L’inverno è lungo nelle nostre montagne. Un tempo, prima dell’arrivo del turismo e dello sci, ci si radunava per la veglia la sera intorno al camino, vicino agli animali che dormivano scaldando la stanza e la gente presente….
- Viene raccontato che l’asino e il bue alitavano sul Gesù bambino per scaldarlo, ma questo asino e questo bue, da dove venivano?“Qua vicino c’era un bravo contadino chiamato Riccardo. Era povero, era umile, non parlava con gli uomini e aveva finito per assomigliare quasi ai 4 animali che vivevano con lui: un gallo, una capra, un bue e un asino. Tutti quanti vivevano in una povera capanna, in un campo che non era di nessuno, perché anche i poveri hanno diritto a sedere da qualche parte. A via di vivere insieme, Riccardo e i suoi amici erano finiti per capirsi e per volersi bene. Riccardo parlava con loro e loro gli rispondevano.
Le bestie di Riccardo sentivano che il mondo cambiava: l’acqua del torrente, il vento negli alberi, i grilli e i rospi nei campi raccontavano un gran segreto.
Un mattino, mentre Riccardo guardava l’alba che assomigliava a una moneta nuova, il gallo arrampicato sulla capanna disse: “Gesù sta per nascere!” il bue ruminava nel prato alzò lentamente la testa e disse: “E dove, e dove?” La capra che pascolava mosse il campanaccio legato al colle e disse con la bocca piena: “A Betlemme! A Betlemme!” L’asino scalpitò di gioia, si rotolò per terra dicendo: “Andiamo! Andiamo!”
Riccardo che non aveva legami qui e che sognava sempre di viaggiare, pensò che avrebbe potuto trovare fiumi e prati facilmente, che la sua capra le avrebbe dato il latte che il bue e l’asino l’avrebbero portato a turno, che il gallo l’avrebbe svegliato e prima dell’alba s’incammino sulla strada.
Riccardo camminava quindi verso il sole…
Ne attraversò di paesi potete credermi! Ne ebbe di venture e di tutti i tipi, ma ogni volta uno dei suoi animali gli salvò la vita!
Seguì ruscelli e fiumi, oltrepassò i colli, attraversò i deserti, senza lamentarsi perché qualcosa nel cuore lo sorreggeva.
Un giorno però, la capra avendo solo più le pietre e l’erba corta da brucare fece un capriccio da capra e disse:
- Betlemme mi scoccia, io ritorno a casa!
Non aveva fatto neanche venti passi, un lupo uscì dal bosco e se la mangiò!
L’indomani, il gallo di cattivo umore non svegliò Riccardo… la povera capra era sua amica:
- Dopo tutto, cosa ne so se nascerà…!
Si alzò sulle sue zampe e disse con un tono solenne:
- Me ne torno a casa!Non fece neanche venti passi, un’aquila le piombò addosso e se lo portò via.
Riccardo era triste. Anche lui rimpiangeva la capanna ma non osava dirlo a causa del lupo e dell’aquila.
Un giorno però, esausto in mezzo al deserto, si coricò sulla sabbia all’ombra dell’asino e sussurrò:
-
Voglio tornare a casa! Voi andate dove volete.
E si addormentò, probabilmente morì di sete. L’asino e il bue continuarono a camminare verso il sole ma non sapevano niente. Il bue aveva detto: “E dove?” L’asino aveva detto: “Andiamo”. Ma non sapevano niente di più… rimasero otto giorni senza mangiare e bere ma non si lamentavano. Il bue disse:
-
Tra poco arriviamo.
L’asino rispose:
- Ne sono sicuro.Una sera arrivando in cima alla montagna, videro giù in basso nel tramonto un paese tutt’imbiancato. Dissero insieme: “Ci sarà sicuramente un po’ d’acqua e un po’ di fieno”: Arrivarono come dei mendicanti pelati e magri ma gli uomini li cacciavano continuamente…Finalmente trovarono una stalla abbandonata vicino alle porte della città. La greppia era guarnita di paglia vecchia e un po’ d’acqua sporca scorreva davanti alla porta.
“Dormiamo qui, domani ripartiremo per Betlemme.!
Ma era la notte del 24 dicembre…
Anche il bambino-Gesù cacciato di continuo venne in questa stalla e nacque quella sera. Sua madre lo coricò nella mangiatoia.
In quel momento ci fu un’immensa luce e cosi tanta gioia che l’asino e il bue capirono che finalmente erano arrivati!
E mentre l’asino e il bue alitavano per scaldar Gesù-bambino, tutti e due piansero per l’emozione perché erano troppo dispiaciuti che il gallo, la capra e Riccardo non fossero con loro.
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