Maestro di sci e contadino, Riccardo Colturi, classe 1939, vive in Alta Valle della Dora a Fenils, Frazione di Cesana Torinese, dove collabora con l'Associazione Lë Clouchìe ëd lâ sin Bourjâ1 (Il Campanile delle cinque Borgate), sia nelle varie attività del gruppo sia nella cura del museo etnografico, realizzato nell'antico forno della borgata, sia nella ricerca e pubblicazione di importanti lavori quali I mulini cantavano (1994), memorie e aneddoti sulla panificazione a Fenils, Il latte non esce dalle corna (1997), raccolta di proverbi e modi di dire nella parlata locale, e Toponimi del territorio di Fenils nell'antica parlata (2004). Le sue poesie ricoprono un periodo di circa trent'anni, dal 1981 al 2019.
Inoltre, Colturi pubblica alcuni articoli sulle tradizioni locali per le riviste Valados Usitanos, La Valaddo e Piemontèis Ancheuj e collabora con il Centre Prouvençal de Sancto Lucio de Coumboscuro alla realizzazione di un Dizionario della Lingua Provenzale.
Dal 2000 Colturi partecipa con diverse poesie ai premi letterari riservati alle lingue minoritarie: "Mendranze n poejia" di Livinalongo, "Giannino Orengo" di Dolceacqua e “Uno terro, uno lengo, un pople" di Santa Lucia di Combuscuro per la sezione di lingua occitana. Rispettivamente nel 2011 e nel 2018 vince il primo premio con le poesie Patouà e L'aiglo al concorso di Dolceacqua.
È in corso di pubblicazione un suo importante contributo sugli usi, sulle feste e sul lavoro contadino tradizionale del paese di Fenils che, fino al 1928, era Comune autonomo poi accorpato a Cesana Torinese.
Instancabile ricercatore e cultore della propria lingua, Colturi impiega i mesi invernali che non gli permettono di coltivare l'orto per inserire nel computer il dizionario occitano nella variante di Fenils al quale sta lavorando da diversi anni.
La grafia adottata da Colturi è quella dell'Escolo dou Po che ben si adatta alla resa delle particolarità fonetiche della parlata fenigliana con la quale esprime quella vena malinconica e nostalgica che pervade i suoi versi.
1Associazione culturale senza scopo di lucro, con sede a Fenils, nata nel 1986 con lo scopo di tutelare l'ambiente della borgata, sia naturale sia storico sia artistico ed etnografico; gestisce il piccolo, ma ricco, museo di cultura contadina allestito presso il forno della comunità. Negli anni Novanta, l'Associazione ha indetto diversi concorsi indirizzati agli alunni delle scuole elementari e medie dell'area occitana e francoprovenzale, stimolando la ricerca etnografica e il recupero di tratti culturali da parte dei ragazzi che hanno prodotto ottime ricerche a Bardonecchia, Sauze d'Oulx, Cesana Torinese, Oulx e Chiomonte per l'area occitana, Giaglione e Gravere per l'area francoprovenzale, ma a tutt'oggi il materiale è inedito.
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