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Il percorso voluto da Renzi per portare il SUO partito al centro dello schieramento politico, connotato da caratteristiche fortemente liberali, è giunto ormai a destinazione. Spazzata via l’ala sinistra del PD che si ostinava a mantenere un minimo di visione “antica” e compattato il resto sulla sua figura, il partito assume le caratteristiche e il modus operandi proprio delle formazioni create da Berlusconi: molti annunci (spesso contradditori) e affermazioni false o al limite del falso sulle cose fatte (facendo diventare positive anche i provvedimenti più infausti) , sanità sempre più orientata verso il privato, riforme sovente fuori dalla realtà e della logica e buonsenso (provincie e città metropolitane, jobs act, fusione dei comuni, tagli indiscriminati agli enti locali, aumento della burocrazia, ecc.) mentre quelle veramente utili (come quelle della giustizia che metta tutti sullo stesso piano indipendentemente dall’ampiezza del portafoglio, dando una certezza del diritto: fondamento della democrazia) rimangono al palo, anzi, nemmeno sono prese in considerazione.

Nel frattempo i problemi per la gente normale rimangono: burocrazia che sta paralizzando i comuni piccoli, grandi compagnie di servizi che angheriano in mille modi gli utenti (provare a uscire da un contratto di telefonia. Provare a richiedere un allacciamento alla rete elettrica o a fare una pratica per cambiare un contatore... E via elencando!).

Una politica di centro (a essere generosi) priva dello spirito sociale, di eguaglianza e delle idealità che appartenevano alla sinistra, per le quali generazioni intere hanno vissuto e combattuto (e molti sono anche morti).

Ora si andrà a votare con una legge elettorale incostituzionale voluta da Renzi, Berlusconi e Lega (complice Gentiloni) che apparentemente creerà una paralisi del parlamento essendo il risultato probabile la divisione in tre schieramenti degli eletti. In più la riflessione su Liberi e Uguali che sicuramente avranno un discreto risultato se non tireranno fuori altri proclami, tipo quello sulle tasse universitarie che chi ha basso reddito già ora non paga..L’eterna disinformazione dei vertici della politica?

Non è chiara, ora, la tattica che ha originato questa legge.

E’ cominciata ora la campagna elettorale con proclami e affermazioni al limite dell’insulto verso l’elettorato che ha ancora buonsenso e ragiona con testardaggine con la propria testa.

L’abilità di Berlusconi nella comunicazione farà guadagnare voti al centro destra relegando il PD a percentuali dimezzate rispetto alla grande vittoria delle elezioni europee.

L’errore del PD è stato quello di non aver cambiato segretario il giorno dopo la sconfitta referendaria. I parlamentari però sono rimasti incollati a Renzi (garanzia per la poltrona?) senza capire che la sua stagione era finita. Qualsiasi cosa lui faccia il PD continuerà a perdere consensi. La sua figura porta ormai solo danni: questo aldilà di meriti e demeriti.

Potrebbe a questo punto, perdurando la volontà grillina di non fare alleanze, venire fuori la necessità di un governo pd-destra che avrebbe i numeri solo se coinvolgesse la Lega che però, a parole di oggi, vuole evitare questa strada.

E’ ovvio che poi, con la scusa della necessità di dare un governo stabile al paese e bla bla bla, un “sacrificio” si potrà ben fare. Con un po’ di fantasia questa sembrerebbe quello che ci aspetta a meno di sorprese (per esempio una forte affermazione di Liberi e Uguali; almeno con un risultato a due cifre..).

Se sarà così, aldilà di chi sarà il premier, ci aspetta un bel triste futuro: come sposare la politica di Berlusconi (déjà vu) con quella che Renzi si ostina a chiamare politica di sinistra (se così sarà tale; è rimasta forse solo un po’ di attenzione per i migranti) ? Possibile solo se la politica del governo così formato sarà un copia-incolla dei vecchi governi Berlusconi con qualche pennellata di colore tanto per giustificare questa alleanza agli elettori di sinistra.

A meno che i cinque stelle......?