegrini e nel 1925 ne venne aggiunto un secondo (palazzo nuovo). Titolato alla Madre della Misericordia, è il Santuario principale della diocesi saluzzese.
Oggi il comune, accanto all’agricoltura e all’allevamento, vive prevalentemente del turismo sportivo e religioso.
occitan La comuna se tròba a 831 m d’autessa ental pichòt valon a la drecha orografica d’la val Varacha; fai 60 abitants e una trantena de ruaas e fracions, coma Clòt, Gai, Paradisòt, Parasac, Santuari, Serras, Vilèt. Popolaa jà dai Ligurs e dai Celts, subìs lo passatge di Romans, di Gòts, di Longobards e di Francs. Possediment di Marqués de Busca, dal Quatre Cents passa al Marquesat de Saluces e puei al Ducat de Savòia. Fins al Nòu Cents seria estat decò feude di Cavaliers de Malta, subentrats ai Templars, fantasticas figuras de monges-guerriers difensors de la Terra Santa e di siei pelerins. Semelha que en la zòna de Valmala viveisson en “Cò ‘d Simond”, a la ruaa Gleisa, en la maison dicha di Frats, ente avion un collegi o ospici per lhi pelerins, e la mesma gleisa parroquiala de Valmala seria naissua sus una precedenta antica gleisa di Templars. Lo topònim s’arfai al terren sec, a l’ubac e a la posicion isolaa de l’ensediament.
En ruaa Clòt Martin se tròba la chapèla dedicaa a la Santissima Annonciaa, que garda un cicle de frescs del 1474 realizat dai fraires Biasacci de Busca. Son rafiguraas las istòrias de la vita de Santa Caterina d’Alessandria e una Madòna que dona lo lach al Bambin. L’edifici pus famós de Valmala es lo Santuari, que se tròba en la ruaa que pòrta lo mesme nom, ente la Madòna seria pareissua, lo 6 d’avost del 1834, a quatre pichòtas pastressas que montavon en pastura. Aquestas aurien vist, en pè sus una lausa, una senhora de vint ans, embè un long vel celest. Era sempre da soleta, embè las mans dubertas, e plorava sensa parlar, o mec per demandar aicì una chapèla. Las veientas eron Maria Pittavino, Maria Margherita Pittavino e Maria Chiotti de 12 ans, e Maria Boschero de 10 ans. Dien que decò Chiaffredo Pittavino de 8 ans, fraire de Maria Margherita, seria estat present. Las aparicions continuon sovent per 50 jorns. Giuseppe Pittavino, paire d’una des veientas, ental 1835 fai realizar aicì un pilon e lo pintre de Saluces Giuseppe Gautero pinta una figura de la Madòna. Ental 1840 ven edificaa una premièra chapèla, mas lo santuari es construit entre lo 1849 e lo 1851 sus projèct del Galfrè; la vòuta del presbiteri es realizaa mec ental 1878 englobant lo primitiu pilon e la chapèla. Un grand pòrtic ven realizat ental 1857 per ufrir sosta ai nombrós pelerins. Sal plaçal en facha a la fin dell’Uech Cents ven edificat un premier gròs palais en peira (palais vielh) destinat ai pelerins e ental 1925 s’n’en jonta un second (palais nòu). Titolat a la Maire de la Misericòrdia, es lo Santuari principal de la diòcesi de Saluces.
Encuei la comuna, dapè a l’agricoltura e a l’enlevament, viu sustot del torisme esportiu e religiós.